Primarie in zona 3

A livello cittadino, il 42% a Beppe Sala, il 34% a Balzani e il 23% a Majorino.
Ma come è andata in zona 3?
cromia primarie milano 2016
Primarie combattive, dal risultato in fondo non così scontato. Sala ha vinto, ma le alte percentuali di Balzani e Majorino indicano la forte necessità di prestare attenzione alle istanze e alle attese della sinistra e dei suoi elettori. Non pochi, soprattutto in zona3.

Qui, come in zona 1, si è registrata la più alta affluenza alle urne: oltre 8.000 votanti contro i 5/6 mila in media delle altre zone. Ma se nel centro, per  Sala è stato un trionfo (52%), in zona 3 la vittoria è stata di misura: solo 69 voti di differenza fra il candidato sindaco del centro sinistra e la Balzani (lo 0,83%!), pur attestandosi Majorino su una percentuale di poco superiore alla sua media cittadina (23,85%).

Lo stesso accade in zona 2 e zona 5, dove la distanza fra i primi due candidati è intorno all’1%, mentre il terzo si mantiene di poco sopra al suo 23%.

Dunque, nella nostra zona: Balzani 37,41%, Sala 38,24%, Majorino 23,85%. Ma l’inversione di tendenza rispetto all’andamento cittadino appare ancor più significativa in alcuni seggi.  Balzani vince in 9 seggi su 19. In  Ampere/Pacini supera il 46 % contro il 32% di Sala. In Argonne (38 contro 32), in Bacone (44 contro 35), Casoretto (39 contro 36), Città Studi (42 contro 38), Gorini (41 contro 31), Lambrate(36 contro 34), Lima (42 contro 35) e Tricolore(44 contro 36).

Ed è da notare che non si tratta di voti per Balzani che penalizzano Majorino, perché negli stessi seggi l’attuale assessore alle politiche sociali mantiene buoni risultati, spesso superiori alla sua media cittadina: 29% in Argonne, 27% in Gorini, 28% a Lambrate. In Ortica Majorino supera il 32% e in Rizzoli il 35%, ma questa volta a discapito della Balzani che in questi seggi si ferma intorno al 23%.

In generale i numeri ci dicono che Sala raggiunge percentuali altissime nei seggi del centro storico:  sfiora il 70% in Conciliazione e Montenapoleone, è intorno al 60% in V Alpini, Vivaio, V vie, Porta Romana. E per inciso, una curiosità dopo le polemiche: nei seggi del centro storico le sue performance si abbassano in Via Canonica (37%) e in Paolo Sarpi (41%).
Al contrario, Majorino raggiunge il maggior numero di consensi nelle periferie: il 42% a Ronchetto sul Naviglio, il 36 in Via Padova e a Morsenchio, il 35 a Chiesa Rossa,  il 33 in Calvairate o a Baggio.

Ma che queste differenze siano dovute alla composizione socioeconomica della cittadinanza, alla maggiore o minore intensità delle iniziative locali durante la campagna elettorale, a differenze del programma o a dichiarazioni più o meno attente alle specifiche istanze dei diversi quartieri, è davvero difficile a dirsi, probabilmente azzardato. Troppo pochi i dati, troppo bassi i numeri, troppe le variabili. Si tratta, però, di indicazioni importanti di cui tener conto, soprattutto in vista dei futuri municipi.
Una cosa inoltre è chiara: a fronte del 42% di consensi ottenuti, c’è un 57% di elettori del centrosinistra da convincere (oltre il 61% in zona 3). Ora la sfida è a primavera. Il candidato sindaco dovrà tenerne conto.

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Re: Primarie in zona 3
14/02/2016 davide
Direi che sarebeb interessante interrogarsi sul motivo per cui canonica e paolo sarpi hanno così inciso al ribasso sui voti di sala...


 
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