Registro delle Unioni Civili: sa da fa' !
Si trascina da tempo con affanno, rinviata, boicottata, la discussione, iniziata questi giorni, sulla delibera per l'istituzione del Registro comunale delle Unioni Civili a Milano.
(Marzia Frateschi)25/07/2012
Traguardo faticoso osteggiato da una Curia Milanese e dai suoi addetti che, agonizzanti, non sanno più a cosa aggrapparsi appellandosi a un pot-pourri di concetti anacronistici che spaziano dal "legittimare la poligamia", alla "iniziativa inefficace e operazione d'immagine", al "matrimonio da non confondersi con le unioni omosessuali" fino all'esilarante dichiarazione di Formigoni con "le famiglie non si scimmiottano".
Ma il tema principale su cui verte il tutto è il temibile e controverso "concetto di famiglia" (già, cos'è la famiglia?). Insomma, un chiacchiericcio spesso francamente imbarazzante per un presunto Paese civile.
Ma, se c'è buona volontà, tutto si risolve e probabilmente l'inghippo "famiglia" verrà superato alla Don Abbondio di Manzoniana memoria con un emendamento firmato dal Pdl, ma concordato con gran parte della maggioranza di centrosinistra, cancellando dal testo originario ogni riferimento alla famiglia.
Lo scenario politico non é comunque dei più pacifici: battagliero il fronte dei contrari guidato dall’ex vicesindaco Riccardo De Corato e dal capogruppo a Palazzo Marino, il ciellino Carlo Masseroli, dietro, con l'usuale pugno di ferro, La Lega, Liberal e cattolici divisi nel PDL, gesuitico il PD pur approvando il provvedimento.
Esemplare il sindaco, Giuliano Pisapia, che con la sua forza gentile, ha ristabilito i ruoli dicendo sostanzialmente alla Curia di farsi pure gli affari suoi in campo religioso ma di non ingerire e rispettare le decisioni del consiglio comunale. Detto con diplomazia e belle parole peró.
Alla fine, come nelle storie più belle, per fare contenti tutti e cucire e ricucire, specialità tutta italica, al testo originale sono stati aggiunti 51 emendamenti non chiarissimi ai più ma che potrebbero portare in settimana alla chiusura e approvazione della delibera.
Vedremo, non ci tocca che aspettare e sperare.