La troppia (tre per una coppia è troppo)

Lesbiche fuori dagli schemi nella pièce comica “La troppia (tre per una coppia è troppo)” al Teatro Delfino di via Dalmazia 11 fino al 14 aprile. L’omosessualità, quella declinata al femminile, viene affrontata nella commedia da un punto di vista inusuale, non edulcorato ma brillante e ironico. La trama si intreccia fra due lesbiche truffatrici e mafiose ma dai sentimenti genuini e una moglie trascurata dal marito che scopre la sua bisessualità. ()
troppia locandina web
Dopo il successo di pubblico riscosso al Teatro Greco di Roma nel 2005, è arrivata anche a Milano la commedia in due atti “La troppia (tre per una coppia è troppo)” scritta da Giovanna Biraghi e Monica Pariante, che ha curato anche la regia.
Andrea Goldsmith (interpretata da Monica Pariante), truffatrice lesbica, si presenta nella bella villa dei coniugi Bowman a Yuba City, vicino alla città di Sacramento, con l’intento di frodarli per recuperare il denaro necessario per far uscire dal penitenziario la sua compagna Janis Lo Pacco (Stefania Colangelo) collusa con la malavita. Victor Bowman (Lorenzo Scattorin) è uno psicanalista specializzato in terapia di coppia, mentre sua moglie Marcella (Cinzia Massironi) ha abbandonato il suo talento di pittrice per dedicarsi alla famiglia.
Victor però nasconde una relazione extraconiugale con Clarice Wallace (Maddalena Vadacca), in corsa per le elezioni distrettuali con una campagna improntata sulla moralità dei costumi. L’irruzione di Andrea nella vita dei Bowman incrinerà il rapporto di coppia di Marcella con il marito facendole scoprire qualcosa di nuovo nella sua vita: l’attrazione per un’altra donna. Da parte sua Andrea sarà costretta a rivedere il suo piano truffaldino per amore verso Marcella. Una volta scoperta anche la relazione tra Victor e Clarice, la situazione si cristallizza in una convivenza “a tre” che vede Andrea, la sua nuova compagna Marcella e Victor sotto lo stesso tetto. Ma quando sembra che la “troppia” funzioni egregiamente, con un suo equilibrio interno tutt’altro che scontato, ecco che un imprevisto colpo di scena rimetterà tutto in discussione.
Il tema dell’omosessualità femminile viene affrontato dalle due autrici con ironia e originalità presentando due personaggi politically incorrect cioè due lesbiche come non si sono mai viste: l’una (Andrea) ladra, truffatrice e falsificatrice e l’altra (Janis) biscazziera e collusa con la mafia.
Fondata su un ritmo incalzante e un linguaggio colloquiale più vicini al cinema che non al teatro, questa commedia dell’intreccio, cattura l’attenzione degli spettatori anche con una serie di sketch esilaranti che non cadono mai nella banalità.
La regista Monica Pariante, napoletana di nascita, si è diplomata presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. È attrice di cinema e di teatro e doppiatrice (sua è la voce, tra le altre star del cinema, di Whoopi Goldberg nel film Homer & Eddie e di Susan Sarandon in The great Waldo Pepper) ma ha anche diretto doppiaggi e adattamenti dei dialoghi in italiano di numerosi film, telefilm, film d’animazione e documentari.

Antonello Lenza


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