La stagione 2017/2018 del Teatro Menotti

“Stagione 48…il viaggio continua” è il tema indicato dal direttore artistico Emilio Russo per definire la nuova stagione del Teatro Menotti. Avanti tutta. ()
LA Locandiera Silvia Gallerano   Claudio Botosso 2

Parole chiave: viaggio, memoria, passione, destino, storie, naviganti.

Basta combinare gli ingredienti tra di loro per ottenere il senso di una stagione teatrale che prevede, di fondo, 12 titoli di cui 8 anteprime milanesi e 3 prime nazionali, per oltre 140 alzate di sipario.

Il programma si divide in quattro tappe (I classici del contemporaneo, Grandi autori del ‘900, Narrazioni contemporanee parole e musica per il tempo presente, Alla ricerca della rotta perduta) che danno il senso del viaggio che si vuole intraprendere alla ricerca/conferma di linguaggi/tragitti originali e coinvolgenti.

Ecco, in assoluto ordine sparso, qualche titolo (con relativi riferimenti) giusto per dare un’idea di quello che ci attende. Tra i classici, è attesa una locandiera goldoniana con l’interpretazione di una tonica Silvia Gallerano, che già fece scalpore qualche anno fa per il suo teatro estremo. Sempre tra i classici, ecco “Casa di bambola” per la regia di Roberto Valerio e “L’allegra vedova” con Maddalena Crippa, da Lehar.

Emilio Russo dirige invece “Il borghese gentiluomo” di Moliére in una rilettura comica, attenta ai nostri tempi.

Tra le novità più attese, il ritorno a Milano di Arturo Cirillo, regista e interprete di “Lunga giornata verso la notte”. Con lui sul palco Milvia Marigliano che al Menotti abbiamo visto protagonista di “Zoo di vetro” e di “Chi ha paura di Virginia Wolf?”.

Da Dürrenmatt in cartellone “Play Strindberg” per la regia di Franco Però e l’interpretazione di Maria Paiato e Maurizio Donadoni.

Sul fronte del contemporaneo, si segnala la nuova proposta di Natalino Balasso con “Toni Sartana e le streghe di Bagdad”, la regia di Ninni Bruschetta per “Il giuramento” di Claudio Fava e la ripresa di “Un salto in cielo-Brechtsuite” per la regia di Emilio Russo e il cast di riferimento del Menotti con, tra gli altri, Lucia Vasini, Marco Balbi, Andrea Mirò e Paolo Bessegato.

E’ previsto poi un ampio spazio alla danza con la compagnia Artemis Danza diretta da Marina Casadei, mentre ritorna la seconda edizione di “Talkin Menotti” con ospiti e sorprese tra cui Enzo Iacchetti, Saverio La Ruina e Giorgio Conte.

Da non dimenticare, infine, il “Festival di Teatro Scienza”, a cura di Gabriella Greison di cui nella scorda stagione è stato particolarmente apprezzato lo spettacolo “1927 Monologo quantistico”.

Non viene neppure trascurato il teatro più giovane con l’ospitalità garantita ad alcune compagnie under 35 quali Oyes, Teatro Presente, Teatri dei Gordi, Odemà e Compagnia dell’Arpa.

La stagione ha una precoce apertura dal 14 settembre e offre una programmazione che è opportuno visitare nella sua complessità nel sito www.teatromenotti.org

Nelle note di presentazione della stagione si legge:” Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il tempo”.

Questa significativa frase che si deve a Michael Ende, l’autore di “La storia infinita, ci riporta a uno dei temi centrali del teatro contemporaneo: confrontarsi con il tempo, tra passato e futuro, per interrogarci sui valori del vivere civile e sociale, che sono poi i valori di riferimento del teatro più autentico.



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