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Re: Disabilità: il Comune forse evita altri tagli. Ma i problemi ci sono
15/06/2013 VINCENZO ROBUSTELLI
Credo che a Majorino, in quanto espressione della giunta comunale, debbano essere date delle risposte:
1) Quando si supera il limite per cui i diritti delle persone sono sottoposte alle regole di bilancio credo che che si sia imboccata da parte di Pisapia, della giunta, ma anche del consiglio tutto una via senza ritorno.
E questo concetto viene ribadito in “Inoltre rispetto ai tagli già annunciati ci troveremo ancora per capire quali scelte fare tentando di coniugare in modo più intelligente l'indiscutibile necessità di risparmiare con gli effetti materiali della medesima” perchè si pongono i diritti in una specie di trattativa.
2) Dire che “Non porterò nessuna delibera in Giunta su questioni riguardanti la disabilita'(inserimenti, tagli, innovazioni, insomma: tutto)senza un passaggio di consultazione delle organizzazioni del terzo settore (che si ritrovano nel tavolo permanente)” vuol dire negare la realtà dei fatti. Due giorni prima che la giunta facesse retromarcia Majorino a Radio Popolare ha ribadito la decisione dei tagli.
La ciambella di salvataggio a cui ci si aggrappa è quanto appare su La Repubblica del 15/06 dove di parla di controlli, verifiche sulle reali condizioni economiche di chi si rivolge agli sportelli dei servizi sociali per ricevere un sussidio. Ma tutto questo avrebbe già dovuto esserci oppure si va ad un restringimento ulteriore dei criteri (tipo quello che si vuole introdurre per l’Irpef comunale a 15.000 euro)?
3) Credo che sia ora di finirla con convegni, tavoli sempre aperti, discussioni infinite, seminari, esperti vari per poi arrivare alle conclusioni che conosciamo. Non c’era bisogno di una giunta di sinistra per fare quello che fa notoriamente la destra, ma al cui pensiero oramai la sinistra locale e nazionale sembra adeguarsi.
4) In una mail da me inviata al ComitatoXMilano Zona 3, come nel Forum che può essere reperito in questa stessa pagina, ho evidenziato quanto nel programma di Pisapia riguardava le fasce deboli di questa società (disabili e anziani). Spero che non si dimentichino i bambini perchè uno dei motti della campagna elettorale era che “se una città è a misura di bambino allora è una città a misura di tutti”. Insomma che ne facciamo del programma di Pisapia? Forse conviene rileggerlo.


Re: Disabilità: il Comune forse evita altri tagli. Ma i problemi ci sono
14/06/2013 Marisa Tullo
Vorrei fare delle precisazioni : le liste di attesa dei servizi diurni Sfa e Cse sono ferme dal 2010 : per chi non è inserito , l ' alternativa a restare a casa è pagare come solvente ai costi riferiti nell'articolo !
Trovo inesatte le affermazioni di Patti riguardo alla disabilità , che non era sotto la Moioli, ma era un assessorato a parte , che aveva sperimentato un modello di partecipazione alla " gestione del fare " che aveva dato buoni risultati , con un bilancio di settore veramente irrisorio : quando Mjorino ha presieduto il
"sottotavolo disabili " ( così si chiamava il confronto tra COmune e tutte le realtà della disabilità milanese )ha affermato di voler continuare , mani realtà nei fatti non ha mai messo in pratica la logica del Tavolo di confronto .
I risultati si vedono : prima taglia ( la delibera sull'ass. Domiciliare e sui tagli ai trasportii è già passata ) poi chiede di collaborare .
Le famiglie di persone con disabilità che frequentano i servizi Sfa , CSe , CAd , sono stanche di due anni di promesse mai mantenute e di continui confronti mai rispettati !!!!!NOi siamo pronti a dare il nostro contributo , e la nostra collaborazione , ma ora servono i fatti !!!!!;SIamo stanchi di essere tacciati da falsi invalidi , chi parla non sa il significato delle parole .....si confonde le persone in difficoltà ( invalidità inferiore al 75 per cento , con le persone con disabilità ) vergogna !
Marisa Tullo - pres. COORD . Fam. Sfa Cse Cad


Re: Disabilità: il Comune forse evita altri tagli. Ma i problemi ci sono
13/06/2013 Majorino su Facebook
Non porterò nessuna delibera in Giunta su questioni riguardanti la disabilita'(inserimenti, tagli, innovazioni, insomma: tutto)senza un passaggio di consultazione delle organizzazioni del terzo settore (che si ritrovano nel tavolo permanente). Inoltre rispetto ai tagli già annunciati ci troveremo ancora per capire quali scelte fare tentando di coniugare in modo più intelligente l'indiscutibile necessità di risparmiare con gli effetti materiali della medesima. In pratica sperimenteremo sulla disabilita' una sorta di "bilancio partecipato". Poi giudicheremo i risultati del confronto.


Re: Disabilità: il Comune forse evita altri tagli. Ma i problemi ci sono
13/06/2013 Adalberto
Benvenute le critiche, anche le più radicali se ben argomentate. Ma per favore inviterei a non confondfere tra obbiettività e cerchiobottismo. Nel pezzo si espongono fatti e opinioni così come sono stati raccolti e i problemi non sono stati certo nascosti. Semmai evidenziati in modo che ognuno possa farsene un'idea e magari contribuire al dibattito.


Re: Disabilità: il Comune forse evita altri tagli. Ma i problemi ci sono
13/06/2013 VINCENZO ROBUSTELLI
Ho dimenticato la raffica degli aumenti che ci arriveranno proprio per permettere lo spreco di Expo.
Irpef comunale con dimezzamento del tetto per esenzioni (da 35.000 euro a 15.000 euro), Imu prima casa (il comune vuole aumentare e il governo diminuire), i trasporti pubblici in particolare gli abbonamenti (alla faccia dei piani di disincentivazione al trasporto privato)e poi arriverà la Tares che in base al principio legislativo per cui il servizio deve essere tutto a carico dei cittadini (dalla raccolta rifiuti al suo smaltimento) ci sarà un calcolo basato non solo sulla metratura della casa (come ora è la Tarsu) ma anche sul numero di occupanti.
Quale sarà il contratto di servizio con Amsa visto che la parte raccolta rifiuti viene scorporata (non redditizia) e pertanto i costi saranno altissimi (comunque tutti a carico dei cittadini)?


Re: Disabilità: il Comune forse evita altri tagli. Ma i problemi ci sono
13/06/2013 VINCENZO ROBUSTELLI
Ho dimenticato la raffica degli aumenti che ci arriveranno proprio per permettere lo spreco di Expo.
Irpef comunale con dimezzamento del tetto per esenzioni (da 35.000 euro a 15.000 euro), Imu prima casa (il comune vuole aumentare e il governo diminuire), i trasporti pubblici in particolare gli abbonamenti (alla faccia dei piani di disincentivazione al trasporto privato)e poi arriverà la Tares che in base al principio legislativo per cui il servizio deve essere tutto a carico dei cittadini (dalla raccolta rifiuti al suo smaltimento) ci sarà un calcolo basato non solo sulla metratura della casa (come ora è la Tarsu) ma anche sul numero di occupanti.
Quale sarà il contratto di servizio con Amsa visto che la parte raccolta rifiuti viene scorporata (non redditizia) e pertanto i costi saranno altissimi (comunque tutti a carico dei cittadini)?


Re: Disabilità: il Comune forse evita altri tagli. Ma i problemi ci sono
13/06/2013 VINCENZO ROBUSTELLI
Un consiglio comunale, un sindaco eletti dai cittadini che per diminuire il buco di bilancio elimina aiuti e sussidi a chi ne ha più bisogno come disabili, anziani si squalifica da sola.
Non esistono problemi, criticità, quadri complessi, spending review, patti di stabilità che tengono a fronte di come si dice nell’articolo “Tema di grande rilevanza dunque, che attiene ai diritti fondamentali della persona e può essere preso ad indicatore del livello di civiltà raggiunto da un determinato paese o comunità”.
L’articolo cerca di dare un colpo al cerchio ed una alla botte. Non nascondiamoci dietro le parole.
Il principio è sempre lo stesso:non si può parlare male della giunta altrimenti si fa gioco dell’avversario e si mette in difficoltà Pisapia. Forse non si vuol capire il suicidio lento di questa giunta, basta vedere le statistiche di soddisfazione dei cittadini verso questo comune per avere quantomeno un segnale di allarme.
Faccio comunque alcune considerazioni
1) Il fatto che la giunta abbia fatto marcia indietro non toglie nulla alla gravità del provvedimento. Tanto più che chiarisce che oramai per i nostri governanti non esistono più limiti (non parliamo di morale) ed è solo un problema di opportunità politica fare una cosa o l’altra
2) Se fosse stata una giunta di destra non dico fare, ma osare, un provvedimento del genere ci sarebbe stata una levata di scudi
3) I consiglieri (tutti, di destra e di sinistra) si sono trincerati dietro un silenzio che spero alla prima occasione si rivolti contro di loro. I consiglieri sono stati nominati con il loro cognome e nome direttamente dai cittadini e non dai partiti. Si decidano tali consiglieri se rendono conto ai partiti o ai cittadini.
4) Non è vero che vale il principio che ”i soldi non ci sono” perchè sono stati trovati. Il problema è da quale voce del bilancio vengono presi. Sono stati presi dalla cultura e questo è negativo. Evidentemente Del Corno è più malleabile di Boeri.
Non si dice nulla dei soldi buttati via per Expo. Occorre leggersi libri ed articoli a riguardo e per ultimo i
soldi previsti per la Via (non le Vie) d’acqua, occorre vedere tutti i soldi dati ai dirigenti, gli assunti art
90, le consulenze e quelli dati alle parrocchie per ristrutturazioni varie, al papa, ecc. Ma su questi
problemi quando la trasparenza (legge dello stato) diventerà anche legge per Milano si potranno fare
indagini e denunce più puntuali
5) Questa giunta riproduce gli equilibi del goveno Monti/Letta. La maggioranza si adegua, la minoranza fa finta di opporsi. Come è possibile che un PD che a Roma toglie i soldi agli enti locali possa a Milano protestare?

Vincenzo


 
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