Teatro Menotti S.O.S.

Il Teatro Menotti ha lanciato una campagna di finanziamento per poter acquistare i muri della sua storica sede e poter continuare la sua missione di servizio culturale pubblico. ()
1559546581693335 Salviamo il Teatro Menotti
Affollatissima conferenza stampa in Sala Opportunità (un nome, un programma) al tredicesimo piano di Palazzo Lombardia per raccontare una storia dalla quale ci attendiamo tutti un lieto fine.

Nel palazzo di via Menotti 11, che ospita dal 2010 il Teatro Menotti e, prima ancora, ha ospitato il Teatro dell’Elfo, l’Ex X Cine e l’X cine, è in corso da qualche tempo una drastica ristrutturazione che ha messo in dubbio la futura esistenza del teatro stesso. Giravano voci che, sulle ceneri di un glorioso luogo di cultura, potesse sorgere un parcheggio sotterraneo o, addirittura, un esercizio commerciale.

A fronte di questa pesante minaccia, i responsabili del Menotti hanno intrapreso un difficoltoso percorso al fine di poter acquistare il proprio teatro e continuare a fare quello che sanno giusto fare: cultura.

Trovato un accordo di massima con la proprietà, che ha stabilito un prezzo di acquisto pari a € 1.700.000, ora la Compagnia Tieffe Teatro che gestisce il Menotti, è alla ricerca delle risorse necessarie per poter procedere all’acquisto dei 1100 metri quadri necessari a continuare la loro attività.
Per la bella cifra di un milione di euro, il teatro attiverà un mutuo con Banca Prossima/Banca Intesa a particolari condizioni di interessi, mentre per la restante somma di settecentomila euro ha avviato le procedure per una raccolta diffusa, rivolta alla cittadinanza, alle imprese e alle istituzioni.

Dal 5 giugno è partita con Eppela una piattaforma dedicata di crowdfunding (www.eppela.com/it/teatromenotti) che, da un minimo di 5 euro a un massimo indefinito, si rivolge soprattutto a singoli cittadini chiedendo loro di dare fiducia al teatro e alle sue attività. Per ogni versamento è anche previsto una ricompensa concreta che va da un segnalibro personalizzato a “utilizzo dello spazio teatrale per evento privato, targa personalizzata su una poltrona della platea, invito per due persone a tutte le prime della stagione nella fila VIP” (per coloro che versano almeno cinquemila euro).

Accanto a questa forma di finanziamento per “cittadinanza attiva” è anche prevista la possibilità di ricorrere ad Art Bonus che, a fronte di un congruo versamento, si manifesta attraverso un incentivo fiscale sotto forma di credito d’imposta, che consente di recuperare il 65% delle erogazioni liberali effettuate a sostegno della cultura (www.artbonus.gov.it/teatromenotti).
Nell’accorato appello per la sopravvivenza del suo teatro, il direttore artistico Emilio Russo ha sostenuto che la raccolta fondi è senza vergogna e senza pudore proprio per il nobile obiettivo che si prefigge.

Una prima concreta risposta è arrivata dalla benemerita Fondazione Cariplo che, per bocca del responsabile dell’area cultura Andrea Rebaglio, ha informato di uno stanziamento pari a centocinquantamila euro per le attività del teatro.
Non avendo di converso facoltà di versare denaro l’assessore comunale Filippo Del Corno e quello regionale Stefano Galli hanno confermato il pieno sostegno dei rispettivi enti per facilitare e aiutare il raggiungimento dell’obiettivo, mentre Nicoletta Rizzato, presidente di Agis Lombarda, ha portato la solidarietà degli imprenditori del settore spettacolo.
Non manca naturalmente il sostegno del Municipio 3 mentre il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione.

Per sostenere il teatro è anche nato il comitato spontaneo VIVA IL TEATRO MENOTTI, mentre, se, come tutti ci auguriamo l’impresa andrà a buon fine, verrà costituita una Fondazione che affiancherà Tieffe Teatro nella gestione dell’attività e dei beni patrimoniali.
Già numerosissime le adesioni del mondo delle spettacolo, da Ale e Franz a Ficarra e Picone, da Elio a Luciana Littizzetto, per non dire di Giobbe Covatta, Artuto Cirillo, Claudio Bisio, Omar Pedrini, Paolo Rossi, che è un ospite fisso del teatro, Vincenzo Salemme, Renato Sarti, Arianna Scommegna, Carla Signoris e Rocco Tanica.

Va da sé che la chiusura della storica sala di via Menotti 11 creerebbe un vuoto incolmabile nella cultura cittadina. Per evitare che ciò accada gli strumenti sono quelli illustrati qui sopra.
Per saperne di più sulla vicenda e sulla raccolta fondi: www.teatromenotti.org
Il Teatro Menotti è vivo, viva il Teatro Menotti.

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