Robert Mapplethorpe: sensibilità e omosessualità attraverso la fotografia

Avete ancora due settimane per andare a visitare alla Fondazione Forma la bellissima retrospettiva, per la prima volta a Milano, che ripercorre l’opera dell’artista newyorchese Robert Mapplethorpe. Vissuto in quella New York degli anni Settanta e Ottanta, in cui la rivoluzione pop, la corrente new dada ed Andy Warhol faranno esplodere la creatività disinibita, la  liberazione sessuale attraverso l'arte, la body art, Mapplethorpe entrerà in queste correnti, trasponendo quelle realtà nei suoi scatti. 

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3 Autoritratto 1980 web

La mostra, proveniente dalla Robert Mapplethorpe Foundation di New York, comprende 178 fotografie: dalle prime polaroid di inizio anni Settanta, fino ai suoi celebri still life, ai fiori, ai ritratti, alla interessante serie dedicata a Lisa Lyon, la prima campionessa del mondo di bodybuilding, alle suggestive immagini dedicate al corpo maschile, indagato e celebrato come mai prima di allora, all’omaggio alla sua musa Patti Smith, incontrata per caso nel 1967 perchè sua vicina di casa e con la quale visse per sette anni prima di scoprire la propria omosessualità. 
Robert Mapplethorpe strinse con Patti Smith un sodalizio umano e artistico che durerà per tutta la vita, tanto che le fotografie che vedrete alla mostra raccontano molto bene quanto fosse stretta la loro amicizia, nell'ultima foto infatti trasforma Patti Smith persino in una Madonna senza tempo.

«L’arte del celebre fotografo con i suoi nudi che ritraggono anche sederi, membri e vagine continuano a sconcertare ancora oggi». Solo a giugno dell'anno scorso Facebook ha censurato una sua fotografia scelta dalla band newyorkese Scissor Sisters per la copertina del loro album perchè ''inappropriata ed eccessivamente esplicita''. La fotografia incriminata, raffigurava il fondoschiena del ballerino Peter Reed (in calzamaglia).

«Spesso l’arte contemporanea mi mette in crisi perché la trovo imperfetta. Per essere perfetta non è che debba essere giusta dal punto di vista anatomico. Un ritratto di Picasso è perfetto. Non c’è niente di contestabile. Nelle mie fotografie migliori non c’è niente di contestabile - così è. È quello che cerco di ottenere».

Ma torniamo alla seconda parte della mostra, dedicata ai suoi famosi autoritratti. Nelle polaroid lo troverete giovanissimo e sorridente, travestito da donna in pelliccia, trasformato in un terrorista, disinvolto in abiti sadomaso e infine, mentre impugna un bastone sormontato da un teschio, come se sfidasse la morte, che purtroppo se lo porterà via nel 1989 perché colpito dall'Aids.

Oggi La Fondazione Robert Mapplethorpe si occupa di gestire il suo patrimonio e di promuovere la fotografia e la lotta contro l'AIDS.

Eleonora Dall'Ovo

Robert Mapplethorpe 
Fondazione Forma per la Fotografia. Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano. Dal 2 dicembre al 9 aprile 2012. Tutti i giorni dalle 10 alle 20. Giovedì e Venerdì fino alle 22. Chiuso il Lunedì.
Costo biglietto: 7.50 euro; ridotto 6 euro; scuole 4 euro. Per informazioni: 02.58118067


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Re: Robert Mapplethorpe: sensibilità e omosessualità attraverso la fotografia
30/03/2012 Roberto
here is the biography in english


 
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