In scena, in zona (12)

La prima metà del mese di febbraio offre un interessante panorama teatrale, dalla commedia al dramma, dalla farsa alla tragedia, nelle migliori tradizioni dei nostri teatri. ()
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L’ormai consueta carrellata parte dal Teatro Elfo Puccini dove sino al 10 febbraio è in scena “Mai morti”, con Bebo Storti, testo e regia di Renato Sarti.
Dopo la prima rappresentazione nell’anno 2000, è inquietante constatare che ancora oggi i contenuti dello spettacolo sono di drammatica attualità: il fascismo, il razzismo, il nazionalismo e la xenofobia. Irritante (ma è l’effetto che deve ottenere) Bebo Storti nella parte di un delirante nostalgico.
Lasciate che i giovani, soprattutto, vedano lo spettacolo…

Dal 5 al 17 febbraio arriva all’Elfo “Buon anno, ragazzi” di e con Francesco Brandi, regia di Raphael Tobia Vogel che è il figlio di Andrée Ruth Shammah.

Come dire che il Teatro Franco Parenti sbarca all’Elfo, in un felice scambio culturale che, ci si augura, possa rinnovarsi nel futuro. La commedia, molto amara, riflette su problemi diffusi in questi nostri martoriati tempi: i rapporti interpersonali, gli affetti, le certezze.

Ritorna dal 6 al 24 febbraio “La tempesta” di William Shakespeare nella particolare versione di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia per attore (solo Bruni in scena), fantocci, figure animate e musica. Potente colonna sonora a cura di Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Fabio Barovero (Mau Mau) e Gionata Bettini.
In scena un one-man show esuberante e fantastico.


Da non perdere al Teatro Menotti “Beatitudo” della Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo.
Lo spettacolo, ispirato all’opera di Jorge Luis Borges, si avvale della partecipazione dei detenuti-attori del carcere di Volterra che danno vita, da oltre trent’anni, alle belle imprese drammaturgiche della compagnia.
Spettacolo ricco di temi e argomentazioni, provocazioni e coloriture sceniche (dall’8 al 10 febbraio).
Dal 12 al 17 febbraio in scena la compagnia Familie Flöz con “Teatro Delusio”. Familie Flöz è una compagnia internazionale con residenza a Berlino che utilizza maschere e travestimenti tra teatro di figura, danza, acrobazia e magia. Un’esperienza teatrale unica che in “Teatro Delusio” compie una riflessione sul teatro nel teatro, con poesia e ironia.

Presso il Teatro Leonardo, MTM (Manifatture Teatrali Milanesi) ripropone dal 7 all’8 febbraio “Fuori misura. Il Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno” con Andrea Robbiano per la regia di Valeria Cavalli.
Un monologo “leopardiano” giunto al suo terzo anno di rappresentazione con oltre duecento repliche. Come istruirsi divertendosi.
Dal 9 al 10 è ancora in scena Andrea Robbiano, con Claudia Veronesi, in “Beata gioventù”, spettacolo dedicato alla difficile comunicazione tra genitori e figli. Regia di Valeria Cavalli (anche autrice) e Claudio Intropido.
In “Proprietà e atto” Francesco Mandelli si misura con un testo del drammaturgo americano Will Eno, “un monologo interpretato da un uomo che viene da qualche parte imprecisata e che è arrivato qui”. Si ride sulle amarezze dell’esistenza (dal 14 al 17 febbraio).

La programmazione di Campo Teatrale prevede dal 29 gennaio al 3 febbraio “Il mare in tasca” di e con Cesar Brie. Uno dei testi più noti e rappresentati del drammaturgo argentino riproposto ancora una volta per i suoi contenuti universali e atemporali.
Segue dal 12 al 17 febbraio “I Will Survive” della compagnia Qui e ora. Il tema dello spettacolo? :”C’è differenza tra vivere e sopravvivere?”. Bell’interrogativo…

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