Visita allo Spazio Tadini. Bene ma...
Visita a una casa-museo che celebra l’arte di Emilio Tadini e promuove mostre d’arte e di fotografia.
(Massimo Cecconi)23/09/2019
Un vero centro culturale situato in una bella e tranquilla palazzina d’epoca in via Jommelli, lontana dai clamori e dal caos della città.
Da una scala in ferro si accede a un primo spazio ipogeo dove, in occasione della nostra visita, era allestita (e lo sarà sino al 20 ottobre prossimo) una mostra fotografica di Luciano Bambusi, fotografo milanese, sul tema “Margot Minnelli. Vivere come una donna e interpretare una vita da diva”. Trentacinque fotografie in bianco e nero dedicate all’enigmatica figura di Margot Minnelli, artista brasiliana che presenta senza falsi pudori la sua complessa identità sessuale.
Chi volesse invece visitare la mostra di ritratti di Maria Mulas, che viene proposta in contemporanea, deve sottoporsi a qualche passaggio logistico complesso non essendoci alcuna indicazione di percorso.
Con un po’ di buona volontà si arriva a un saloncino dove, senza impaginazione grafica alcuna, sono presentati alcuni ritratti fotografici di personaggi del mondo della cultura e dell’arte, specializzazione a cui Maria Mulas si è principalmente dedicata a partire dai primi anni ’70 del secolo scorso, su stimolo del fratello Ugo, uno dei più importanti fotografi italiani di sempre.
Dalla seconda sala espositiva si sale nel salone che ospita le opere di Emilio Tadini, visionario interprete di allegorie e metafore che si rincorrono nelle scelte pittoriche cariche di colore o nelle pertinenti pause monocromatiche. I segni, le piccole figure umane, gli oggetti e i pensieri che stanno dietro di loro contribuiscono a ricostruire un perfetto ordine caotico, ricco di allusioni e di ironie.
E’ tale la forza della pittura di Tadini, anche nelle piccole dimensioni, che la visita di questo spazio vale sicuramente il viaggio.
Spiace però che non venga messa a disposizione del visitatore una scheda che accompagni il percorso all’interno della struttura. Sono però previste visite guidate a pagamento previa prenotazione.
Le notizie e le immagini necessarie per la stesura di questo breve testo le abbiamo recuperate in rete.
Da rivedere.
Casa Museo Spazio Tadini
Via Niccolò Jommelli,24 Milano
www.spaziotadini.com
Che Emilio Tadini (1927-2002) sia stato un artista a tutto tondo, un protagonista assoluto della vita culturale milanese e italiana del secondo dopoguerra, è innegabile.
Di lui Umberto Eco diceva:” Uno scrittore che dipinge, un pittore che scrive”. Un’ottima definizione.
Buon segno dunque per la città (e per la nostra zona) che la sua famiglia abbia deciso, qualche anno dopo la sua scomparsa, di adibire quello che era il suo studio di pittore a museo/spazio espositivo per ospitare alcune importanti opere dell’infinita produzione artistica di Tadini e mostre temporanee d’arte e di fotografia, oltre a incontri su temi e argomenti diversi.
Un vero centro culturale situato in una bella e tranquilla palazzina d’epoca in via Jommelli, lontana dai clamori e dal caos della città.Da una scala in ferro si accede a un primo spazio ipogeo dove, in occasione della nostra visita, era allestita (e lo sarà sino al 20 ottobre prossimo) una mostra fotografica di Luciano Bambusi, fotografo milanese, sul tema “Margot Minnelli. Vivere come una donna e interpretare una vita da diva”. Trentacinque fotografie in bianco e nero dedicate all’enigmatica figura di Margot Minnelli, artista brasiliana che presenta senza falsi pudori la sua complessa identità sessuale.
Airton all’anagrafe, Margot Minnelli sostiene ora di convivere con le figure femminili di Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, Carmen Miranda e Liza Minnelli delle quali indossa il glamour e le personalità. Un interessante approccio al tema della rappresentazione di sé. Mostra a cura di Melina Scalise che con Francesco Tadini è animatrice dello Spazio.
Chi volesse invece visitare la mostra di ritratti di Maria Mulas, che viene proposta in contemporanea, deve sottoporsi a qualche passaggio logistico complesso non essendoci alcuna indicazione di percorso.Con un po’ di buona volontà si arriva a un saloncino dove, senza impaginazione grafica alcuna, sono presentati alcuni ritratti fotografici di personaggi del mondo della cultura e dell’arte, specializzazione a cui Maria Mulas si è principalmente dedicata a partire dai primi anni ’70 del secolo scorso, su stimolo del fratello Ugo, uno dei più importanti fotografi italiani di sempre.
Le belle foto della Mulas, amica e sodale di Emilio Tadini e della sua famiglia, ritraggono personaggi molto noti come Alberto Moravia, Umberto Eco, Dario Fo, Inge Feltrinelli e Nadine Gordimer, Ettore Sottsass e Tadini stesso.
Una carrellata di fotografie storiche, poco valorizzate nell’esposizione, già viste in altre occasioni che sottolineano comunque l’ambito di frequentazioni della stessa Mulas nella esuberante Milano della seconda metà del secolo scorso. La mostra “Maria Mulas, fotografa milanese” chiude anch’essa il 20 ottobre.
Dalla seconda sala espositiva si sale nel salone che ospita le opere di Emilio Tadini, visionario interprete di allegorie e metafore che si rincorrono nelle scelte pittoriche cariche di colore o nelle pertinenti pause monocromatiche. I segni, le piccole figure umane, gli oggetti e i pensieri che stanno dietro di loro contribuiscono a ricostruire un perfetto ordine caotico, ricco di allusioni e di ironie.
E’ tale la forza della pittura di Tadini, anche nelle piccole dimensioni, che la visita di questo spazio vale sicuramente il viaggio.
Spiace però che non venga messa a disposizione del visitatore una scheda che accompagni il percorso all’interno della struttura. Sono però previste visite guidate a pagamento previa prenotazione.
Le notizie e le immagini necessarie per la stesura di questo breve testo le abbiamo recuperate in rete.
Da rivedere.
Casa Museo Spazio Tadini
Via Niccolò Jommelli,24 Milano
www.spaziotadini.com
Da mercoledì a sabato: 15.30-19.30 – Domenica su prenotazione.
Ingresso libero
