A teatro e al cinema…a piedi: Barberia. Barba, capiddi e mandulinu
Massimo Venturiello, che è attore versatile e potente, interpreta il ruolo di “ ‘U Varveri”, padrone assoluto di un salone di barbiere di altri tempi in cui si rincorrono e si sovrappongono gesti, parole e musica.
“ ‘U Varveri” è protagonista di un emigrazione al contrario, da New York alla Sicilia, per via di un fatto di malavita. In Sicilia, pur rievocando il clima fastoso dell’America degli anni Trenta, il protagonista ritrova la sua terra carica di contraddizioni e di protezione affettiva.
La barberia è un mondo dove, tra una barba e l’altra, si raccontano storie di oggi e di ieri quando il barbiere, oltre a tagliare la barba e a fare i capelli, praticava numerose funzioni sociali: veterinario e cavadenti, chirurgo e curatore di anime. Un mondo appunto. In questo mondo si muove una straordinaria orchestrina popolare che fa da controcanto alla narrazione e ai gesti del barbiere che altri non è che un contastorie sul filo della memoria e della saggezza popolare.
Nel salone di barbiere, sapientemente evocato in scena, sembra anche di sentire antichi odori di brillantina e di acqua di Colonia e di cogliere gli effluvi dei panni caldi utilizzati per ammorbidire la pelle del viso prima di rasare la barba.
Il risultato è piacevolissimo, Venturiello tiene la scena come pochi e sfoggia una gran bella voce quando interpreta canzoni del repertorio popolare siciliano. I musicisti sono straordinariamente credibili anche quando si sottopongono, a turno, al rito della barba. Applausi più che meritati e ritorni in scena con mandolini, chitarra, fisarmonica e tamburelli.
Conviene affrettarsi. Il teatro è sempre lì in via Menotti 11. Di questi tempi, una garanzia.
BARBERIA
Barba, capiddi e
mandulinu
di Gianni Clementi
regia di Massimo
Venturiello
con
Massimo Venturiello e l’Orchestra “da barba” siciliana
Compagnia Popolare Favarese
In scena al Tieffe Teatro
Menotti sino al 25 novembre
In allegato il Comunicato Stampa
(Massimo Cecconi)