A teatro e al cinema…a piedi: Occidente solitario

Il Teatro Menotti ospita sino al 10 febbraio una irriverente pièce sull’amoralità della famiglia.

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occidente solitario

Martin McDonagh è un commediografo inglese di origine irlandese. Ed è proprio in Irlanda che ambienta questa sanguigna storia che ruota attorno ai conflitti fisici e (a) morali di due fratelli, uno dei quali ha anche ammazzato il padre con una fucilata apparsa ai più accidentale. Con loro sulla scena un prete ubriacone ed una ragazzina che spaccia liquori.

Il conflitto dei due fratelli si manifesta con reciproche angherie e chiassose scazzottate in cui si evidenzia l’etilismo avanzato di entrambi. La società, là fuori, li sfiora appena aggrovigliati come sono a rendersi la vita difficile e agra.

Ci prova il prete a portarli, tra una bevuta e l’altra, sulla retta via senza risultato alcuno, riconoscendo drammaticamente la sua sconfitta. I fratelli continueranno a mostrarsi i coltelli, in una impossibile esistenza estrema.

Bel pezzo di teatro contemporaneo, dove si intrecciano noir e grottesco, con un linguaggio che evidenzia sarcasmo e invettiva con riconoscibile sapienza narrativa. Il testo è decisamente brillante e ben reso in italiano dalla traduzione di Luca Scarlini.

Sulla scena i fratelli sono Claudio Santamaria, forse con qualche problemino di dizione (in fondo siamo in Irlanda), e Filippo Nigro, entrambi simpaticamente carogneschi e gretti. Massimo De Santis presta la sua figura dimessa al povero prete e Azzurra Antonacci interpreta la maliziosa ingenuità di Ragazzina. Dirige Juan Diego Puerta Lopez.

Come diceva un tempo lo psichiatra Morton Schatzman: “la famiglia uccide” che equivale il nostro “Parenti serpenti” del maestro Monicelli.

Un lavoro teatrale di questa natura non è comune. Merita una visita.

Per notizia, l’autore si è anche cimentato con il cinema , dirigendo l’ottimo In Bruges(2008), bella storia nera ambientata nella splendida città belga.


Occidente solitario
di Martin McDonagh
con Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Massimo De Santis, Azzurra Antonacci
regia di Juan Diego Puerta Lopez

In scena sino al 10 febbraio al Teatro Menotti/Tieffe Teatro Milano

(Massimo Cecconi)



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