Donne di Scienza: Maria Vittoria Delfini Dosi

Sino a pochi decenni fa le donne non potevano diventare magistrato, nel sec. XVIII questa donna doveva sembrare un'eretica.
Maria Vittoriaa Delfini Dosi
Nel 1722, la nobildonna bolognese Maria Vittoria Delfini Dosi discusse la sua tesi in Giurisprudenza, anche con questioni relative alle doti ed alle successioni patrimoniali, viste in chiave di emancipazione femminile.
Non convinse i professori, che non le concessero la laurea. Si suggeriva il perché: gli studenti sarebbero accorsi alle sue lezioni, svuotando quelle dei professori maschi che per giunta avrebbero dovuto dividere il bilancio stanziato per i docenti con la collega.
Gli uomini al potere non erano favorevoli ad aprire le porte delle istituzioni accademiche alle donne.
Questa situazione, non del tutto debellata a tutt’oggi, è quella di una comunità chiusa ed elitaria - come quella degli accademici maschi -, perché sente minacciati i propri privilegi: infatti le donne avrebbero occupato posti da “professori” universitari in competizione con gli uomini.

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