Biblioteche e carceri, letture e incontri

Una serie di incontri tra i gruppi di lettura delle biblioteche rionali e quelli delle carceri milanesi, per raccontarsi e confrontarsi. ()
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Nell’ambito del progetto Biblioteche&Carceri, finanziato dall'OttoperMille della Chiesa Valdese, a cui collaborano il Sistema Bibliotecario di Milano, l’Associazione I Servi di Scena /Teatro La Madrugada, e l’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, prende l’avvio un percorso di scambio tra i Gruppi di Lettura (GdL) che frequentano le biblioteche rionali e quelli delle carceri della città di Milano e dell’hinterland milanese.

Il tutto nasce all’esperienza maturata nei Laboratori di scrittura creativa condotti da Roberta Secchi nell’arco di 18 mesi tra il 2014 e 2015; durante questi mesi gruppi di persone "dentro" e "fuori" hanno letto gli stessi testi, si sono scambiate i loro scritti e si sono infine incontrate all’interno del carcere di Bollate. Si è creato così un ponte che ha permesso di superare le barriere tra due mondi lontani, di contribuire al reinserimento sociale di chi sta “dentro”, di educare all’ascolto e al dialogo, di superare i pregiudizi di chi sta “fuori”, con arricchimento reciproco per tutti coloro che hanno voluto partecipare.
Il coinvolgimento dei cittadini e del territorio è risultato un fattore assai importante per facilitare i processi di inclusione sociale a cui una società civile deve innanzi tutto mirare.

Il nuovo progetto si rivolge ai GdL delle biblioteche rionali per avviare uno “scambio” con un GdL all’interno di un carcere. Ad entrambi i gruppi, quello della biblioteca e quello del carcere, verrano spiegate le modalità con cui si svolgerà il percorso, verrà scelto un testo comune da leggere e verrà poi organizzato un incontro presso il carcere per confrontarsi sull’esito del lavoro di gruppo. Infine si terrà un incontro conclusivo del GdL di riflessione e restituzione dell’esperienza fatta.
Sono quindi previsti almeno tre incontri, sotto la guida delle responsabili del progetto, Roberta Secchi e Ida Sznajder, che, attraverso giochi ed esercizi, avranno il compito di facilitare scambi di idee e riflessioni.

Al termine di questo primo anno di sperimentazione si riuniranno i responsabili di tutti i gruppi che hanno aderito al progetto per trarre le conclusioni finali e tener viva la rete di relazioni creatasi tra i gruppi attivi “dentro” e “fuori” le mura.

Nella nostra zona chi fosse interessato al progetto può contattare direttamente la biblioteca Venezia o inviare una mail a:
c.bibliovenezia@comune.milano.it

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