Con il 2024 una valanga di mostre a Milano, anche nel Municipio 3

Segnaliamo alcune novità dei primi mesi dell’anno. ()
Jucker 8750 Picasso Pablo Femme nue 1907, olio su tela(2)
Col giro di boa del nuovo anno tutti i musei e le sedi espositive, pubbliche e private, annunciano un ricco programma di nuove esposizioni. Concentrandoci sui primi mesi dell’anno, segnaliamo le mostre a nostro avviso più importanti che apriranno prossimamente oppure già in corso ma non ancora segnalate da Z3. Tra queste alcune nel Municipio 3: al MEET, alla Fondazione Mudima, allo Spazio Tadini e alla Galleria Massimo De Carlo.

Cominciamo da Triennale Milano dove, fino al 10 marzo, si può visitare la prima mostra personale in Italia dello scultore iperrealista australiano Ron Mueck, che vive in gran Bretagna, nell’Isola di Wight, e nel 2005 collaborò al film Labirinth, interpretato da David Bowie e Jennifer Connelly. A seguire, dal 28 marzo al 28 luglio, Nari Ward, artista giamaicano che vive e lavora a New York, noto per installazioni realizza­te con materiali quotidiani e di recu­pero che alludono ad aspetti socia­li e politici, alla questione razziale, alla giustizia e al consu­mismo. https://triennale.org/

Al MUDEC/Museo Delle Culture, dal 10 febbraio al 30 giugno, Martin Parr. Short & Sweet, in collaborazione con Magnum Photo, mostra di fotografia documentaria e di reportage: oltre duecento scatti del grande fotografo inglese che ha scandagliato la società contemporanea e le sue contraddizioni. Dal 22 febbraio al 30 giugno, Picasso. La Metamorfosi Della Figura, in collaborazione con i principali musei spagnoli e con gli eredi di Pablo Picasso, mette in dialogo le sue opere con le fonti artistiche che lo influenzarono agli inizi della sua carriera. www.mudec.it/ Ancora il grande artista sarà al centro della mostra Picasso Lo Straniero, dal 20 settembre a Palazzo Reale in collaborazione con il Musée National Picasso di Parigi, che mette in primo piano il Picasso spagnolo di nazionalità ma di fatto francese dall’età di 19 anni.

Sempre Parigi fa da sfondo ad altre mostre di Palazzo Reale. Dal 23 febbraio al 2 giugno, Brassaï. L’occhio di Parigi. Opere 1930-1958, è dedicata al fotografo ungherese di nascita ma parigino d’adozione. Sono immagini iconiche che identificano il volto della capitale francese, dove Brassaï lavorò in stretta relazione con artisti come Picasso, Dalì, Matisse e fu vicino al movimento surrealista. Dal 24 febbraio al 30 giugno, Giuseppe De Nittis Artista Europeo, la prima e più completa monografica di De Nittis, che insieme a Boldini è stato il più grande degli italiani a Parigi, dove resse il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti. Di Palazzo Reale anticipiamo anche un’altra importante mostra, Cézanne e Renoir. Dalle Collezioni del Musée D’orsay e dell’Orangerie, dal 19 marzo al 30 giugno, che mette a confronto due figure chiave dell’Impressionismo, movimento che vide a Parigi la sua nascita e la sua affermazione. www.palazzorealemilano.it/

All’Hangar Bicocca, dal 15 febbraio al 21 luglio, Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse, è una personale di Chiara Camoni, una delle artiste italia­ne di maggior rilievo che nella sua produzione impiega ma­teriali organici, come erbe, bacche e fiori, ma anche diversi tipi di argilla e ceneri, richiamando la terra e la vegetazione. In uno spazio ispirato agli ambienti del giar­dino all’italiana tardo-rinascimentale, la mostra ospita un’ampia selezione di sculture in terracotta policroma o smaltata, pavimenti in ceramica, tende composte di stampe vegetali ed opere figurative in onice, pietra leccese e alluminio, ispirate ai bestiari medievali https://pirellihangarbicocca.org/

Al PAC/Padiglione D’arte Contemporanea, dal 20 marzo al 9 giugno Adrian Piper. Race Traitor è la prima retrospettiva europea dell’artista afro-americana, con prestiti dai più importanti musei internazionali, tra cui il MoMA e il Guggenheim di New York e la Tate Modern di Londra. La mostra racconta la lotta della Piper contro il razzismo, la misoginia, la xenofobia, l’odio e l’ingiustizia sociale. www.pacmilano.it/

Ed ecco alcune mostre in Zona 3, di prossima apertura oppure da poco inaugurate:

La Galleria Massimo De Carlo, in Viale Lombardia, propone fino al 17 febbraio Primo alfabeto, una mostra che riunisce le opere realizzate da Gianfranco Baruchello tra il 1959 e il 1962: dipinti, oggetti e disegni attraversati da figure che diventeranno parole chiave del suo alfabeto: paura, energia dell'errore, bisogno inappagato, entità ostile, rumore dell'entropia, memoria del passato, coloro che verranno, zone di confine tra il certo e l'incerto. Per l’artista tutto ciò che è predeterminato maschera il potenziale di trasmettere significato e durare indefinitamente. https://massimodecarlo.com/

Alla Casa Museo Spazio Tadini, in Via Jommelli, fino al 18 febbraio sono in corso due mostre. La prima, Colore indelebile, è una personale di Francesco Maria Caberlon (Vicenza, 1963-2022): venti piccole teste o ritratti inediti, una decina di dipinti rappresentativi della sua poetica, un neon e un cassettone dipinto. Una ricerca artistica, quella di Caberlon, in dialogo con le tendenze contemporanee dal neo-pop al graffitismo, con particolare attenzione al colore (vivace) e al design, che ha portato l’artista ad una collaborazione con Alessandro Mendini. Si definiva un artista medialista, che riutilizza e rilegge le immagini presenti nel sistema dei media e nell’immaginario collettivo. La seconda è una mostra fotografica di Andrea Brera, Articolo 11 (Volti della Resistenza italiana 1943 – 1945), ritratti di partigiani e di cittadini italiani che hanno svolto un ruolo fondamentale nella Resistenza e raccontano il coraggio e l’umanità di 23 persone che hanno affrontato la dittatura fascista e l’occupazione nazista. Sembrano volti di anziani come tanti, invece sono ritratti di chi ha rischiato la propria vita per la libertà e la democrazia. Ricordiamo che Spazio Tadini è aperto venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19.30, mentre gli altri giorni della settimana con visite guidate su appuntamento. https://spaziotadini.com/

Alla Fondazione Mudima, in Via Tadino, inaugura giovedì 1° febbraio Presenze / Presencias, personale di Fabio Amaya a cura di Davide Di Maggio, che resterà aperta fino al 1° marzo.Scrittore e saggista, Amaya disegna e dipinge dall’inizio degli anni Settanta, privilegiando nella sua ricerca pittorica la figura umana, soprattutto nei disegni su carta realizzati con grafite e carboncino. www.mudima.net/

Al MEET/Digital Culture Center, in Viale Vittorio Veneto, dal 3 febbraio al 10 marzo, Noire. Augmented Reality installation, installazione prodotta da Novaya in collaborazione con il Centre Pompidou. Diretta da Stéphane Foenkinos e Pierre-Alain Giraud, è basata sul saggio storico Noire, la vie méconnue de Claudette Colvin di Tania De Montaigne che racconta la storia della quindicenne dell’Alabama che si rifiutò di cedere il suo posto a un passeggero bianco su un autobus. L’esperienza immersiva dura 30 minuti ed è fruibile con occhiali e cuffie, rendendo possibile rivivere le vicende in tempo reale come se fossimo proprio noi gli attori presenti in scena. www.meetcenter.it/

Si consiglia sempre, prima di recarsi agli spazi espositivi segnalati, di consultare i relativi siti web per verificare i giorni di apertura settimanali, gli orari e le modalità di accesso.


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