COSTRUIRE LA PARTECIPAZIONE

Le donne dei tavoli continuano il loro percorso. Il 28 maggio, a Palazzo Marino, si è svolto il quarto incontro pubblico promosso dalla Commissione Pari Opportunità. “Partecipazione” e “rappresentanza” le questioni più dibattute.
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foto donne
Una fase di riflessione, centrata sul ruolo della rappresentanza e sulla difficoltà a indurre processi partecipativi.
Decisamente impegnativi gli interventi. Forse minore affollamento rispetto agli altri incontri e ancora scarsa la partecipazione attiva delle donne presenti, attente e indotte all'ascolto più che al dialogo.
Le relazioni presentate hanno fatto emergere tematiche molto diverse fra loro non solo per i contenuti legati alle peculiarità dei tavoli,  ma anche perché espressione di percorsi differenti dei tavoli stessi. Questo, oltre alla ricchezza delle relazioni, ha contribuito alla sensazione di un’orchestra un po' disarmonica, a tratti affannata nella ricorsa del tempo, con un’organizzazione strutturale non in grado di stimolare o creare i presupposti per quella partecipazione attiva che si voleva promuovere.
Ma ad una lettura più attenta, anche se non immediata, questa plenaria ha rappresentato uno dei momenti più interessanti del laboratorio politico iniziato dai tavoli nel 2011. Non semplice da comprendere in quanto è in atto una progettualità complessa che vede da una parte il "senso" dei tavoli rappresentato da cittadine attive, autonome, impegnate nella costruzione di un progetto di beni comuni, dall'altra un rapporto con l'istituzione e infine, non ultima, la partecipazione come processo di condivisione.
Un percorso sperimentale accidentato, che ha dato a questa plenaria il senso di un momento di riflessione, delimitazione e consapevolezza degli aspetti critici insorti più che di uno stimolo alla partecipazione attiva.

Il problema della rappresentanza è apparso uno degli argomenti ricorrenti e, in forma diversa, un "trait d'union" fra i diversi tavoli. Un concreto e quanto mai deludente "scoglio" conseguente alla difficoltà di interazione con la pubblica amministrazione.
Il nodo da sciogliere è sulla opportunità o meno di approdare ad un soggetto civico riconosciuto attraverso modifiche dello Statuto del Comune di Milano; un soggetto idoneo quindi, nel suo ruolo pubblico, ad interloquire con l'amministrazione pubblica. Questione comprensibile visto che l’Amministrazione non riconosce come possibili interlocutori le forme di partecipazione non formalmente costituite.
Punto comunque controverso anche all'interno degli stessi tavoli, giudicato da molte come una modalità di “istituzionalizzare”  forme spontanee di cittadinanza attiva.

Non da meno, come punto cruciale, è apparsa la difficoltà da parte dei tavoli, di trovare forme concrete per stimolare la partecipazione, modalità e  strumenti di inclusione e condivisione.
Se il tavolo “Spazi” vede nell’attivazione della Casa delle Donne un laboratorio di democrazia partecipata, il tavolo della Salute Consultori sta attivando una piattaforma con altre associazioni milanesi per affrontare i problemi legati al boicottaggio dei consultori, al problema della Interruzione Volontaria di Gravidanza e dell’obiezione di coscienza per aprire un dibattito pubblico. Realtà diverse per attivare processi differenti di partecipazione, necessari e di costante ricerca, verifica e adattamento, ma prioritari se, come è stato sottolineato, "il processo  di democrazia partecipata  nasce  dal basso, dai problemi vissuti dalle donne della città e dalla nostra capacità di intercettarli e farcene carico".
Complessivamente un giudizio per lo meno benevolo (o positivo?) per quest’ultima plenaria; meno autocelebrativa, con uno sforzo verso il processo partecipativo andato un po' perso, ma in una fase di stand-by ricca di riflessioni per questo laboratorio politico in divenire.



"La città delle donne e la partecipazione"
4° incontro pubblico  -  28 maggio 2013
Sala Alessi - Palazzo Marino
incontro promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano
a cura di Anita Sonego Presidente Commissione Pari Opportunità.
Presenti Francesca Zajczyk delegata del Sindaco per le Pari Opportunità e le Donne Di Milano, Pierfrancesco Majorino Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute, Basilio Rizzo Presidente del consiglio comunale, con il coordinamento di Marilisa D’amico Vicepresidente Commissione Pari Opportunità.



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