27/05/2017
Recital Pianistico di Bruno Canino

Il Cielo Sotto Milano

presenta

sabato 27 maggio, ore 20.45

Recital pianistico di Bruno Canino

Dopo l'entusiasmante concerto dedicato al Novecento nella scorsa stagione, il celebre pianista e compositore Bruno Canino torna nel Cielo sotto Milano con un recital interamente dedicato a Franz Schubert. L’artista napoletano metterà a fuoco tre aspetti fondamentali del comporre schubertiano per pianoforte: la Sonata classica (quella in do maggiore D 279), la Danza popolare (Danze tedesche op. 33), i pezzi brevi (i tardi e visionari Klavierstücke D 946)


Note a cura di Mario Borciani, Direttore Musicale della Dual Band

La Sonata D 279, la seconda scritta da Schubert quando era solo diciottenne, è una delle sue numerose Sonate incompiute: manca infatti del finale. La ragione dell’incompiutezza di molte Sonate è che Schubert non scriveva né per una committenza di tipo editoriale (infatti quasi nulla di quel che scrisse fu pubblicato lui vivente), né di tipo concertistico (Schubert è il solo grande compositore di musica per pianoforte dell’Ottocento che non fu anche un virtuoso di questo strumento). La Sonata consta di un primo tempo abbastanza esteso, di un Andante ricco di ornamentazioni, e di un Minuetto di stampo prettamente popolaresco.

Schubert compose una serie impressionante di Danze per pianoforte durante tutta la sua vita. La ragione di questa enorme produzione, che non ha paragoni con quelle dei compositori precedenti e coevi, è semplice: Schubert era stipendiato da una scuola di ballo per accompagnare le lezioni. Era anzi l’unico cespite di proventi che fosse in qualche modo sicuro per lui. E, alle lezioni, portava le proprie Danze.

Le Danze op. 33, composte nel 1823, come tutte le altre serie di Danze schubertiane, sono costituite da una serie di brevissimi episodi di vario carattere, ma tutti sostanzialmente legati al mondo popolare austriaco. In questa specifica serie, le prime sedici sono danze in ritmo ternario (Ländler o Valzer), e le ultime due sono due Scozzesi, danze in ritmo binario, che chiudono il ciclo curiosamente “in minore” anche quanto a tonalità. Del resto le danze erano scritte per la scuola, non per il pubblico, quindi non prevedevano una conclusione che strappasse l’applauso. Un altro curioso particolare formale, che fu poi fecondo di seguaci, da Mendelssohn a Schumann a Chopin, è il rapporto tra le tonalità delle Danze: esse sono legate insieme da intervalli non di quinta, come era consuetudine nel classicismo, ma da intervalli più “morbidi”, di terza o di quarta. Anche in queste minuscole opere, la ricerca formale pionieristica fa di Franz Schubert un grandissimo protagonista della storia della letteratura pianistica.

I tre Klavierstücke D 946 (chiamati anche Klavierstücke aus dem Nachlass) sono l’ultima produzione schubertiana nel campo dei pezzi brevi (un genere che fu “inventato” da lui e che poi spopolò per tutto il Romanticismo), di cui sono esempi mirabili e celebrati gli Improvvisi e i Momenti Musicali. Questi tre pezzi, costruiti in forma di rondò, riassumono nel clima armonico e melodico molte delle suggestioni musicali che popolarono la vita di Schubert: il canto popolare, la danza, gli echi del mondo ungherese e tzigano che a Vienna era di casa, le marce militari sfilano sotto i nostri occhi, riletti nella nostalgia raggelata già quasi weilliana di un artista che sarebbe morto solo trentunenne.



Recital pianistico di Bruno Canino

sabato 27 maggio presso

Il Cielo sotto Milano

Via Molise, stazione ferroviaria del Passante di Porta Vittoria (Milano)

Contributo spettacolo:15€ comprensivo della tessera Artepassante, un piatto e un bicchiere di vino/birra

Info e prenotazioni al 3404763017/3389648850

organizzazione@ladualband.com

www.ladualband.com

www.artepassante.it