Cinema di fine stagione
In una città ancora popolatissima, i cinema sono ancora tutti aperti e offrono qualche buona/ottima occasione di visione con tanti film possibilmente da non perdere.
Nella stagione dei cinema all’aperto, le sale cinematografiche tradizionali sembrano non chiudere per ferie. Offrono buoni film, aria condizionata e antidoti naturali alle fastidiose zanzare. I consigli che seguono sono indirizzati a coloro che amano il cinema di qualità e che sono disposti a recuperare quello che è sfuggito loro in stagione.
Su tutti si colloca un portentoso film turco che racconta con forza una storia notturna ambientata in un paesaggio aspro e affascinante.
C’era una volta in Anatolia di Nuri Ceylan è un film potente, ben interpretato da attori di solida scuola e racconta con partecipazione una piccola vicenda di morte e di disperazione. Non fatevi spaventare dalla lunghezza. Peccato non vederlo.
Altrettanto drammatico ma non disperato è Sisterdi Ursula Meier che racconta le tristi vicende di un ragazzino alla ricerca di sicurezze e modelli familiari e sociali.
In una gelida Svizzera, il film è una storia esemplare di miseria e di precarietà in uno dei paesi più ricchi del mondo che ricorda le poetiche dei Dardenne.
Operina delicata e intimista, merita attenzione L’estate di Giacomo di Alessandro Comodin che racconta quasi didascalicamente le giornate di un giovane ipoudente, le sue amicizie, i suoi amori. Gradevole, quasi un documentario naif.
Da vedere, se non altro per l’ottima prova degli attori, è Io sonoLì di Andrea Segre. Ambientato in una piovosa Chioggia, narra la vicenda di una ragazza cinese alla ricerca dell’affrancamento e del ricongiungimento con il figlio. L’attrice Zhao Tao per questa interpretazione ha vinto il David di Donatello. Tra gli altri, un sofferto Rade Sherbedgia, Marco Paolini e Giuseppe Battiston.
Dicono poi che valga una visita La guerra è dichiaratadi Valèrie Donzelli, storia di resistenza umana, e Pollo alle prugne di Vincent Parannaud e Marjane Satrapi, in cui le storie a strisce della grande disegnatrice iraniane approdano al cinema con attori in carne e ossa.
Se poi siete nottambuli, potrebbe capitarvi di incontrare in città la troupe di La variabileumana, primo film di Bruno Oliviero ( autore con Luca Mosso del documentario Milano 55,1. Una settimana di passioni, dedicato alla vittoria di Giuliano Pisapia ) che è in fase di realizzazione a Milano. E’ un noir urbano con Silvio Orlando, Giuseppe Battiston (figura ormai onnipresente nel cinema italiano), Sandra Ceccarelli e Renato Sarti. Produce Lionello Cerri che deve la sua prima fama ai successi del cinema Anteo.
In attesa di vedere La variabile umana, affrettatevi a vedere gli altri film segnalati. Non è dato sapere quanto resisteranno in programmazione. Buona estate.