In margine alla presentazione dell’antologia "OmbraLuce”

Alla Sala del Grechetto presentazione di un’antologia dedicata alla poesia femminile contemporanea. Tra luci e ombre. ()
paint luci e ombre
Fa impressione entrare oggi in quella che un tempo era denominata la Sala del Grechetto (ancorché l’autore fosse solo presunto) in quel di Palazzo Sormani, sede centrale delle biblioteche milanesi.
Le ventitré tele dedicate al mito di Orfeo che lì erano esposte da molti anni sono ora al centro della mostra “Il meraviglioso mondo della natura” in corso sino al 14 luglio presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.
Difficile poi che ritornino alla loro precedente sede.
Nella (ex) Sala del Grechetto è recentemente avvenuta la presentazione dell’antologia poetica “OmbraLuce. Dodici voci della poesia femminile italiana contemporanea”, puntualmente realizzata e pubblicata a cura di Giovanni Bonoldi, benemerito amico di poetesse e poeti, nonché componente della redazione del nostro giornale.
L’alta volta della sala, avvolta dalla penombra di un caldo pomeriggio già estivo, favorisce il rimbombo di un insufficiente impianto voci che nasconde le parole anziché svelarle. Sono presenti all’incirca trenta persone, per lo più donne, ad ascoltare la prolusione della poetessa emerita, monaca buddista, Giulia Niccolai e del poeta Massimo Daviddi. A seguire, cinque poetesse contenute nell’antologia, hanno letto loro componimenti, non beneficiando certo di una buona acustica.
Giusi Busceti, Anna Maria Carpi, Maria Pia Quintavalla, Anna Ruchat e Graziella Tonon, che sono tutte autrici di grande vaglio, hanno interpretato al meglio la loro poetica prestandosi senza ritrosie a mostrare il loro lavoro compositivo.
Scrive Giulia Niccolai nella presentazione dell’antologia: ”Testi tutti di valore, significativi, che si muovono con fluidità tra le parole, dicono la verità, ci sono fino in fondo, confessioni indispensabili per le autrici che li hanno scritti. Ma ecco, sono tutti, ma proprio tutti drammatici, profondamente tristi, come di chi non abbia mai vissuto la vita che avrebbe voluto vivere. Dunque, testi “d’ombra” per chi ha sempre desiderato “luce” e si confessa, sapendo che ormai “les jeux sont faits”. E resta solo la malinconia”.
Scrive invece Giovanni Bonoldi nella sua postfazione da curatore: “Una pubblicazione per presentare poetesse non soltanto e tradizionalmente nero su bianco, cioè il nero dei testi poetici sul bianco della pagina, ma anche con l’aiuto di immagini e di una veste editoriale, di una grafica, di un’impaginazione finalizzate a coinvolgere, a invitare alla conoscenza di dodici poetesse, una dopo l’altra, dalla A alla V, in ordine alfabetico. Da avvicinare, apprezzare, riconoscere nella loro specificità e unicità”.
Sia come sia, occorre dare visibilità anche alle altre poetesse non presenti al Grechetto che, sempre in rigoroso ordine alfabetico, rispondono al nome di Antonella Anedda, Maria Grazia Calandrone, Rosita Copioli, Lucetta Frisa, Luigia Sorrentino, Ida Travi e Patrizia Valduga, assente giustificata per via di qualche linea di febbre.
A completare il programma, il video-poeta Giorgio Longo ha presentato alcune sue proiezioni video dedicate a poetesse contemporanee italiane e straniere.
Tra il pubblico maschile, i poeti Luigi Ballerini, Giancarlo Consonni e Tiziano Rossi, presenti si presume per solidarietà autoriale.
Che dire a conclusione? L’antologia è ben fatta, sostenuta da un adeguato apparato di immagini. I testi contenuti non sono né banali né, almeno alcuni, troppo malinconici. Ci si augura che ci siano altre occasioni per far uscire queste belle voci, possibilmente con un impianto audio adeguato.
Il volumetto compare nelle edizioni BVS Biblioteca Vittorio Sereni con il sostegno del Comune di Cassina de’ Pecchi. Per info: milanodipoesia@gmail.com

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