Noi aderiamo! Manifesto di Sex-Gender Medicine


Il Manifesto di Sex-Gender Medicine s’ispira a una serie di documenti internazionali, li integra con le esperienze italiane ed esplicita le azioni per migliorare la ricerca e l’innovazione, per sviluppare un cambiamento strutturale necessario per promuovere l’equità di genere.
gender WEB

Il Manifesto è stato presentato da GENS/PEOPLE, la neonata piattaforma italiana per la medicina di genere costituita da Donne in Rete, Equality Italia e GISeG (Gruppo Italiano Salute e Genere).

1. Solide ragioni scientifiche evidenziano come le diseguaglianze di genere possono avere un impatto negativo sulla qualità della ricerca. E’ evidente, almeno in Europa, che si è fallito nel sostenere e promuovere le donne nella stessa misura degli uomini: oggi, in UE, meno del 20% dei posti di ricercatore senior sono occupati dalle donne. Le Istituzioni devono intraprendere iniziative per implementare l’entrata delle donne nelle posizioni apicali della scienza, nei i comitati che controllano l’erogazione dei fondi (sia a livello privato che pubblico)sia negli editoriali delle riviste ecc., per raggiungere l’equità di genere nella ricerca scientifica. Si potrebbe garantire, a tal fine, che i singoli impegni di bilancio degli enti deputati alla ricerca anticipino i costi dell’integrazione della dimensione di genere come parte del progetto di ricerca e di processo.

2. Le Istituzioni devono Promuovere una ricerca interdisciplinare e più bilanciata rispetto al genere. Una ricerca che sia quindi maggiormente basata su logiche di collaborazione in team (abbandonando e/o modificando i modelli tradizionali deputati alla produzione di conoscenza), tesa a sviluppare un sistema collaborativo e cooperativo che accolga i diversi stili di leadership e che adotti criteri di valutazione corretti rispetto al valore di tutte le persone coinvolte. Un’equipe di ricercatori di entrambi i generi migliora la qualità della ricerca, perché la ricchezza delle idee aumenta l’eccellenza scientifica e l’intelligenza collettiva. Inoltre, la sensibilità di genere migliora le opportunità per stimolare il processo di ricerca basato sui bisogni degli uomini e delle donne.

3. La ricerca interdisciplinare richiede di sviluppare criteri atti a valutare il lavoro interdisciplinare. Con approcci e criteri diversi per definire l’eccellenza; tutto ciò deve essere considerato, così da non costruire diseguaglianze fra le varie discipline.

4. Le Istituzioni devono promuovere la ricerca su temi che portino benefici per entrambi i generi. Aumentare la sensibilità di genere, significa anche migliorare e stimolare il processo di ricerca.

5. Le evidenze scientifiche della differenze tra i due generi-sessi sono oramai numerosissime. Pertanto, per arrivare all’eccellenza, i finanziatori, i valutatori, i revisori della ricerca ecc. dovrebbero chiedere agli esperti del settore “se e come il fattore sesso-genere è rilevante negli obiettivi e nella metodologia del progetto”.

6. Le Istituzioni devono promuovere l’inserimento del genere nei curricula studiorum a tutti i livelli. L’obiettivo finale è quello di aumentare la consapevolezza degli operatori sanitari sul fattore sesso-genere.

7. Le Istituzioni devono garantire che i prodotti e i servizi derivanti dalla ricerca siano efficaci e sicuri, sia negli uomini che nelle donne. Per poter fornire ad entrambi i generi la migliore cura possibile, dovrebbero essere valutate, se, come e quanto le differenze di sesso e di genere evidenziate siano rilevanti per la salute e la medicina. Ai pazienti, agli operatori sanitari dovrebbe essere data la possibilità di accedere ai dati relativi alle differenze al sesso-genere, per migliorare la consapevolezza della diversità nell’uso dei farmaci, dei medical device e di altri approcci terapeutici, costruendo anche specifici percorsi diagnosticoterapeutici di sesso-genere.

8. Le Istituzioni devono promuovere la creazione di ambienti di lavoro flessibili e che supportino in modo equo le carriere di donne e uomini. Affinché le specificità di genere siano ben gestite nei luoghi di lavoro, è basilare dare a uomini e donne la possibilità di coniugare il loro lavoro con i propri stili di vita.

9. Le Istituzioni devono promuovere incentivi per la ricerca di sesso-genere per arrivare all’equità della cura.

Donneinrete.net, Marzo 2012



Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha