Al cinema, al cinema: Filmmaker Festival 2012
Una rassegna dedicata al cinema di ricerca e di avanguardia da cui sono passati nel corso degli anni alcuni dei migliori autori italiani e internazionali. Spazio Oberdan, Cinema Palestrina e Fabbrica del Vapore ospiteranno tutte le proiezioni e gli incontri dal 30 novembre al 9 dicembre.
La prima edizione di Filmmaker risale al 1980 quando un piccolo gruppo di giovani autori milanesi, tra cui Bruno Bigoni, Paolo Rosa e Leo Renda, propose alla Provincia di Milano di organizzare un festival dedicato a filmmaker emergenti fuori dagli schemi e dalle regole del mercato e della distribuzione. Per moltissimi anni poi, l’animatore di questa intelligente kermesse è stato Silvano Cavatorta, scomparso lo scorso anno, alla cui memoria quest’anno il Comune di Milano, giusto durante le giornate del Festival, assegnerà un Ambrogino d’oro.
Un meritato, anche se tardivo, riconoscimento per lui e per tutti coloro che con lui e dopo di lui continuano ad alimentare la voglia e la possibilità di fare cinema nuovo, libero, non condizionato.
Oggi la sfida è stata raccolta da Luca Mosso, insieme ai compagni di sempre, a cui tocca il grave compito di portare avanti una piccola/grande battaglia di democrazia e di civiltà culturale.
Quest’anno Filmmaker vuole essere più che mai un festival laboratorio che non si limita a mettere in mostra i film ma che li produce e li sostiene. In questo senso, accanto alle sezioni storiche, risalta il progetto “Passion” che presenterà tre film al femminile selezionati da una commissione anch’essa tutta femminile. Una rassegna di autrici esordienti che Cavatorta avrebbe sicuramente apprezzato.
Nel concorso internazionale dedicato a “Lavoro e temi sociali” saranno in competizione dieci film, selezionati tra gli oltre trecento pervenuti da tutto il mondo, a cui una giuria assegnerà i premi in denaro previsti.
Nella sezione “Milano metropoli” verranno mostrate opere che indagano sulle trasformazioni in atto nella nostra città, con particolare attenzione alle urgenze e alle emergenze delle periferie.
Rivolto al futuro è il laboratorio “Nutrimenti Terrestri Nutrimenti Celesti” che sosterrà 50 giovani filmmaker nel progettare un proprio film, attraverso incontri, seminari, percorsi di reperimento di finanziamenti. Sono anche previsti omaggi a Giuseppe Bertolucci, amico storico di Filmmaker anche lui recentemente scomparso, Chris Marker, uno dei padri nobili del cinema moderno, e Stephen Dwoskin, ricercatore indipendente di linguaggi e di forme. La retrospettiva è invece dedicata a Allan King, documentarista canadese visionario e innovativo.
Tra gli eventi speciali, si segnala, il 30 novembre a Spazio Oberdan, l’anteprima milanese di “Tutto parla di te” di Alina Marazzi, recentemente presentato al Festival internazionale del film di Roma, con l’interpretazione eccellente di Charlotte Rampling. Al festival romano, la regista e il produttore Gianfilippo Pedote, uno degli animatori storici di Filmmaker, hanno vinto il Premio Tao Due, rispettivamente quale miglior regista emergente e miglior produttore.
Il 9 dicembre verranno invece proiettati “Noi non siamo come James Bond” di Mario Balsamo e Guido Gabrielli, e “In uno stato libero” di Paola Piacenza.
Il programma completo, le sue articolazioni, le modalità di accesso sono scaricabili dal sito www.filmmakerfest.comdove si può trovare tutto ciò che serve per partecipare al Festival.
Resta da ricordare, sul filo della memoria e della riconoscenza, la pacata determinazione di Silvano Cavatorta, un amico che ci manca.
(Massimo Cecconi)
