Aprile a Spazio Oberdan e dintorni

Gran spolvero di proposte della Cineteca Italiana per il mese di aprile. Il clou è rappresentato dalla rassegna dedicata al prodigioso Bela Tarr. ()
Libere

Ma andiamo con ordine. Dal 9 al 12 aprile Spazio Oberdan ospita l’anteprima del documentario “Assalto al cielo” (2016) di Francesco Munzi, il pluripremiato regista di “Anime nere” (2014), che, in questa occasione, utilizzando esclusivamente materiali d’archivio, racconta le lotte politiche degli anni ’70. Luci e ombre di una stagione drammatica della nostra storia.

Dall’11 al 29 aprile (vedere il calendario delle proiezioni), anteprima del film “Cézanne et moi” (2016) di Danièle Thompson dedicato al rapporto tra il grande pittore e lo scrittore naturalista Emile Zola. Una lettura della cultura francese della seconda metà dell’800 attraverso l’incontro tra due grandi protagonisti.

Inizia il 14 aprile la rassegna “Omaggio a Bela Tarr” che, per la prima volta in assoluto, propone cinque film, mai compiutamente distribuiti in Italia, del regista di culto ungherese.

Famoso per il suo fluviale capolavoro “Sàtàntangò” (1994) per la durata complessiva di minuti 419, impietosa analisi del tramonto del comunismo in Ungheria, Bela Tarr è un autore di riferimento del cinema europeo dei nostri anni. La rassegna permette di conoscere e approfondire le tematiche proprie dell’autore.

Da “Rapporti prefabbricati” (1981) sino a “Il cavallo di Torino”, Orso d’Argento, Gran Premio della Giuria e premio Fipresci al festival di Berlino nel 2011, si sviluppa la rigorosa estetica di Tarr.

In rassegna anche “L’uomo di Londra” (2007) con Tilda Swinton, “Perdizione (1988) e “Le armonie di Werckmeister” (2000), tratti come “Sàtàntangò” da racconti dello scrittore Laszlo Krasznahorkai che compare anche come sceneggiatore.

Una filmografia intensa e ricca di sorprese con la quale sarà proficuo confrontarsi.

Tilda Swinton compare anche come produttrice del film “The Seasons in Quincy: Four Portraits of John Berger” (2016), dedicato alla figura di “un intellettuale contro corrente”, come lo ha definito Marco Belpoliti. Scrittore, poeta, drammaturgo, Berger rappresenta la complessità della cultura contemporanea.

Girato a più mani, e più occhi, il film sarà in programmazione dal 22 al 30 aprile.

Il 25 aprile prevede un piccolo spostamento al MIC in viale Fulvio Testi 121 per assistere, alle ore 19, dopo la tradizionale manifestazione per ricordare la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta del fascismo e del nazismo, al film “Libere” (2017) di Rossella Schillaci che racconta, attraverso le loro voci, il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza.

Come sempre, per orari e modalità d’ingresso, consultare il sito www.cinetecamilano.it

Buone visioni. Ora e sempre.


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