Stop al fumo. Per le donne benefici a lungo termine
Se l'abitudine al fumo cessa prima dei 40 anni si evita più del 90% dell'eccesso di mortalità determinato dal continuo consumo di sigarette; un valore che sale a 97% se si smette prima dei 30 anni. Sono i dati principali di una ricerca operata nell'ambito del Million women study.
(DoctorNews33)13/11/2012
(DoctorNews33)13/11/2012
Secondo uno studio prospettico svolto nel Regno Unito su 1,3 milioni di donne, due terzi di tutti i decessi nelle fumatrici di 50, 60 e 70 anni, sono dovuti proprio al fumo e chi consuma abitualmente sigarette perde almeno 10 anni di vita. Non solo: sebbene il pericolo determinato dal fumare fino a 40 anni per poi smettere resti cospicuo, quello rappresentato dal continuare è 10 volte superiore. Nel Million women study, dopo l'arruolamento delle partecipanti tra il 1996 e il 2001, sono stati effettuati due sondaggi, 3 e 8 anni dopo, per verificare lo status di fumatrice (pregresso, attuale, sospeso).
L'età media delle donne arruolate era di 55 anni: al basale il 20% era costituito da fumatrici correnti, il 28% da ex-fumatrici e il 52% da soggetti che non avevano mai fumato. In relazione alla mortalità a 12 anni, le donne fumatrici alla baseline presentavano un rapporto di tassi di mortalità pari a 2,76 rispetto a chi non aveva mai fumato. La mortalità era triplicata, indipendentemente dall'età, in chi era ancora fumatrice alla verifica a 3 anni (2,97).
Anche tra le persone che, al basale, consumavano meno di 10 sigarette al giorno la mortalità a 12 anni era raddoppiata (1,98). In particolare, delle 30 più comuni cause di morte, 23 erano aumentate in modo significativo tra le fumatrici, e l'eccesso di mortalità in queste ultime era dovuto principalmente a malattie, come il cancro del polmone, che potevano essere causate dal fumo.
Tra le ex-fumatrici con cessazione definitiva a 25-34 anni o 35-44 anni, i rischi relativi per mortalità generale si sono attestati rispettivamente a 1,05 e 1,20, e per mortalità da ca polmonare a 1,84 e 3,34. Perciò, sebbene un certo eccesso di mortalità persista a lungo termine tra le ex fumatrici, è comunque una quota compresa tra il 3% e il 10% di quella riscontrata tra quante continuano a fumare.
Fonte: DoctorNews33 (8 novembre 2012)
L'età media delle donne arruolate era di 55 anni: al basale il 20% era costituito da fumatrici correnti, il 28% da ex-fumatrici e il 52% da soggetti che non avevano mai fumato. In relazione alla mortalità a 12 anni, le donne fumatrici alla baseline presentavano un rapporto di tassi di mortalità pari a 2,76 rispetto a chi non aveva mai fumato. La mortalità era triplicata, indipendentemente dall'età, in chi era ancora fumatrice alla verifica a 3 anni (2,97).
Anche tra le persone che, al basale, consumavano meno di 10 sigarette al giorno la mortalità a 12 anni era raddoppiata (1,98). In particolare, delle 30 più comuni cause di morte, 23 erano aumentate in modo significativo tra le fumatrici, e l'eccesso di mortalità in queste ultime era dovuto principalmente a malattie, come il cancro del polmone, che potevano essere causate dal fumo.
Tra le ex-fumatrici con cessazione definitiva a 25-34 anni o 35-44 anni, i rischi relativi per mortalità generale si sono attestati rispettivamente a 1,05 e 1,20, e per mortalità da ca polmonare a 1,84 e 3,34. Perciò, sebbene un certo eccesso di mortalità persista a lungo termine tra le ex fumatrici, è comunque una quota compresa tra il 3% e il 10% di quella riscontrata tra quante continuano a fumare.
Fonte: DoctorNews33 (8 novembre 2012)