A teatro, a teatro Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro: incontro con Livia Pomodoro

Incontriamo Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano, che ha raccolto l’importante eredità culturale della sorella Teresa per permettere a Spazio Teatro No’hma di continuare il suo viaggio di ricerca tra nuova drammaturgia e urgenze sociali.

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Nohma
Da dove nasce l’esperienza teatrale di No’hma?
Nasce da lontano, dalla capacità di Teresa Pomodoro di intraprendere una carriera di drammaturga, attrice e regista. Aveva iniziato a dedicarsi a questo teatro nel 1994, sino a quel momento era stata autrice di testi teatrali, aveva partecipato al percorso “Scena Parola” creato da Giorgio Strehler, scrivendo opere drammaturgiche che sono state poi interpretate da Valeria Moriconi ,da altri importantissimi attori e da Alberto Lionello, scomparso qualche anno fa, un suo grande amico con il quale aveva scritto molte cose. Ha lavorato con importanti protagonisti del teatro italiano con cui aveva un forte rapporto.

Quali sono le tematiche portanti del vostro teatro?
Il Teatro No’hma, così come è stato concepito da mia sorella Teresa, è una onlus, l’unico teatro al mondo in cui non si paga un biglietto. La sua idea era che la cultura di alto livello appartiene a tutti e non può essere appannaggio di pochi. Lei ha portato avanti soprattutto un discorso sul teatro dell’inclusione, rivolto agli homeless, ai detenuti della case di reclusione, lavorando spesso con la Casa della carità. Un teatro che includeva e include tutti coloro che sono in difficoltà, che non hanno voce nella nostra società. A questo proposito, abbiamo anche istituito il Premio internazionale per il teatro dell’inclusione.

Chi è il pubblico che frequenta il teatro?
E’ un pubblico sicuramente molto diversificato. Un pubblico tradizionale che frequenta il teatro per l’importanza delle nostre rappresentazioni, ma anche per le proposte musicali e gli incontri con gli autori. C’è anche un target significativo di giovani e di ragazzi e questo è molto importante.

Poiché non si paga un biglietto, come si sostiene il vostro teatro?
Attraverso i contributi di coloro che credono nel teatro: una sorta di mecenatismo intelligente.
Un paese non può vivere senza una cultura alta e diffusa tra tutti coloro che ne fanno parte.
Nella società di oggi sono rari gli stimoli culturali e di ricerca. Da questo punto di vista, la nostra è una società povera. Invece esiste pur sempre un teatro in cui si fa ricerca, si fa cultura, un grande laboratorio di metateatro. Coloro che conoscono il teatro anno bene che si tratta di un’operazione di altissimo livello e che può coinvolgere molta parte della società milanese e non solo.

Quali sono i rapporti con la zona e con le Istituzioni?
Abbiamo ottimo rapporti, noi siamo aperti al pubblico della zona come del resto non può che essere. Anche con le Istituzioni ci sono rapporti assolutamente positivi, tanto è vero che il Premio internazionale per il teatro dell’inclusione è realizzato con il Comune di Milano.

Nota su Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro
E’ ospitato dal 2000 in una bella palazzina liberty già sede dell’Acqua Potabile, in via Orcagna. E’ stato fondato nel 1994 da Teresa Pomodoro che ne è stata l’anima e la guida sino alla sua scomparsa nel 2008. Deve il suo nome a Plutarco che coniugava con il termine “no’hma” pensiero e linfa vitale. Il teatro è impegnato da sempre nella diffusione di tematiche culturali di interesse sociale, con particolare vocazione alla multidisciplinarietà. Realizza spettacolo teatrali e musicali, con forte presenza di performance artistiche, eventi e manifestazioni. Tutti gli spettacoli in calendario sono gratuiti.

Per informazioni sul programma: www.nohma.it


( a cura di Massimo Cecconi)



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