A teatro e al cinema…a piedi: Agnes Browne
Agnes Browne ha sette figli e un marito ubriacone, manesco e giocatore che, per fortuna sua e dell’umanità, muore molto presto. Gestisce un banco di frutta e verdura nel popolare mercato dublinese di Jarro e condivide le sue quotidiane disgrazie con costruttiva ironia.
Alla vicenda della ortolana irlandese e della sua inseparabile amica Marion si intrecciano, sulla scena, le storie familiari di Lucia Vasini, perfetta nel ruolo di Agnes, che rievocano il mercato del pesce di Marina di Ravenna dove i suoi parenti gestivano un banco.
Nel racconto, la Vasini alterna la lingua italiana con la lingua romagnola, musicale e sapida, per rendere al meglio un mondo di fatica, di privazioni ma anche di perdute(?) serenità.
In scena, a garantire una sgangherata ma efficacissima colonna sonora, gli Jashgawronsky Brothers, una band di sedicenti fratelli di origine armena che suonano improbabili strumenti ricavati da oggetti comuni (secchi, grattugie, scope…).
Ecco che le strade del mercato, il pub, il cimitero persino ci vengono restituiti con vivacissima credibilità, nella dolente, comica, tenera narrazione di una convincente Lucia Vasini/Agnes Browne.
Da vedere, per riconciliarsi con un teatro apparentemente leggero, carico però di significati universali. L’adattamento e la regia sono di Emilio Russo, produce Tieffe Teatro.
Una volta tanto, se lo spettacolo fosse durato qualche minuto in più non avrebbe guastato.
Agnes Browne
liberamente ispirato ai romanzi di
Brendan O’Carroll
drammaturgia e regia di Emilio Russo
con Lucia Vasini e gli Jashgawronsky
Brothers
in scena dal 5 al 31 dicembre
(Massimo Cecconi)