ACT, giovani in movimento

Abbiamo intervistato Daiana Contini, una giovane ventiduenne impegnata in ACT, un movimento giovanile che vuole interrogarsi sulla attuale situazione sociale, porre domande, capire le esigenze e affrontare consapevolmente un impegno di cittadinanza attiva.

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ACT sta per Agire, Costruire, Trasformare, è un movimento giovanile formatosi di recente ad opera di ragazzi e ragazze che hanno partecipato alla recente campagna per le elezioni europee e che dopo quell'esperienza stanno portando avanti un impegno sociale e politico in comune. A Milano, nella nostra zona, hanno lanciato un progetto per confrontarsi con la realtà, con le esigenze più sentite e i bisogni più diffusi, per ”fare qualcosa” a fronte delle richieste di sostegno e ai disagi che emergono dal contesto in cui viviamo.

Hanno deciso di rivolgersi direttamente alla gente, per conoscere concretamente i problemi, nella loro dimensione e portata reali e perciò hanno deciso di iniziare da un sondaggio presso le associazioni, i comitati cittadini, le scuole, e anche da noi di z3xmi.it. Li abbiamo quindi invitati a raccontare il loro progetto, i loro obiettivi, cosa li ha spinti a dedicare una buona parte del loro tempo libero agli altri, alle persone che abbiamo intorno, alla comunità in cui viviamo.


Cos'è ACT, un movimento giovanile, una piattaforma web, una rete? Come vi presentate?  
ACT è un movimento nazionale che riunisce giovani con una visione comune politica e sociale. Il nostro gruppo si è formato partecipando all'Altra Europa per Tsipras e abbiamo deciso di creare un collettivo collegandoci ad ACT. Vogliamo fare qualcosa partendo dal basso, vogliamo entrare in contatto con le persone che non vengono rappresentate, le persone comuni che non hanno piena consapevolezza dei loro diritti per cercare di aiutarle e non sanno come risolvere i loro bisogni.

I giovani sono lontani dalla politica nelle forme e nei modi con cui viene praticata, ancor più dei meno giovani e degli anziani. Voi volete riappropriavi della politica, se intendo bene, avete questo obiettivo e come pensate di raggiungerlo? 
Noi abbiamo un pensiero e un'idea in comune, anche se proveniamo da diverse realtà, e vogliamo partire da lì per cambiare pian piano qualcosa. Parlare con coloro che sono lontani dalla politica, far capire che la politica serve a far star bene tutti. Occorre far sì che le persone si interessino alla politica perché la politica deve servire a trovare le giuste soluzioni ai problemi della società.

Per far questo avete lanciato un progetto che avete chiamato ProponiMi. E' un progetto che volete realizzare per fare propaganda o per avvicinare le persone e sollecitare una presa di coscienza del ruolo di cittadini da parte di coloro che sono lontani da questa idea? E' quest'ultimo l'obiettivo che vi proponete? 
Sì, è proprio quello che intendiamo fare. Abbiamo pensato di organizzare un sondaggio, inizialmente in zona 3, da estendere poi ad altre zone. Distribuire una scheda con tre semplici domande, quanto sei soddisfatto della vita nel tuo quartiere, quali sono i maggiori bisogni delle persone che vivono nel tuo quartiere, quali sono i tuoi principali problemi. Cercheremo così di capire quali sono i principali problemi per cercare delle risposte e proporre delle soluzioni.

Anche agendo direttamente come servizio di volontariato? 
Siamo una trentina di giovani, molti studiano, altri lavorano e non saremmo in grado di agire in questo senso. Vorremmo creare spazi di ascolto, prender nota delle esigenze e coinvolgere le associazioni di volontariato presenti sul territorio in grado di intervenire.

Crediamo che in un periodo come questo in cui è in atto lo smantellamento del welfare e di diritti fondamentali nessuna delle realtà politiche o delle realtà associative possa permettersi di proseguire da sola per la propria strada.

Noi tutti lavoriamo ogni giorno per cercare di mettere in campo un'alternativa concreta che renda la realtà che viviamo “più giusta”. Qualcuno fa delle proposte politiche, altri offrono dei servizi di assistenza, altri promuovono dei circuiti diversi in cui le “regole del gioco” siano più umane.

Spesso ci ritroviamo a usare le stesse parole d'ordine ma non riusciamo a coordinare il nostro lavoro e ad arricchirci a vicenda. Qual è il risultato? Una politica orfana dell'azione pratica tra i cittadini e un mondo associativo che si muove silenziosamente senza riuscire a trasformare le proprie idee in proposte politiche. Il primo obiettivo di ProponiMI è quello di ricucire la spaccatura tra il mondo politico e quello associativo e costruire una rete che sia un punto di riferimento per i cittadini del nostro quartiere, che offra risposte concrete ed elabori proposte politiche.


La breve intervista con Daiana è finita con l'augurio che l'entusiasmo e la voglia di fare che ha dimostrato sia contagiosa anche per tanti altri giovani suoi coetanei.