Una coloratissima Milanesiana oltre i confini

Edizione numero 21 di una manifestazione di sapienze trasversali sempre più di carattere nazionale. ()
milanesiana 2020 immagine
Coi tempi che corrono, mala tempora, pochi avrebbero scommesso che l’edizione numero 21 della Milanesiana sarebbe andata comunque in porto (ancorché dello spirito, sempre di un viaggio trattasi).
Solo quei pochi però che non conoscono Elisabetta Sgarbi che da sempre sembra ispirarsi al motto alfieriano “volli e fortissimamente volli”.
E ancora una volta dunque si è manifestato quell’ottimismo della volontà che ha portato Elisabetta Sgarbi e i suoi collaboratori a elaborare un programma che comporta 40 incontri con 115 ospiti nazionali e internazionali, in 5 regioni (Lombardia, Veneto, Campania, Marche ed Emilia-Romagna) e 12 città.
Una Milanesiana dunque sempre meno milanocentrica e sempre più protesa a raggiungere nuovi lidi, per restare nella metafora del viaggio.
Certo qualche scotto è stato pagato, le presenze straniere sono gioco forza limitate, molti appuntamenti sono in streaming, i luoghi reali d’incontro sono quasi tutti all’aperto.
Nelle evidenti difficoltà, Elisabetta Sgarbi afferma però: ”Ho ritenuto che immaginare il futuro fosse un gesto di resistenza al mio sgomento”. Ma, per simpatia, anche al nostro.
Edizione numero 21 che spazia dalla letteratura all’economia, offrendo momenti di riflessione anche in materia di musica (con colonna sonora degli Extraliscio, genere “Punk da Balera”), cinema, scienza, arti, filosofia, teatro e diritto.

Nove sottotitoli programmatici per una manifestazione cresciuta a dismisura da quell’ormai lontana edizione dell’anno 2000 (non c’era ancora l’euro) il cui titolo (con sottotitolo) era “Sulle spalle dei giganti. Da tutte le pArti”.
Impensabile in questa sede entrare nella vastità del programma per cui si rimanda al sito , riservandoci di segnalare qualche incontro soprattutto in terra milanese.

Il tema dell’anno è “I colori”, ancora una volta suggerito, dopo la “speranza” dello scorso anno, da Claudio Magris. Tant’è che la rosa, immagine della manifestazione presa in prestito da un dipinto di Franco Battiato, quest’anno è policroma grazie all’intervento grafico di Franco Achilli, che cura l’immagine della Milanesiana sin dalla prima edizione. Bell’esempio di fedeltà.
Si parte il 10 giugno e si chiude l’1 novembre, secondo un calendario fittissimo che prevede anche la realizzazione di cinque mostre.
A proposito delle quali, per gli amanti del cinema, si segnala l’esposizione “Nuvole e colori. Carlo Verdone”, a cura di Paolo Mereghetti, che ospita 40 fotografie inedite dell’artista romano. Peccato, per noi, che l’iniziativa si tiene al Museo Madre di Napoli a partire dal 30 luglio.

A Milano città (il Comune e, in tono minore la Regione, sono partners storici della manifestazione) molti incontri si terranno nel cortile di Palazzo Reale, ospiti della struttura di Arianteo.
Ecco allora che il 3 luglio Elio e Antonio Ballista (presente nella prima edizione in coppia con Paolo Poli) dedicheranno parole e musica a Gianni Rodari (I colori di Gianni Rodari) di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, mentre il 6 luglio Ferruccio de Bortoli e Piergaetano Marchetti introdurranno il regista israeliano Amos Gitai, ospite storico della Milanesiana, a cui verrà conferito il “Premio Omaggio al Maestro”. E se il 19 luglio è previsto un omaggio a Pinocchio, il 25 luglio, a ottant’anni dalla nascita, Dori Ghezzi, Gianni Canova, Walter Veltroni, Franz Di Cioccio e altri omaggeranno Fabrizio De Andrè, con proiezione del film che Veltroni ha dedicato ai mitici concerti di Faber con la PFM.
Giusto per non farsi mancare nulla, quest’anno la Milanesiana parlerà anche di calcio con Arrigo Sacchi e il grande Carletto Mazzone, se l’argomento vi interessa però dovete recarvi ad Ascoli Piceno il 9 luglio…
Resta da ricordare con Elisabetta Sgarbi, direttrice e ideatrice, i suoi fedeli collaboratori di sempre: Mario Andreose, Tina Guiducci, Eugenio Lio, Anna Maria Lorusso e Luca Volpatti che, come sempre, cura gli allestimenti e la regia tecnica.

E poiché a volte (piacevolmente) ritornano, non potranno mancare, tra gli altri, in ordine assolutamente sparso, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Vittorio Sgarbi, Morgan, Massimo Cacciari, Piero Chiambretti, Ramin Bahrami, Maurizio De Giovanni, Paolo Fresu, Claudio Magris e Bernard-Henry Lévy.
Dove si esibiranno sta a voi scoprirlo.

Che sia per tutti una buona Milanesiana.

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