A teatro e al cinema…a piedi: ITALY Sacro all’Italia raminga

Avete pochissimi giorni per vedere questo straordinario spettacolo ospitato nella sala grande del Teatro Elfo Puccini. Parole e musica senza enfasi e senza retorica. Una bella botta diritta allo stomaco, passando attraverso cervello e cuore.


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Chi l’avrebbe mai detto che avremmo anche riabilitato Pascoli. Quel poeta zuccheroso che ci faceva piegare le ginocchia al tempo della scuola. C’è voluta la caparbia rivisitazione di Giuseppe Battiston e di Gianmaria Testa che, lavorando sui 450 versi del poema Italy di Giovanni Pascoli (anno di scrittura 1904), ricostruiscono un clima di Italia remota che sembra essere oggi con altre storie e con altri protagonisti.

Italy , su cui si è cimentato recentemente anche Paolo Poli, è una lunga lirica che racconta storie di emigrazione mescolando lingue e linguaggi, l’americano di Cincinnati, Ohio, e l’italiano dei contadini di Lucchesia, agli albori del secolo breve.

Il patetismo della storia, badate solo apparente, riconduce alle vicende di estraniazione di milioni e milioni di italiani che alla fine dell’800 e all’inizio del ‘900 hanno varcato frontiere e mari per agguantare un ipotetico sogno di riscatto. E’ noto come sia andata. Come purtroppo è altrettanto nota la storia di centinaia di migliaia di immigrati che continuano ad arrivare in Italia per inseguire il loro sogno.

Un intenso Giuseppe Battiston legge il testo rendendolo che più attuale non si può. Gianmaria Testa, che ha dalla sua un intero album dedicato alle migrazioni di oggi, Da questa parte del mare, interpreta ballate che accomunano storie di ieri e storie di oggi.

Nel bis, i due interpreti propongono una versione musicale della poesia di Pascoli X agosto e sembra di ascoltare le parole di un consumato cantautore.

Lo spettacolo, nella penombra del palco velato, è fatto di voci. Quella possente e avvincente di Giuseppe Battiston e quella calda e ruvida di Gianmaria Testa.

Scrive Battiston nelle note di regia:” Vorrei che l’Italia, gli italiani avessero rispetto per la propria memoria e ne facessero un patrimonio”. Si spera non siano parole al vento. Da queste parti la memoria è una merce rara.

In questo caso poesia non è una parola sprecata.



ITALY Sacro all’Italia raminga
Giuseppe Battiston legge Italy di Giovanni Pascoli
Musica di Gianmaria Testa (voce e chitarre)
Regia di Giuseppe battiston

In scena al Teatro Elfo Puccini sino al 21 aprile


(Massimo Cecconi)


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