Coltiviamo la città. MILANO UNO E MEZZO

Fra Milano e Milano Due, una terra di mezzo e una casa di campagna che fu di Federico Borromeo. Una cascina che coi proventi dei campi finanziò e sostenne forse la prima biblioteca pubblica al mondo.
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cascina ierioggi
Per chi vive in Zona 3, Milano finisce sul Lambro, con le ultime propaggini spigolose che si allungano fin quasi a toccare il fiume.
Appena passato il ponte di via Feltre la città sparisce, restano solo campi, cascine e cimiteri. Non a caso qui un tempo erano i Corpi Santi, la fascia attorno alla città in cui si coltivavano gli ortaggi per i vivi e si seppellivano i morti.

Terra di mezzo tra il Lambro e il fontanile Matto che da sempre segna il confine con Segrate che ora è parte della stessa grande città metropolitana, ma che per secoli ha significato un’altra pieve, un altro feudo, un altro mondo.
Terra sospesa, di qua la grande Milano coi palazzi tronfi e ridondanti del quartiere Feltre,  di là i palazzi civettuoli di Milano due; due modi diversi ma inquietantemente simili di interpretare la modernità. In mezzo la Storia, quella di una grangia medievale restata sostanzialmente immutata negli ultimi 800 anni. Appunto, Milano uno e mezzo.

Siamo stati comunità agricola indivisa di proprietà dell’Ospedale del Brolo prima, dell’Ospedale Maggiore poi. Siamo stati comune autonomo, San Gregorio Vecchio, annesso solo a fine ‘800 al comune di Lambrate.
Siamo stati la dimora prediletta di un uomo che con la sua grandezza ha dominato un secolo, quel Federico Borromeo che non a caso diventa la figura scelta dal Manzoni per convertire l’Innominato nei Promessi Sposi. Quel Federico Borromeo che quattrocento anni fa ebbe l’intuizione di creare una grande biblioteca pubblica, una delle prime al mondo ad essere aperta a tutti. Essendo uomo capace di guardare al futuro volle lasciare in testamento la sua dimora di campagna tanto amata (al punto da dedicarle un libro) alla sua Biblioteca altrettanto amata, perché coi proventi dei campi si potessero mantenere le attività pubbliche. Ecco perché ormai da quattrocento anni ci chiamiamo Cascina Biblioteca.

Ora la proprietà è cambiata - il Comune di Milano ci ha comprato assieme a tutte le altre cascine del Parco Lambro che assieme a noi costituivano la Grangia di San Gregorio – ma non è cambiata la missione, quella di dare gambe ai sogni di chi vuole guardare avanti, oltre il proprio orizzonte.
Oggi Cascina Biblioteca è un posto dove vivere stabilmente, lavorare nel settore educativo, nella formazione e in campo ambientale. È un luogo accogliente dove ogni giorno si incontrano stabilmente più di cento persone che hanno voglia di trasformare idee in progetti. Professionisti, cittadini più fragili, volontari che collaborano per poter offrire al territorio nuove opportunità di partecipazione.

Cascina Biblioteca è un luogo dalle grandi opportunità da condividere a partire dalla propria capacità di aggregare realtà diverse: una cooperativa sociale, una fondazione, un’associazione di famigliari, un consorzio di imprese sociali, un’associazione di volontariato, un club rotariano: il Sistema Cascina Biblioteca.
Abbiamo aggregato realtà diverse, abbiamo condiviso un’idea, abbiamo generato azioni capaci di sostenersi nel tempo.
Oggi, in Cascina Biblioteca, puoi abitare, lavorare, studiare per imparare un lavoro, cavalcare, giocare, visitare il museo etnografico, invitare amici per una festa, grigliare, partecipare ad eventi animativi e culturali, fare sport, discutere, coltivare un orto comunitario, riparare la bicicletta, fare volontariato, divertirti, visitare la city farm, portare un contributo. In una parola: vivere.
Guardiamo al presente perché il futuro non ci spaventa.


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Re: Coltiviamo la città. MILANO UNO E MEZZO
24/03/2016 aldo
DOPO AVERE LETTO QUESTO PEZZO MI SENTO DI RIVOLGERE I MIEI COMPLIMENTI A VOI DI Z3XMI CHE AVETE OSPITATO GIGLIO BORROMEO.
PARAFRASANDO IL VOSTRO SPERO CHE IN FUTURO OSPITIATE ARTICOLI MIGLIORI

Felliniano il titolo
Sciocca la motivazione ove si definisce il quartiere Feltre formato da palazzi tronfi e ridondanti (è un quartiere formato da case popolari)!
E in un crescendo farneticante si afferma che “siamo stati” ... “e poi il Comune ci ha comperato...”
Povero Giglio Borromeo!
Di lui i posteri ricorderanno ciò che appare sul sito della Lipu.
La sezione LIPU Milano è temporaneamente situato presso la Cascina Biblioteca (Via Casoria 50, Milano), Parco Lambro.
Non abbiamo nessuna riunione pianificata al momento. La sezione è condotto da Thomas Giglio. Potete contattarlo via e-mail (milano@lipu.it) o telefonicamente al + 39-380-6539625. A causa di impegni di lavoro, a volte il telefono può essere automatico.
Eventi gestito dal sezione di Milano e dalla LIPU in Lombardia sono regolarmente pubblicizzati tramite posta elettronica per mezzo di una newsletter che è possibile sempre a presso http://www.lipumilano.it/mailman/listinfo/lipunewslombardia.
Per il salvataggio della fauna selvatica, fare riferimento alla nostra pagina "numeri utili" .
I nostri volontari non sono ancora in grado di operare il salvataggio della fauna selvatica, ma il nostro è un gruppo in crescita e ci auguriamo di poter fornire un servizio migliore in futuro.


 
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