Il cinema di Pier Paolo Pasolini

Dal 2 marzo Cineteca Milano Meet ospita una esaustiva rassegna dedicata al cinema di PPP. ()
Pasolini immagine
Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini, personalità centrale della cultura italiana del ‘900.
In occasione del centenario della nascita, Cineteca Milano, nella sede di viale Vittorio Veneto 2, propone, a partire dal 2 e sino al 20 marzo, un’ampia rassegna cinematografica che comprende film e documentari del regista, oltre a opere a lui dedicate o tratte da suoi romanzi.
E’ superfluo in questa sede ricordare chi sia stato Pasolini e quale importante ruolo abbia giocato nell’ambito della cultura e della politica del secolo scorso, un autore che attraverso letteratura, saggistica, poesia e cinema ha raccontato con estrema lucidità trasformazioni sociali e travagli generazionali.
Assistere oggi ai suoi film non è però solo un doveroso omaggio all’artista, ma anche una necessaria e persino dolorosa analisi di ciò che è accaduto nel mondo nella seconda metà del secolo scorso.
Per entrare nel vivo del programma, merita una segnalazione, sabato 5 marzo, la performance live “Intervista impossibile a Pasolini”, scritta da Pietro Annichiarico, con la partecipazione di Alfredo Traversa e Nestor Saied che ne cura anche la regia.

La rassegna cinematografica invece ospita una più che significativa espressione della cinematografia pasoliniana a partire da “Accattone” (1961) che è stato il suo primo film.
Non manca in rassegna anche l’ultima opera realizzata e uscita postuma, quel “Salò o le 120 giornate di Sodoma” (1975) che ancora oggi è in grado di turbare e di suscitare sentimenti contrastanti.
Poi, in sequenza serrata, “Mamma Roma” (1962) con una formidabile Anna Magnani, “Il Vangelo secondo Matteo” (1964) che fece ai tempi gridare allo scandalo, “Uccellacci e uccellini” (1965) con la inedita coppia Totò/Ninetto Davoli.
Segnalazione particolare per “La ricotta”, episodio del film collettivo “Ro.Go.Pa.G. (1969) che rappresenta una delle punte assolute della cinematografica pasoliniana. Nel cast compare anche Orson Welles.
Tra i documentari, doveroso segnalare “Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno” (2001) di Laura Betti, che di Pasolini si considerava la trasgressiva sposa, e “Comizi d’amore” (1963) in cui Pasolini stesso conduce un’inchiesta epocale sull’amore e sul sesso, attraverso interviste realizzate in varie zone d’Italia.
Ultima citazione per un tocco di poesia pura rappresentato da “Che cosa sono le nuvole?”, episodio del film “Capriccio all’italiana” (1967), una profonda allegoria dei valori della vita e della morte, con un cast strepitoso: Totò, Domenico Modugno, Ninetto Davoli, Laura Betti, Adriana Asti, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Capannelle e Francesco Leonetti, poeta e scrittore, complice intellettuale di Pasolini.

Per il programma completo e le modalità di accesso consultare il sito www.cinetecamilano.it.

L’attualità di Pasolini merita un viaggio.

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