Relazione su attuazione Legge 194: aborti in calo.

Il tasso di abortivita è tra i più bassi di quelli osservati nei Paesi industrializzati. La conferma nell'ultima Relazione annuale sullo stato di attuazione della legge 194, inviata dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ai Presidenti del Senato e della Camera. «La promozione della procreazione responsabile costituisce la modalità più importante per la prevenzione dell’aborto. Per conseguire tale obiettivo - scrive ancora Balduzzi nella Relazione - è importante potenziare la rete dei consultori familiari».


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«Nel nostro Paese prosegue la tendenza alla diminuzione delle interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg) e, nella grande maggioranza dei casi, il ricorso a questo intervento rappresenta l'ultima scelta, essendo stati tentati prima metodi per evitare gravidanze indesiderate».

La Relazione 2012 sull'attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) presentata in Parlamento dal ministro della salute Renato Balduzzi conferma il trend di decrescita: 5,6% in meno nell'ultimo anno (109.538 aborti nel 2011 a fronte dei 115. 981 casi del 2010) e un diminuzione di più della metà rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all'Ivg (234.801 casi).
Il tasso di abortività italiano inoltre è risultato tra i più bassi dei Paesi industrializzati: pari a 7,8 ogni 1.000 donne nel 2011, con un decremento del 5,3% rispetto al 2010 (8,3 ogni 1.000). Le cause di questa diminuzione sono, sempre secondo Balduzzi, da ascriversi principalmente alla «promozione di un maggiore e più efficace ricorso a metodi di procreazione consapevole» soprattutto tra le donne italiane, mentre per le straniere, il cui tasso è decisamente più elevato, si ritengono auspicabili interventi di prevenzione mirati sul territorio.

In questo senso, e naturalmente non solo per le donne straniere, è necessario in primo luogo potenziare i consultori «che costituiscono i servizi di gran lunga più competenti nell'attivazione di reti di sostegno per la maternità».
Nella Relazione, si è affrontato anche il tema dell'obiezione di coscienza, che, dopo anni di forte incremento, ha registrato nell'anno in corso una sostanziale stabilizzazione, pur con sensibili variazioni tra nord e sud.

Fonte: Ginecologia33



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