A teatro e al cinema…a piedi: Django Unchained

Sangue come se piovesse: grande divertimento. Un western classico con sensibilità antirazzista. La risposta di Tarantino a Lincoln? Da vedere senza divieti.

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Django

Un western in piena regola, senza mezze misure, dove i buoni sono buoni e i cattivi, carogne cattivissime. Siamo nel sud degli Stati Uniti tre anni prima della guerra civile, un nero liberato (Django) e un sedicente dentista di origine tedesca scorrazzano nelle praterie in qualità di terribili cacciatori di taglie. La loro missione viene nobilitata dalla ricerca ai fini di salvezza della moglie di Django, schiava in una piantagione del sud.

Per raggiungere l’obiettivo, si consumano millanta sparatorie con altrettanti morti, terrificanti combattimenti tra possenti mandingo e scene raccapriccianti di schiavi dilaniati dai cani, con un’anticipazione storica anche di cavalieri incappucciati. Mentre si spreca sangue in grande quantità, in linea del resto con la filosofia di Tarantino, si afferma in parallelo un’ipotesi progressista legata alla condanna della schiavitù e della diseguaglianza tra gli uomini. Dell’ uguaglianza, in verità, sembrano non essere convinte nemmeno le persone di colore.

Il film, evidente omaggio al western all’italiana e al Django di Sergio Corbucci (1966), si ispira nella stessa misura al mito teutonico del ciclo dei Nibelunghi e all’eroico Sigfrido.

Dell’originale Django vi è anche una citazione diretta attraverso la partecipazione al film di Franco Nero in un piccolo cameo. Nella colonna sonora c’ anche lo zampino di Ennio Morricone, altro cardine fondamentale degli spaghetti western. Qua è là, ma non sarebbe Tarantino, si nota qualche incongruenza: la dinamite è stata inventata qualche anno dopo e così pure gli occhiali da sole che Django indossa con sicumera. Spettacolo puro, a tutto tondo che, ad oggi, ha incassato nel mondo oltre 150 milioni di dollari, record assoluto per un film di Quentin Tarantino.

Grande dose di ironia e di autoironia, il che nobilita il prodotto. Cast stellare, strepitoso nella sua patetica rassegnazione Samuel L. Jackson. Da vedere per puro divertimento.


Django Unchained
di Quentin Tarantino
con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L.Jackson, Kerry Washington, Franco Nero
USA 2012
Durata: 165 minuti

In programmazione al cinema Plinius

(Massimo Cecconi)


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