UN MOSTRO SI AGGIRA PER MILANO


Una mostra gratuita e un seminario aperto alla città sul Bramantino. Dietro le quinte di un bel progetto civile, culturale e politico.
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mostro Bramantino
“… ma perché fare sempre mostre con grandi autori e opere famose il cui noleggio e trasporto, oltre a non giovare al loro stato di conservazione, è ormai arrivato a costi proibitivi e perché appaltare sempre il loro  allestimento  ad Agenzie che forniscono pacchetti preconfezionati inevitabilmente onerosi? ... depauperando e svilendo peraltro le competenze degli Enti Pubblici e innescando un circolo vizioso, perché più le mostre costano più si tenderà a farle  con  autori e opere che abbiano un ritorno economico, commercializzando così l’ Arte e confinando la sua diffusione in un recinto sempre  più stretto... per non parlare delle pagine pubblicitarie sui giornali, comprate dalle suddette Agenzie, che la gente scambia per recensioni, mentre sono solo anticipazioni che pubblicizzano cose non  viste o non ancora viste…”

Sono parole del Prof. Agosti che insegna Storia dell’Arte all’Università Statale e io frequento uno dei suoi Corsi.  Il professore non ha nulla contro le grandi opere famose, ci mancherebbe, ma vivaddio, stanno diventando feticci da sfruttarsi commercialmente senza che possano difendersi: sapete che la Dama con l’ermellino di Leonardo (che sta al Museo di Cracovia) è ormai una specie di trottola che gira per il mondo rendendo la modica cifra di circa 1ML di euro ogni 3 mesi di noleggio?  Ma povera Cecilia, date pace ai suoi pigmenti e alla sua anima, forse lei desidererebbe  tornare qui, nella sua amata Milano e riposare in pace…

E allora “perché non provare a fare una mostra incentrata su un artista lombardo non conosciutissimo, ma geniale e innovativo e, visto che il Comune ha pochi soldi,  invece di far venire alcune sue opere dall’estero, perché non utilizzare solo quello che c’è di suo a Milano e offrire la mostra gratuitamente?”
Ed ecco allora il BRAMANTINO - stupefacente e misterioso, distaccato e intrigante - radunato al Castello, nell’unico posto dove c’è un’opera sua inamovibile, un affresco.  

Chi ha curato la mostra, il prof. Agosti insieme ai colleghi Jacopo Stoppa, Marco Tanzi, l’architetto Angelo Micheli e il grafico Francesco Dondina, tutti, proprio tutti, hanno lavorato gratis!  Ma ci sono altre due cose alquanto apprezzabili e fuori dell’ordinario. La prima: non si è appaltato nulla all’esterno, ma si sono impiegate solo le competenze del personale del Comune che, finalmente stimolate, sono state preziose, hanno lavorato bene e si sono fatte in quattro, e Dio solo sa se il professore non è uomo esigente…
E poi è stata coinvolta anche l’Università che accanto alle già previste lezioni sul Bramantino, grazie al professore, organizza un Seminario aperto alla città, lezioni di approfondimento sulla mostra e sull’artista che si svolgeranno al Castello fra maggio e luglio a cui possono partecipare gli studenti, ma soprattutto anche i cittadini e gli amanti dell’arte. Peccato solo che, a causa della pausa estiva, non si sono potute coinvolgere anche le Scuole.

Ecco allora BRAMANTINO, annunciato da quell’incredibile mostro a pancia all’aria che, abbattuto, si giace, letteralmente ‘messo all’angolo’  in quello spazio bianco in cui solo si leggono la ‘promozione e produzione’  del Comune di Milano, pezzo della chiusura del cerchio, realizzata dall’assessore  Boeri, di una delle cose scritte nel programma del candidato sindaco Pisapia, e cioè risparmiare utilizzando risorse e competenze interne alle Istituzioni e ci credereste?  Questi stimabili organizzatori tengono di più, in prima istanza, a far arrivare alla città questo messaggio che ad evidenziare il contenuto della mostra o a far sapere che hanno lavorato gratis,  ma state accorti  …il mostro è ‘dietro l’angolo’ e apparirà ancora… ma fortunatamente non sarà solo….
Il prof. Agosti, che all’inizio del Corso ci ha riempiti di stupore con Cristi della domenica, disperate figure  sanguinanti,  ferite dagli strumenti di lavoro usati nel giorno del riposo - e noi che vorremmo i negozi aperti 365 giorni all’anno - o ci ha incantati con giganteschi Santi Cristofori su facciate di piccole sperdute chiesette, opere   di generosi artisti locali realizzate per il bene delle comunità - ammonizioni, esortazioni, insegnamenti,  protezioni , ora ci stupisce di nuovo con questo generoso progetto, anche questo dedicato alla comunità, da lui stesso definito ‘civile, culturale, politico’ e come non essere d’accordo…  chapeau professore!
A lei e a tutti quanti hanno contribuito.



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Re: UN MOSTRO SI AGGIRA PER MILANO
08/05/2012 Valeria Volpe
Che bell'articolo! "Dotto" ma anche ironico e leggero.. Vien proprio voglia di correre a vedere la mostra e ad ascoltare la lezione di questo grande Prof!


 
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