Al cinema al cinema: Miele

Cinema buono per riflettere e discutere senza compiacimenti e ammiccamenti. Il cinema italiano dà segnali di vita grazie a Valeria Golino e al suo coraggioso approccio a un argomento tabù. ()
miele valeria golino web
Finalmente un buon film italiano nella stagione in cui Jasmine Trinca, dopo essere stata la travagliata protagonista di Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, si mette nuovamente alla prova nei panni di Miele (nome di servizio), una giovane donna che presta i suoi servizi per favorire una buona morte.
Non è una missionaria, partecipa consapevolmente a un'impresa segreta che, per denaro, aiuta ammalati terminali a uscire di scena con dignità. La vicenda raccontata da Valeria Golino nel suo primo film come regista si ispira al romanzo A nome tuo di Mauro Covacich che affronta il controverso tema della eutanasia.
Miele affronta la sua terribile mission con il necessario distacco, camuffando la sua solitudine con sporadiche frequentazioni sessuali e viaggi in Messico per procurarsi i medicinali necessari al suo lavoro. La svolta della sua vita e della storia prende corpo quando Miele incontra un affascinante settantenne (l’ottimo Carlo Cecchi) che, ammalato “solo” di noia e di disillusioni, vuole essere accompagnato al passo estremo. Tra i due si sviluppa un rapporto contrastato di attrazione reciproca che non incrina però l’ineluttabilità amara della scelta dell’uomo.
Il film ha il grande pregio di affrontare senza remore o falsi pudori la grande rimossa.
La morte, senza mai essere esplicitata, rappresenta l’inesorabile filo conduttore di una storia raccontata con sapiente partecipazione e pudica rappresentazione.
Jasmine Trinca, senza trucchi e senza inganni, restituisce la figura di una trentenne che affronta la propria vita quasi con rassegnata partecipazione e si confronta con gli altri, in scenari di drammaticità estrema, senza mai mettersi veramente in gioco. L’incontro con l’anziano ingegnere la spinge a prendere definitiva coscienza. Quasi una liberazione. Il suo volto pulito racconta con credibilità la normalità della morte.
Buon film si diceva e ottima prova di regia e di attori. Tra i produttori compare Riccardo Scamarcio che di Valeria Golino è compagno di vita. Il film è ora atteso al prossimo Festival di Cannes. Una buona chance per il nostro cinema.

Miele
di Valeria Golino
con Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Iaia Forte
ITA 2013

Nelle sale cinematografiche della città

Massimo Cecconi


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