Emilio Tadini 1967-1972/Davanti agli occhi, dietro lo sguardo
Sino al 28 giugno la Fondazione Marconi ospita una mostra di pittura dedicata agli esordi artistici di Emilio Tadini.
(Massimo Cecconi)10/04/2019
Nella rigorosa cornice dei locali espositivi della Fondazione Marconi trovano congrua collocazione oltre settanta opere pittoriche dell’artista milanese, scomparso nel 2002.
Pittore, scrittore, poeta e saggista Emilio Tadini ha ben rappresentato, nella seconda metà del ‘900, un eclettismo artistico sempre di alto livello professionale, come dimostrano i vari riconoscimenti sia in campo letterario che nel mondo dell’arte.
Dotato di una grande capacità narrativa, anche le sue opere pittoriche sono veri e propri “racconti per immagine”, dove il reale (le situazioni e gli oggetti quotidiani) si innerva con il surreale e con l’onirico.
I tratti geometrici, l’uso del colore, il bagaglio culturale che sta dietro l’atto pittorico contribuiscono a creare un mondo di immagini al contempo evocativo e criptico, ciclicamente letterario.
Numerosi in mostra i riferimenti culturali da Voltaire (vedi il ciclo “Vita di Voltaire”) a de Chirico sino a Malevic di cui Tadini riprende alcune soluzioni spaziali.
Forte il rimando alla psicanalisi e all’uso della parola come chiave interpretativa (art, exit, aria, cosa …).
Nelle opere del ciclo “Color & Co” (anni 1969 e 1970) il colore predomina come ricerca di collocazione temporale, sempre però con l’intento e lo spirito di raccontare storie.
Dalle note di presentazione della mostra:” Tadini domina con singolare capacità due tipi di linguaggi, il visivo e il letterario, lavorare per cicli lega anche la sua pittura alla cultura letteraria e in particolare alla pratica della scrittura di cui è maestro. Il suo lavoro è dunque luogo di convergenza di linguaggi differenti”.
Non a caso diceva di lui Umberto Eco: ”Uno scrittore che dipinge, un pittore che scrive”.
Emilio Tadini 1967-1972
Davanti agli occhi, dietro lo sguardo
Fondazione Marconi
Via Tadino, 15 Milano
Dal martedì al sabato: ore 11-19
Ingresso libero
(Massimo Cecconi)
Pittore, scrittore, poeta e saggista Emilio Tadini ha ben rappresentato, nella seconda metà del ‘900, un eclettismo artistico sempre di alto livello professionale, come dimostrano i vari riconoscimenti sia in campo letterario che nel mondo dell’arte.
Dotato di una grande capacità narrativa, anche le sue opere pittoriche sono veri e propri “racconti per immagine”, dove il reale (le situazioni e gli oggetti quotidiani) si innerva con il surreale e con l’onirico.
I tratti geometrici, l’uso del colore, il bagaglio culturale che sta dietro l’atto pittorico contribuiscono a creare un mondo di immagini al contempo evocativo e criptico, ciclicamente letterario.
Numerosi in mostra i riferimenti culturali da Voltaire (vedi il ciclo “Vita di Voltaire”) a de Chirico sino a Malevic di cui Tadini riprende alcune soluzioni spaziali.
Forte il rimando alla psicanalisi e all’uso della parola come chiave interpretativa (art, exit, aria, cosa …).
Nelle opere del ciclo “Color & Co” (anni 1969 e 1970) il colore predomina come ricerca di collocazione temporale, sempre però con l’intento e lo spirito di raccontare storie.
Dalle note di presentazione della mostra:” Tadini domina con singolare capacità due tipi di linguaggi, il visivo e il letterario, lavorare per cicli lega anche la sua pittura alla cultura letteraria e in particolare alla pratica della scrittura di cui è maestro. Il suo lavoro è dunque luogo di convergenza di linguaggi differenti”.
Non a caso diceva di lui Umberto Eco: ”Uno scrittore che dipinge, un pittore che scrive”.
Emilio Tadini 1967-1972
Davanti agli occhi, dietro lo sguardo
Fondazione Marconi
Via Tadino, 15 Milano
Dal martedì al sabato: ore 11-19
Ingresso libero
(Massimo Cecconi)