Belfast

Un com’eravamo esemplare per ritmo narrativo ed emozioni interpretative. ()
Belfast immagine
Belfast negli anni ’60 era come un paese dove tutti si conoscono, dove i bambini possono giocare nelle strade e dove cattolici e protestanti possono vivere armoniosamente insieme. Fin quando nel 1969 scoppiano i Troubles, violenti tumulti contro la minoranza cattolica. Il conflitto religioso come sempre divide e seleziona. Kenneth Branagh racconta quel periodo attraverso gli occhi del bambino Buddy (Jude Hill) suo alter ego tra realtà e finzione. Buddy ha 9 anni, vive con la madre Ma (Caitriona Balfe), il fratello Will (Lewis McAskie) e il padre Pa (Jamie Dornan) quando torna a casa ogni due settimane dal suo lavoro di carpentiere in Inghilterra. E’ vivace e allegro, tutti lo conoscono e gode dell’affetto di due nonni fantastici, Granny (Judi Dench) e Pop (Ciarán Hinds). Ma un giorno nel quartiere entra la rivolta con sassi contro le finestre, aggressioni e molotov, intimidazioni e barricate, una guerra civile durata 30 anni. Nulla sarà più come prima, Buddy vede disgregarsi il suo mondo di affetti e giochi. In una situazione così difficile in famiglia si prospetta l’intenzione di lasciare Belfast. Nessuno vorrebbe farlo, tantomeno Buddy innamorato di Catherine, la ragazzina bionda sua compagna di scuola.

In quel periodo lo stesso Branagh con la sua famiglia lasciò Belfast per Londra. Racconta tutti i turbamenti e le difficoltà con delicatezza e sensibilità girato in un bellissimo bianco e nero dal direttore della fotografia Haris Zambarloukos, con incursioni nel colore sia all’inizio nelle immagini dall’alto del porto che sbiadiscono mentre entrano nel quartiere operaio e negli anni ’60, sia nelle immagini dei film visti al cinema (Un milione di anni fa con Rachel Welch, Citty Citty Bang Bang) che riflettono anche negli occhiali della nonna. La scelta degli attori non poteva essere migliore, come perfette sono le canzoni di Van Morrison che accompagnano il film. Jude Hill si fa notare per bravura e sensibilità, alla sua giovane età non è facile essere totalmente il personaggio.
Intanto Belfast si è già conquistato ben 7 nomination ai prossimi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attrice non protagonista (Dench), miglior attore non protagonista (Hinds), miglior sceneggiatura originale, miglior sonoro e miglior canzone originale. Sarebbe da premiare anche l’umorismo leggero e speciale.
Sincero.


In programmazione all’Arcobaleno Film Center e al cinema Plinius

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