12/05/2019
GIULIA LAZZARINI, ENRICO INTRA in "Il suono e la parola | Milano 1939 Delio Tessa"

GIULIA LAZZARINI ed ENRICO INTRA

Il suono e la parola
Milano 1939 Delio Tessa

domenica 12 maggio ore 21
lunedì 13 maggio ore 21
prenotazioni a info@lab-arca.it



TEATRO LABARCA – MILANO
Il suono e la parola | Milano 1939 Delio Tessa
Prima nazionale

Giulia Lazzarini ed Enrico Intra, piano
con Alex Stangoni

Regia e Drammaturgia di Egidio Bertazzoni su testi di Delio Tessa
Disegno luci - Danilo Marabotto e Diego Ranieri
Consolle - Giacomo Bertazzoni
Assistente - Anna Bonel

Delio Tessa, uno dei più grandi poeti del ‘900, ignorato dalla critica, ma assai stimato e apprezzato da Pier Paolo Pasolini, Franco Fortini, Giovanni Raboni, verrà fatto rivivere, sul palco, da tre grandi artisti.
Giulia Lazzarini leggerà liriche e brani in prosa, in milanese e italiano, Enrico Intra le racconterà al pianoforte, mentre, Alex Stangoni ne sottolineerà la musicalità, improvvisando, manipolando e creando in diretta, live electronics, nuove sonorità.

Tessa scriveva nella lingua della sua città, il milanese, ma non per questo può essere considerato un “poeta dialettale”: la costruzione del testo, il ritmo, l’ispirazione che coglie l’angoscia più segreta e nascosta dei nostri tempi, la sua consistenza stilistica ed espressiva ne fanno un autore straordinario, assolutamente unico nel panorama letterario del secolo scorso, che bisogna riproporre, soprattutto in questo anno in cui ricorre il centenario della sua morte (1939).

Antifascista conservatore, offeso più dalla rozzezza e dalla volgarità del regime che dalla sua politica totalitaria e imperialista (di cui comunque coglie perfettamente gli aspetti tragico/grotteschi). Tessa tenta di rifugiarsi nel passato e nel ricordo, ma la sua ispirazione lo spinge a ricercare dietro quegli spigoli di passato le trasformazioni della città ( i colori bruni e cupi della Milano industriale, le brutte case, la follia ) e a prefigurare il mondo che verrà (i sogni, le visioni oniriche, il montaggio cinematografico, le onomatopee meccaniche) quasi che proprio quel passato nasconda in sé i germi del futuro che verrà.
Perciò il poeta, che sembra trarre ispirazione dal più classico bozzettismo dialettale, si rivela uno degli interpreti più acuti e lungimiranti della tragedia del ‘900. L’angoscia, l’alienazione, l’umanità ridotta a uno sciame di api impazzite, la meccanizzazione della vita, e anche – va detto – il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa (allora solo radio e cinematografo), l’isolamento e la solitudine dell’uomo contemporaneo.
La modernità di Delio Tessa è folgorante.
Come restituire tutto questo in uno spettacolo?
Con suoni e parole, appunto, non già un recital di poesie, quanto un’interpretazione sonora (musica e testi) della sua poesia.

TEATRO LABARCA
Via Marco D’Oggiono 1, MILANO
Ingresso intero € 18 – ridotto € 12
Info e prenotazioni info@lab-arca.it


Teatro LabArca / Arcaduemila
Via Marco d'Oggiono 1
20123 Milano

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