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06/03/2023
Stazione del passante di Porta Venezia Atelier fotografia


" Progetti di sculture, opere di Silverio Riva "

 Opere pittoriche dell'artista Silverio Riva, Docente dell' Accademia di Belle Arti di Brera e presenza significativa del panorama del secondo '900.



A cura di Alessandra Attianese, Renato Galbusera, Giulia Minetti

Un particolare ringraziamento a Tiziana Riva

Visitabile sino al 12 marzo












"Quindici per venticinque - il segno inciso"

Il segno inciso come espressione di personalità, un modo per offrire un mezzo comunicativo diverso a chi di comunicazione e trasmissione di contenuti si occupa quotidianamente.

giuliaminetti58@gmail.com
347 1589478

visitabile sino al 12 marzo


Vetrine Underground Stazione P.ta Venezia
Dove l'IO trova il suo spazio - Leonardo Cesco

IO, un cerchio e una retta, una persona e il suo ego.
Dopo una vita esplosiva, concentrata sull’io, Gianluca ha cambiato approccio, si è fermato a riflettere. Capovolgendo il suo punto di vista ha riscoperto una tranquillità perduta, creando un collegamento diretto con la Terra e col vero sé stesso.

visite@itsosmilano.it
visitabile sino al 15 marzo



















"FAGUS SYLVATICUS"
autore: Toby Vignati


Con lo sviluppo industriale e i nuovi materiali da costruzione, 
gli alberi sono progressivamente divenuti meno fondamentali; 
agli alberi è stata concessa per lo più un’esistenza estetica.
Perché non proviamo a cambiare il nostro sguardo,
quando guardiamo questi imponenti compagni di vita?

visite@itsosmilano.it

visitabile sino al 15 marzo


Pietre d'Inciampo nuova posa
POSA DELLE PIETRE D’INCIAMPO IN MUNICIPIO 3

6 MARZO 2023

Via Cambiasi 3 - ore 9.56

Aldo LEVI - nato a Milano il 1/12/1912 - arrestato 26/11/1943 assassinato ad
Auschwitz il 20/01/1945
Aldo viene arrestato il 26 novembre 1943 a Cernobbio, trasferito nel carcere di
Como e da qui a San Vittore.
Il 30 gennaio 1944 parte da San Vittore (trasporto n. 24, lo stesso di Liliana
Segre) per raggiungere il 6 febbraio Auschwitz. Viene impegnato (matricola
173443) nei lavori di costruzione dell'allora più grande stabilimento chimico
d'Europa la Buna, nel campo di lavoro di Monowitz (dove si trovava anche Primo
Levi). Muore ad Auschwitz il 20 gennaio del 1945.

• Via Vallisneri, 2 - ore 10.21

Rebecca NAHUM BLUM - nata a Istanbul (Turchia) il 17/04/1888 - arrestata
20/09/1944 - deportata ad Auschwitz il 28/10/1944 -assassinata
Enrichetta BLUM - nata a Istanbul (Turchia) il 27/12/1911 – arrestata
20/09/1944 - deportata ad Auschwitz il 28/10/1944 - assassinata
Sono arrestate a Milano il 20 settembre 1944, portate a San Vittore e da lì a
Bolzano, da dove, il 24 ottobre 1944 vengono condotte al campo di sterminio
di Auschwitz (arrivo: 28 ottobre 1944).
Enrichetta viene quindi inviata a Bergen Belsen. Entrambe muoiono in data
sconosciuta.

• Viale Piave,42 - ore 10.43 (Municipio 1 e 3)

Nissim HAZAN - nato a Cimin (Turchia) nel 1899 - arrestato 8/11/1943 -
deportato ad Auschwitz il 11/12/1943 – assassinato
Carolina AMERICANO HAZAN - nata a Plodviv (Bulgaria) il 31/07/1910 -
arrestata 8/11/1943 - deportata ad Auschwitz il 11/12/1943 – assassinata
Ginette HAZAN - nata a Plodviv (Bulgaria) il 09/09/1931 - arrestata
8/11/1943 - deportata ad Auschwitz il 11/12/1943 – assassinata
Colette HAZAN - nata a Sofia (Bulgaria) il 3/05/1934 - arrestata
8/11/1943 - deportata ad Auschwitz il 11/12/1943 - assassinata
La famiglia Hazan proviene dalla Bulgaria; Nissim gestisce a Sofia, insieme al
fratello Salomon, un'importante export di prodotti agricoli (principalmente
granaglie); hanno anche la cittadinanza italiana, acquisita al termine della Prima
Guerra Mondiale.
Nel 1943 Hasmonai e Regina Hazan, genitori di Nissim, decidono di lasciare la
Bulgaria, ritenuta ormai poco sicura, per l’Italia da dove sperano di raggiungere,
con l’aiuto di amici italiani, la Svizzera; così fanno, pagando a peso d’oro degli
"spalloni”. Salomon invece, con la moglie Matilde ed il figlio Hasmonai,
preferisce raggiungere la Palestina sotto mandato britannico. Le sorelle di
Nissim e Salomon (Bella e Zelma) restano in Bulgaria e così si salvano, verranno
in Italia solo nel dopoguerra.
Nissim con la moglie e le due figlie giunge a Milano nell’estate del ‘43 pensando
di proseguire poi per la Svizzera seguendo le orme dei genitori, che nel
frattempo tuttavia sono già partiti. La famiglia di Nissim si stabilisce all’Hotel
Diana, in viale Piave, in attesa di decidere come muoversi. L’8 novembre 1943
Nissim si sta recando alla sede della Comunità Israelitica di Milano, in via
Guastalla 19. Il tempio era andato distrutto il 13 agosto del 1943 a causa di una
bomba incendiaria, ma negli uffici continua, malgrado i molti rischi, l’attività di
assistenza ad ebrei italiani e stranieri. Quel giorno un gruppo di nazisti in
borghese, capeggiati da Otto Koch, irrompe negli uffici e arresta
una quindicina di persone, tra le quali Nissim. Poco dopo anche il resto della
famiglia viene fermato e portato a San Vittore; da qui, con il trasporto n.12,
Nissim, Carolina, Ginette e Colette partono il 6 dicembre con destinazione
Auschwitz, dove arrivano l’11dicembre. Non si conoscono le date della loro
morte.

• Via Vittorio Veneto 4 - ore 11.08 (Municipio 1 e 3)

Angelo Antonio Piazzolla - nato a S. Ferdinando di Puglia (FG) il 13/03/1908 -
arrestato il 21/08/1944 - assassinato a Mühldorf il 23/03/1945
Angelo Antonio Piazzolla, sesto di dieci fratelli, nasce a S. Ferdinando di Puglia,
in provincia di Foggia, il 13 marzo 1908. Il padre Michele svolge l’attività di
intermediario di prodotti agricoli, vino e olio in particolare, tra produttori e
commercianti. Nel 1914, prima dello scoppio della prima guerra mondiale, la
famiglia si trasferisce a Milano, in via Pecchio, per commerciare direttamente
con i numerosi "trani” che si aprono a Milano in quell’epoca.
Nel 1938, in occasione delle nozze della secondogenita Graziella e dovendo
cercare una casa più piccola, la famiglia si trasferisce in viale Vittorio Veneto, 4.
Angelo Antonio, chiamato familiarmente Tonino, esercita la professione di
commerciante/rappresentante porta-a-porta di biancheria per la casa.
Il 21 di agosto del 1944, probabilmente durante un rastrellamento, viene
arrestato in via Tadino, in un bar-caffè che frequentava abitualmente. Condotto
a San Vittore, Tonino è registrato con numero di matricola n. 2931. Da qui è
trasferito a Bolzano il 7 settembre e il 5 ottobre, con il trasporto n.90, insieme
ad altri 500 prigionieri è deportato a Dachau, dove giunge il giorno 9 ottobre.
Viene registrato con matricola n.113446 e classificato con la categoria "Schutz”
(motivi di sicurezza, in sostanza i "politici”, cui veniva assegnato il triangolo
rosso).
Trasferito il 20 ottobre al sottocampo Mühldorf Ampfing, successivamente è
trasferito a Mühldorf, dove il 23 marzo 1945 muore.
Sul certificato di morte la causa del decesso è imputata a "insufficienza cardiaca
acuta”.