Contro l'uso delle vaschette in plastica per il cibo da parte di Milano Ristorazione

Qui di seguito riassumo, i termini essenziali della controversia per la quale risulta pendere ricorso al TAR e recentemente essere stata depositata istanza per la discussione urgente davanti alla giustizia amministrativa, al fine di ottenere la sospensione dell’utilizzo delle vaschette di plastica

• nel Contratto di servizio tra Comune di Milano e Milano Ristorazione stipulato il 29 dicembre 2000 della durata di anni 15 (quindici) e ad oggi ancora in vigore, non essendo sopravvenute modificazioni, all’articolo 5 “descrizione del menù e dei pasti” con rinvio all’allegato 14 “modalita’ di confezionamento e trasporto del pasti”, e’ previsto che le gastronorm (contenitori per il trasporto dei pasti) debbano essere in acciaio inox

• la stessa regola è descritta nella “Carta dei Servizi di Milano Ristorazione” del 2006, pubblicata sul Sito di Milano Ristorazione e ancora oggi in vigore, dove nella sezione “Attività e impegni” al cap. 4 viene chiaramente descritto che le vaschette per il contenimento dei cibi denominate gastronorm, sono in acciaio.

• dal 2009 Milano Ristorazione ha adottato l’utilizzo di gastronorm in polipropilene monouso

• Il 28 luglio 2011 con l’avvio di un’azione collettiva nei confronti di Milano Ristorazione, sostenuta sul web da più 2000 genitori, oltre che da associazioni e consigli scuola, si richiedeva il rispetto dell’allegato 14 del Contratto Collettiv

• in seguito all’incontro del 21/09/2011 tra i Rappresentanti Cittadini delle Commissioni Mensa, Milano Ristorazione ed il Comune di Milano, il consulente di Milano Ristorazione, Prof. Vestrucci, ha dichiarato che le gastronorm di polipropilene, a temperature elevate rilasciano oligomeri, che possono alterare il sapore dei cibi e, alla domanda“se l’uso prolungato di questi materiali possa influire sulla salute a medio e /o a lungo termine dei bambini” è stato risposto di non essere a conoscenza di studi recenti sull’accumulo di questa sostanza nei bambini in età di sviluppo.

• I genitori e gli insegnanti, segnalano che le gastronorm di plastica, prima della distribuzione, vengono posizionate sigillate per ore in forni, ad una temperatura di circa 60/70 gradi . Per effetto di questa pratica, le gastronorm arrivano nelle scuole spesso deformate, con il supposto rischio di un elevato rilascio di oligomeri.
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• E’ inoltre testimonianza viva degli utenti, fra cui e’ bene ricordare vi sono anche insegnanti, che spesso i cibi riscaldati in tali contenitori hanno proprio il sapore di plastica!

 

Non ultima la considerazione che ogni anno 2 milioni e 500 mila gastronorm finiscono nei rifiuti indifferenziati, circa 208 mila al mese e Milano Ristorazione spende all’anno circa 566 mila euro per l’acquisto delle gastronorm. Questo fatto andrebbe in controtendenza con la politica da noi condivisa ed espressa dall’Assessore Maran nel corso dell’Urban Center del 19 novembre, ove si e’ trattato anche il tema delle Refezioni Scolastiche e del superamento dell’uso di stoviglie monouso.

Ritengo che la disponibilita’ all’ascolto e la volonta’ di risolvere i problemi sui vari tavoli che, fin dall’inizio ha animato i nostri assessorati, possano continuare ad essere il giusto metodo per la risoluzione anche di questo spinoso argomento.

Auspico pertanto un incontro con le parti interessate , Assessore Maria Grazia Guida e rappresentante di Milano Ristorazione, per avere un riscontro e cosi fornire una risposta agli utenti preoccupati.

E’ doveroso informare che anche altri Presidenti delle commissioni educazione delle altre zone , si stanno interessando della vicenda e abbiamo in programma di incontrarci per le opportune valutazioni e iniziative da intraprendere.

Caterina Antola

Presidente Commissione Educazione Consiglio di Zona 3