Annelies Blaam in mostra alla piscina comunale da venerdì 11 marzo

Tecniche miste con (tutte, tutte) un'impronta fortemente marcata. In parete, venti pezzi di uguale formato, non incorniciati. Peculiarità di questa esposizione è che l'artista è intervenuta sull'interno cartonato di copertine di libri. Cioè ha creato per ogni opera una seconda e una terza di copertina coloratissima, che racconta una sua storia e niente ha a che fare con la reale, consueta consistenza e caratteristica delle "vere" seconde e terze di copertina dei libri (qualunque libro), che solitamente ospitano righe sull'autore e il contenuto della pubblicazione... Qui il libro, fatto di pagine, non c'è proprio. Qui abbiamo solo un bizzarro, trasgressivo 'interno dell'esterno", cioè della copertura esterna (qui, cartonata, e datata) del contenuto cartaceo del libro. Che storia! Niente parole, niente testi, niente nero su bianco (è tipico dei libri mettere, anzitutto, nero su bianco...). Parla il visivo. Artistico. Graffiante, spesso. Mai morbido.