Il mistero della pista ciclabile di via Donatello

Prima che diventi l’ennesima leggenda metropolitana, se non lo è già diventata…… ()
via Donatello 2

Sollecitati dalla lettera di un nostro lettore, ritorniamo su un argomento che il nostro giornale aveva già affrontato alla fine del mese di gennaio 2015.

Premessa doverosa. Nel sito del Comune di Milano, alla voce “piste ciclabili”, ancora oggi compare la seguente descrizione:”Completamento dell’itinerario San Babila-Porta Venezia-Morgagni-Donatello-Politecnico” mentre, nella “Mappa generale piste ciclabili 2015” la via Donatello compare con una linea tratteggiata in rosso…

Un passo indietro.” Nel novembre del 2012 l’amministrazione comunale ha presentato un progetto di percorsi ciclabili che prevedeva anche la realizzazione di una corsia in controsenso in via Donatello, nonché il collegamento con la ciclabile di via Morgagni e il futuro tratto di viale Tunisia” ( Ciclobby Notizie 3/14).

Nel maggio del 2013 la Direzione progetto ciclabilità del Comune di Milano rispondeva in questo modo a un nostro quesito: ”Quanto a via Donatello si conferma che è soggetta a una progettazione attualmente in corso che utilizza fino a esaurimento il fondo relativo alla filovia di viale Abruzzi per effettuare un intervento di moderazione del traffico, disciplina della sosta e percorso ciclabile in senso opposto a quello veicolare da Piola fino a Bacone. La strada avrà piattaforme rialzate agli incroci non semaforizzati, musoni per definire gli ambiti di sosta ammessa e impedire la sosta vietata, nonché appunto una pista ciclabile monodirezionale come detto. A integrazione, un altro appalto si occuperà della moderazione del traffico in viale Romagna- controviali fino a piazza Susa. Il progetto è in mano a MM e sarà pronto a breve; dopo le approvazioni di rito verrà assegnato all’impresa per l’esecuzione. Si pensa ragionevole ritenere che possa essere realizzato fra il corrente anno e il prossimo”.

Quindi si parlava allora (maggio 2013) di una situazione di avanzata elaborazione che avrebbe potuto trovare realizzazione entro il 2014.

Un anno dopo, nel giugno del 2014, sembrano non esserci più certezze sui tempi di realizzazione anche se, in occasione della definizione della sede viaria della filovia 92 in viale Abruzzi, un tratto dell’itinerario ciclabile è stato realizzato proprio all’incrocio tra il viale e le vie Donatello e Paracelso.

Ciclobby Notizie 3/14 riferisce inoltre che “l’iter burocratico è ancora lungo e per la realizzazione di tale opera si parla del 2016”…

Nel gennaio del 2015, la Direzione progetto ciclabilità conferma che è in corso la progettazione definitiva e che il lavoro andrà in appalto dopo Expo.

Il 29 gennaio, per essere precisi, Dario Monzio Compagnoni, presidente della Commissione Ambiente e Mobilità del Consiglio di Zona 3, ci scriveva: ”Riguardo la via Donatello, la pista monodirezionale in senso contrario alle auto sarà realizzata per l’intera lunghezza della strada e con prosieguo in via Paracelso oltre l’incrocio con viale Abruzzi, come già previsto inizialmente dal progetto”. Tutto chiaro dunque?

Ma siamo ai giorni nostri. Novembre 2015. Per la Direzione citata “il progetto definitivo è in fase di valutazione tecnica per passare all’esecutivo”, mentre, per la Segreteria dell’assessore Maran:” L’intervento è prevedibile per il 2016; vi sarà una riorganizzazione degli spazi, sarà rimossa la sosta impropria nei pressi delle intersezioni per ragioni di sicurezza stradale”.

Per altro, viene subito in mente che all’incrocio tra le vie Garofalo e Donatello, con frequenza allarmante, accadono incidenti spesso anche gravi per via di uno stop forse non ben collocato, come ben sanno i gestori e i clienti del ristorante all’angolo che spesso vengono drammaticamente distolti dalle loro tranquille e piacevoli attività.

Eccoci dunque ancora rimbalzati al 2016, anno fatidico anche per via delle elezioni amministrative, con tutto quello che comporta…

Abbiamo nuovamente interpellato il Consiglio di Zona 3. Il responsabile della Commissione Mobilità questa volta dichiara:” Al momento preferirei non esprimermi in merito non avendo avuto l’opportunità di visionare le tavole”.

Diamogli tutto il tempo che gli occorre e speriamo che, prima o poi, una risposta, possibilmente definitiva, arrivi.

Nel frattempo, la via Donatello continua a essere vessata da un metodico parcheggio selvaggio diurno e notturno e un progetto di ciclabilità che Ciclobby definiva e definisce una sperimentazione interessante è ancora in alto mare.

Si tratta di mistero o più semplicemente di progettualità all’italiana? Propendiamo per la seconda ipotesi.

Alla prossima puntata.



(Massimo Cecconi)



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Re: Il mistero della pista ciclabile di via Donatello
18/04/2018 Emanuele Fiorillo
E siamo arrivati a metà 2018: la ciclabile di via Donatello è finalmente pronta, comoda, utile, facilmente percorribile. Il tutto nei miei sogni, ovviamente...


Re: Il mistero della pista ciclabile di via Donatello
03/12/2015 GRIECO Giovanni
Si spendono tante risorse pubbliche per dotare la nostra città di piste ciclabili, monodirezionali e bidirezionali. Progetto encomiabile in termini di traffico e di inquinamento. Ma mi chiedo: perché mai, pur in presenza delle piste, i ciclisti continuano ad utilizzare le strade ordinarie, anche in controsenso, o che le stesse siano occupate da auto e furgoni in sosta, o usate da scooter e moto, vanificando i grandi sforzi economici fatti, nonché i faraonici lavori? Chi controlla? Tengo a precisare che le bici, anche se non contraddistinte da targhe, seguono come tutti i veicoli le norme del codice della strada. Non serve utilizzare tante risorse pubbliche se poi non danno l'effetto sperato.


Re: Il mistero della pista ciclabile di via Donatello
03/12/2015 Marina Romanò
Quanti "misteri"risolvibili con poca spesa e un po' di buon senso. Invece assistiamo a sprechi inutili - vedi pezzetto ridicolo di pista ciclabile che si limita ad attraversare viale Romagna e il controviale per morire subito all'imbocco di via Fucini. E intanto in piazzetta Bernini, davanti al bar sono sempre parcheggiate auto in divietissimo di sosta, in via Donatello vige la seconda fila perenne, per non parlare dei soldi spesi per il controviale di viale Romagna per renderlo zona 30, senza successo, perché quelle strettoie sono ancora più pericolose per noi ciclisti. Bastava fare dei dossi di rallentamento, con minor spesa e senza togliere i già pochi parcheggi disponibili. Ma su questo argomento già si è parlato tanto. Ho anche proposto di trasformare in pista ciclabile il marciapiedino che costeggia il viale Romagna dividendolo dal controviale; i pedoni lì non camminano, avendo il marciapiede grande a disposizione, e gli interventi sarebbero davvero minimi. Speriamo che qualcuno ascolti.


Re: Il mistero della pista ciclabile di via Donatello
03/12/2015 Giacinta Notarbartolo
In molte delle principali città europee che ho visitato negli ultimi anni le piste ciclabili hanno diffusione capillare, realizzate con un semplice barattolo di vernice, quindi con un costo irrisorio. Perché a Milano solo interminabili lavori faraonici?


Re: Il mistero della pista ciclabile di via Donatello
30/11/2015 paolo pegoraro
Quella della ciclabile di via Donatello è già un'ennesima leggenda metropolitana! Più seriamente: chiediamoci perché un progetto già a budget non venga realizzato e quali interessi possa andare a toccare. Forse il flop del parcheggio sotterraneo in piazza Bernini ha scottato alcuni ... e il sacrificio di alcuni posti auto farebbe il resto... forse la doppia fila è sopportabile se porta clienti ai locali della zona ... forse i locali della zona hanno proprietari capaci di influire sulle decisioni operative. Forse.


 
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