Jean Vigo

Dal 18 al 26 giugno la Cineteca Italiana propone a Spazio Oberdan una retrospettiva dedicata al genio cinematografico di Jean Vigo. Capolavori imperdibili di un cinema di assoluta poetica irriverenza che non tornerà mai più. ()
zero de conduite immagine

Scrive Goffredo Fofi nel suo recente libro “Il cinema del no”: ”La vitalità, la carica di simpatia e di entusiasmo di Jean Vigo erano anche un frutto dell’età, di un amore per la vita che gli anni e l’esperienza della storia e del mondo non hanno potuto fiaccare. Anche se Vigo ha visto la prima guerra mondiale, la sua carica vitale non ne ha risentito, ed egli ha preso dal mondo adulto solo la parte più generosa e aperta…Il mondo, per Vigo, può essere salvato solo dai ragazzini”.

Il riferimento esplicito è a “Zéro de conduite” (1933) che anticipa di oltre trent’anni i presupposti di rivolta giovanile che poi ritroveremo, non a caso a partire dalla Francia, nel movimento del ‘68. Il liberatorio e libertario combattimento con i cuscini resta, nell’immaginario collettivo come un inno forte e coeso alla ribellione e al riscatto.

Non è da meno, per senso di libertà e di giustizia, “L’Atalante” (1934) in cui la vita è segnata dai tempi dello scorrere del fiume e delle sue acque limpide e torbide. Altro capolavoro assoluto di un cinema che ha rivoluzionato la capacità narrativa delle immagini.

Completano la retrospettiva due documentari che testimoniano una padronanza tecnica non trascurabile.

In “La natation par Jean Taris” (1931) le invenzioni visive sono fulminanti, mentre in “À propos de Nice” (1929) emergono ironia e critica sociale.

Quattro opere in tutto, un medio, un lungometraggio e due documentari, che hanno segnato per sempre la storia del cinema grazie alla forza di un autore (nato e morto a Parigi, 1905-1934) che è scomparso troppo presto per non lasciare rimpianti ma che è vissuto quanto basta per lasciare un segno non cancellabile.

Per chi volesse saperne di più, il rimando d’obbligo è al volume di P.E. Sales Gòmes “Jean Vigo. Vita e opere del grande regista anarchico” (Feltrinelli, 1979), mentre, per una fruizione immediata del suo cinema non resta che vedere (o rivedere) i film che la Cineteca Italiana propone dal 18 al 26 giugno secondo calendario e modalità d’accesso che sono consultabili sul sito www.cinetecamilano.it

Il cinema di Jean Vigo è il cinema di un grande visionario.


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