La fiera delle illusioni

Benvenuti al grande circo (nero) della vita. ()
la fiera delle illusioni immagine
Un uomo trascina un sacco lungo e pesante come un cadavere. Poi dà fuoco alla casa e in una magnifica inquadratura si allontana tra i campi. Sta seppellendo il suo passato o sta cercando di mettersi nei guai?
Tutti e due. Questo è l’incipit del film di Guillermo Del Toro che con le atmosfere inquietanti ha una certa dimestichezza e ha quindi trovato nell’omonimo romanzo di William Lindsay Gresham, pubblicato nel 1946 (recentemente rieditato da Sellerio) le affinità elettive.

Stanton Carlisle (Bradley Cooper) sulla strada della sua nuova vita incontra un luna park itinerante dove si fa assumere dal direttore della baracca Clem (Willem Dafoe). Un’umanità fatta di fenomeni da baraccone (come non pensare a Freaks di Tod Browning) illusionisti, maghi e cartomanti, nani, giocolieri e imbonitori. Affascinato da quel mondo dopo avere imparato i trucchi del mestiere da Zeena (Toni Colette) si sente sicuro di sé tanto da avventurarsi nella grande metropoli insieme a Molly (Rooney Mara), la donna elettrica, per poter truffare con le sue doti gente molto più ricca di un pubblico di campagna. Tra il suo nuovo pubblico trova la gelida psicologa Lilith Ritter (Cate Blanchett), molto più cinica di lui. Due manipolatori di anime e coscienze possono stipulare accordi molto vantaggiosi, magari ai danni del ricchissimo magnate Ezra Grindle (Richard Jenkins). Con la trama ci fermiamo qui.

Del Toro dichiara che ha voluto avvicinare quella storia di disperazione e desolazione nella America della depressione, tra gli anni 30/40, ai tempi che viviamo oggi. Può dire di non aver fatto un remake del film del ’47 di Edmund Goulding interpretato dal super divo Tyrone Power desideroso di cambiare personaggio, ma basta prendersi la briga di cercare su YouTube "La fiera delle illusioni" (da vedere rigorosamente dopo quello di Del Toro) per notare quante siano le analogie tra i due film, sia di immagini che di testo e situazioni. Un’esperienza interessante. In omaggio all’ "antenato" appare in un breve cameo Romina Power.
Nel finale si conclude la parabola circense.

Un noir a tutti gli effetti, appagante per gli amanti del genere.
Crudele.

In programmazione all’Arcobaleno Film Center e al cinema Plinius.

Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha