Depressione in gravidanza: crisi economica tra le cause
Tra le principali cause della depressione in gravidanza e nel post partum ci sarebbe anche la crisi economica. Lo ha rilevato un'indagine svolta in Lombardia tra il 2008 e il 2011 su 367 donne in gravidanza e neo mamme, condotta in concerto dall'Ospedale Fatebenefratelli di Milano e dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda).
(Ginecologia33)18/12/2012
Il lavoro traccia un identikit delle donne che più frequentemente presentano questo disturbo: sui 34 anni, di buona istruzione, coniugate o convivente, di stato sociale medio e in gravidanza con complicazioni, con precedenti episodi di ansia e depressione, a cui si aggiungono scarso supporto da parte del partner, della famiglia e degli amici e, soprattutto, disoccupazione.
«Un ritardo diagnostico di un disturbo dell'umore - spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda - può avere importanti ripercussioni sulla donna e sul nascituro. Per questo Onda ha messo in rete i primi sei Centri di riferimento (a Milano, Torino, Pisa, Napoli, Catania e Ancona( per garantire diagnosi più precoci e terapie più appropriate alle donne colpite da depressione perinatale che in Italia ogni anno sono tra le 55mila e le 80mila».
«Salute mentale e investimento sul materno infantile si propongono come punti cardine per una ripresa economica» evidenzia poi Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ao. Fatebenefratelli e Oftalmico. «Infatti laddove si è investito in questi due settori più rapidamente si è usciti dalla crisi economica». Da evidenziare, infine, che particolarmente a rischio sarebbero le donne immigrate: secondo l'indagine «presentano maggiori fattori di rischio. Tra questi lo stress derivante dal processo di acculturazione, le difficoltà linguistiche e culturali che limitano l'accessibilità ai servizi sanitari e sociali, la mancanza di un supporto familiare».
Ginecologia33
18-12-2012
«Un ritardo diagnostico di un disturbo dell'umore - spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda - può avere importanti ripercussioni sulla donna e sul nascituro. Per questo Onda ha messo in rete i primi sei Centri di riferimento (a Milano, Torino, Pisa, Napoli, Catania e Ancona( per garantire diagnosi più precoci e terapie più appropriate alle donne colpite da depressione perinatale che in Italia ogni anno sono tra le 55mila e le 80mila».
«Salute mentale e investimento sul materno infantile si propongono come punti cardine per una ripresa economica» evidenzia poi Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ao. Fatebenefratelli e Oftalmico. «Infatti laddove si è investito in questi due settori più rapidamente si è usciti dalla crisi economica». Da evidenziare, infine, che particolarmente a rischio sarebbero le donne immigrate: secondo l'indagine «presentano maggiori fattori di rischio. Tra questi lo stress derivante dal processo di acculturazione, le difficoltà linguistiche e culturali che limitano l'accessibilità ai servizi sanitari e sociali, la mancanza di un supporto familiare».
Ginecologia33
18-12-2012
