Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.

Ampio consenso dai sindacati (Sunia, Sicet e Unione Inquilini) e dai rappresentanti della maggioranza in Comune (Renato Sacristani, Zona 3, Basilio Rizzo, presidente del Consiglio e Daniela Benelli assessore al Demanio). Assente per malattia Davide Corritore, il presidente di MM Spa sulla cui gestione si basano le speranze dell'amministrazione Pisapia di superare la precedente disastrosa gestione del patrimonio immobiliare comunale. Una possibile piattaforma comune della sinistra?


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L'emergenza casa è anche a Milano una pentola a pressione pronta a scoppiare, un vulcano che già ha emesso sinistri borborigmi, una bomba sociale che rischia di travolgere la Giunta Pisapia, seppur non reponsabile dei decenni di degrado e assenza della politica (per usare un eufemismo) che hanno portato alla situazione attuale. Ne richiamiamo sinteticamente i termini: più di 13.000 sfratti esecutivi solo a Milano città, 400 famiglie per stada, 23.395 richieste di assegnazione di alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) e ben 4.016 occupazioni abusive in atto (dati Prefettura novembre 2014) con tanto di infiltrazioni, anzi di presenza massiccia della camorra. L'ingente patrimonio pubblico, in tutta la Provincia 61.134 alloggi dell'Aler e 28.362 del Comune di Milano, oltre che registrare qualcosa come 9.754 alloggi vuoti, versa in pessime condizioni a causa dell'assenza di investimenti e della cattiva gestione. L'Aler in particolare (ricordiamolo, è un'azienda di diritto pubblico, autonoma ma il cui indirizzo dipende dalla Regione Lombardia, che ha gestito fino allo scorso dicembre il patrimonio immobiliare comunale) pur titolare di un immenso patrimonio è diventata un buco nero, con un deficit che si avvicina ai 350 milioni. Fortunatamente, dopo anni di esitazioni, la Giunta Pisapia nell'autunno scorso ha deliberato di affidare a Metropolitama Milanese Spa la gestione del suo patrimonio, scindendo finalmente le sue responsabilità da quelle di un ente che Gianni Barbacetto sul fatto Quotidiano ha definito “un banco lotto in mano a politicanti e mafiosi”.

Scelta condivisa dalla Lista Tsipras che con i sette punti della sua proposta al Comune presentata ieri all'Auditorium di Valvassori Peroni alla presenza di un discreto numero di cittadini, indica una chiara strategia. Aumento delle risorse per l'edilizia pubblica, recupero del patrimonio e costruzione di nuovi alloggi in deroga al patto di stabilità, pressioni sulla Regione perché destini all'edilizia pubblica il 2% del suo bilancio, espansione del microcredito per il recupero abitativo degli alloggi, contrasto alle occupazioni abusive attraverso misure che offrano alternative reali e tempestive, uso delle risorse derivanti da alienazioni del patrimonio, che devono comunque essere limitate e residuali, per nuove costruzioni e non per coprire gli effetti della cattiva gestione, una fiscalità differenziata mirante a disincentivare il fenomeno degli alloggi privati sfitti. E soprattutto l'idea, politicamente forte, di far assumere alla costituenda Città Metropolitana parte delle funzioni relative alla gestione delle risorse per l'edilizia pubblica, che oggi competono unicamente alla Regione Lombardia.

Il problema è complesso e spinoso ma, pur nella varietà dei temi e dei punti di vista, tutti gli intervenuti hanno sostanzialmente concordato con questa strategia, che mette al centro il rilancio del patrimonio pubblico. Stefano Chiappelli del Sunia ha ricordato che dall'abolizione dei fondi Gescal sono finiti gli investimenti nell'edilizia pubblica (anche se i prelievi sono continuati sotto altra forma) e il governo Renzi non è andato più in là di un fondo (modesto) per la cosiddetta morosità incolpevole, non ha ancora ripartito un euro di quelli previsti dalla legge sulla casa e non ha prorogato il blocco degli sfratti creando una situazione insostenibile. Renato Lindo del Sicet ha sottolineato quelle che ha definito “due chicche” del governo Renzi: la privazione per gli abusivi di diritti basilari come la residenza e i servizi essenziali e la possibilità di vendere in blocco il patrimonio pubblico. Aler infatti pensa di risanarsi con la vendita di 10.000 alloggi, ma anche il Comune di Milano secondo l'esponente del Sicet non ha rispettato gli accordi del 2012 che prevedevano finanziamenti per aumentare l'offerta abitativa. Mentre sulle occupazioni per stato di necessità, ma in generale sulla sicurezza, il Comune “ha rincorso la destra”. Giudizio negativo anche sul cosiddetto housing sociale, promosso invece dall'amministrazione Pisapia, che per Lindo è una mistificazione perché strumentalizza l'emergenza abitativa e propone soluzioni quasi a prezzi di mercato. Bruno Cattoli, segretario dell'Unione Inquilini, ha fatto osservare che la situazione è simile a quella degli anni 80, con l'aggravante che la povertà in cui sono cadute molte famiglie non è momentanea ma strutturale, quindi le misure di accompagnamento per uscire dalla crisi messe in atto dal Comune sono insufficienti. La maggior parte dei morosi sono persone che non hanno altra soluzione se non l'edilizia pubblica. Oggi concretamente succede che per le lentezze procedurali e la scarsità delle risorse le famiglie sfrattate "finiscono quando va bene ai servizi sociali" e magari vengono mandate presso comunità di altre città. Per Cattoli sarebbe necessaria una forte penalizzazione fiscale degli alloggi sfitti e l'imposizione ai costruttori di quote di edilizia sociale, come avviene in altri comuni.

Il presidente di Zona 3 Renato Sacristani ha proposto l'istituzione di “misuratori sociali” da cui risulti se l'emergenza casa è divenuta o no la priorità sociale dell'Amministrazione comunale. Il primo misuratore dovrebbe essere il numero di appartamenti comunali sfitti, che deve essere rapidamente azzerato e ritiene che per il raggiungimento di questo obbiettivo la scelta di MM sia stata la migliore possibile. Il secondo l'entità delle risorse destinate alla casa, aprendo anche un confronto col Governo. I fondi sono scarsi, ma per Sacristani non è accettabile che per la M4 il Comune si sia indebitato e sull'emergenza casa non lo possa fare. In questo quadro misure come l'istituzione di un'Agenzia per la casa e un piano di microcredito seppur positive sono insufficienti, perché è necessaria “una vera e propria politica industriale per la casa”. Anche il presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo, che si è detto completamente d'accordo con le proposte della Lista Tsipras, ha sostenuto che per affrontare il problema casa i fondi vanno trovati e non è possibile rispettare il patto di stabilità. Ha ricordato che per l'EXPO nell'assestamento di bilancio sono stati anticipati 20 milioni del bilancio 2015 che sarebbe stato meglio destinare all'emergenza abitativa. Anche lui ha proposto un nuovo indicatore (l'ERAP come lo ha definito, ossia l'equivalente per la ristrutturazione di un alloggio popolare, che è calcolata in media in 15.000 euro). Annunciando che non voterà più nessun investimento entro la cerchia dei navigli ha fatto l'esempio della transazione da 15 milioni per il negozio di Versace in Galleria, quindi 1000 ERAP, mille alloggi, e della campagna di manifesti per la M4 da 300.000 euro, ossia 20 alloggi popolari che avrebbero potuto essere resi disponibili. Si è detto convinto che la priorità assoluta devono essere le periferie perché la condizione umana che vi si vive, l'AMSA che non passa, scatena una intollerabile guerra tra poveri con conseguenze nefaste per la città.

Sarebbe stato interessante conocere la posizione di Daniele Corritore, già City manager e ora presidente di MM Spa, ma si è dato malato e al suo posto il giovane Corrado Bina, responsabile della Divisione Housing di MM Spa si è limitato a ricordare che loro si occupano delle case comunali da solo 20 giorni lavorativi. Ma ha confermato le cifre su riportate, ha sostenuto che le occupazioni abusive non sono il primo ostacolo per rendere gli alloggi disponibili per le assegnazioni perché incide molto di più la morosità e ha ricordato che ogni anno si aggiungono circa 500 nuovi alloggi per finite locazioni che vanno anch'essi recuperati e riassegnati.

A tarda serata ha preso la parola l'Assessore Benelli, definendo quella attuale la peggiore crisi abitativa dal dopoguerra. Per Benelli i governi non hanno affrontato l'emergenza e neppure quello in carica fa molta eccezione. Nessun fondo è stato assegnato e i comuni, oltre dal taglio dei trasferimenti statali, con il patto di stabilità sono stati colpiti dalla perdita dell'autonomia perfino di decidere quali interventi fare. In questa difficilissima situazione la Giunta ha il compito di occuparsi dei problemi sociali ma anche di conservare a Milano la sua vocazione al dinamismo e ad essere una città avanzata di modello europeo. Quindi mobilità sostenibile, nuove metropolitane, EXPO, eccetera. “Aiutatemi a far capire” ha esclamato a un certo punto Benelli, che ha difeso le scelte del Comune e criticato aspramente l'operato della Regione. La Regione Lombardia, ha affermato con foga l'assessore al Demanio di Pisapia, ha precisi compiti sulla casa ma non stanzia risorse per le politiche abitative, ha azzerato i 120 milioni previsti ed è responsabile di Aler che è una piaga per Milano con i suoi 350 mln di debiti e un enorme patrimonio abbandonato al degrado nel territorio comunale. La Regione, ha ricordato Benelli, fa le regole, decide le assegnazioni in deroga ed è all'origine della crisi dell'offerta.

Già, la Regione col suo bravo presidente Maroni. Quello, assieme a Salvini e a tutta la destra, si prepara a “riprendersi Milano” come ha recentemente affermato. E mettere alle corde la Giunta Pisapia, farla apparire come la responsabile della bomba sociale che si è creata con la crisi abitativa forse è proprio ciò a cui puntano gli strateghi locali del passato ventennio. All'uscita l'assessore Benelli, richiesta del perché si sia aspettato tanto a sfilarsi dalla morsa dell'Aler e affidare il patrimonio a MM, ha risposto “abbiamo provato a seguire una corretta collaborazione istituzionale”. Giusta scelta o ingenuità, ora il tempo stringe e la scelta di MM Spa deve rendere evidente la differenza tra una buona gestione e quella inefficiente e corrotta degli amici di Maroni, Salvini e Formigoni. Ma non si può più sbagliare ed è necessaria la massima unità delle forze progressiste e di sinistra su una comune prospettiva strategica. Potrebbe essere questo il contributo delle proposte presentate ieri sera dalla Lista Tsipras.


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Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
09/02/2015 Patrizia
A nome della redazione,
la informo che nessuno, MAI, dalla redazione ha fornito ad alcuno dei lettori l'indirizzo di posta elettronica suo o di alcun altro utente del nostro sito e la invitiamo ad astenersi da accuse infondate e diffamatorie.

Le ricordo inoltre che lo spazio "commenti" in ogni articolo è dedicato ESCLUSIVAMENTE alla conversazione e al confronto sul tema oggetto dell'articolo.
Ogni altra comunicazione personale dovrà seguire altri canali.


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
09/02/2015 aldo
Alle gentili sig.re ed e. sig.ri
della redazione di z3xmi.it

Sono un vs. lettore
Aldo
Che ha espresso alcuni giudizi e opinioni su un articolo apparso sul vs. giornale online e che ha nome della redazione Paolo Burgio ha ... e non paghi avete fornito ad un altro lettore la mia email personale.

Nel mio primo intervento relativo all'articolo di Adalberto Belfiore credo che nulla abbiate ad ascrivermi avendo espresso "commenti e opinioni in merito all'articolo in oggetto" e l'estensore dell'articolo Adalberto Belfiore nella sua replica ha convenuto che "forse avrei..."
Col che tutto sarebbe finito li.
(... OMISSIS...)
Poi sono ritornato sull'articolo di Adalberto e sulla sua affermazione circa il problema casa e il ventennale governo delle destre. (sono dovuto andare a consultare i libri di storia per rinfrescarmi la memoria!)
E ancora ho espresso un'opinione in merito al "cercare" di fare e al "fare".
(... OMISSIS...)
E allora eccomi di nuovo costretto sotto i riflettori a esprimere altri commenti e opinioni nel merito dell'articolo di Adalberto.
Quand'ecco che avete mandato in campo l'arbitro e poi avete disatteso il rapporto di tutela della privacy dando a Francesco la mia email.
Ovviamente la cosa mi ha stupito. Per cui ho usato la rete per capire chi siete e il mio stupore è ancora più grande perché tra voi vi è: un giornalista, una ginecologa, un giudice, un operatore culturale, ecc. ecc.
Alcuni di voi gravitano nell'area di SEL.
E dallo stupore passo quindi alla richiesta formale: mi riterrò soddisfatto se emendate quanto fatto da Paolo a nome della redazione nei miei confronti producendo un articolo sulla casa che indirettamente risponda nel merito delle opinioni/giudizi da me espressi riguardo all'articolo di Adalberto:
1) è vera o falsa la cronologia che ho dato circa la soluzione del problema casa e quindi...
2) dati alla mano e considerato che vi è un nuovo gestore del patrimonio pubblico bisogna dismettere o smettere di dismettere il patrimonio pubblico. Conseguenze.
Se poi avete dei dati riferiti alla Zona l'articolo sarebbe ancora più interessante.
Se poi volete avventurarvi sulla questione del misuratore lieto di conoscere la vs. opinione.
In attesa di leggervi
Cordialità
Aldo


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
29/01/2015 Paolo Burgio
A proposito di galateo a nome della redazione rammento al nostro lettore Aldo che z3xmi.it non è a disposizione dei lettori per sollevare questioni del tutto personali, ma per esprimere commenti e opinioni in merito ai vari temi che vengono trattati, seguendo le regole che si è tenuti ad osservare usando internet e che riteniamo ben note a tutti.
Vorremmo non vederci costretti a monitorare questo tipo di comportamenti, qualora avessero a verificarsi nuovamente.
Grazie per l'attenzione.


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
29/01/2015 aldo
Francesco
gli anni passano ma alcuni piccoli vezzi di chi è sempre nel giusto e ha le "proposte giuste" e conosce il galateo della politica vedo che ti è difficile scollartele di dosso.
Non ti ho messo sotto processo per cui ti avvali della facoltà di non rispondere. E può essere che il tuo "non ricordo" non sia strumentale. Invero, non sono uno che ha fatto la storia e ha militato in uno o più partiti della sinistra. Sono un cane sciolto e merito l'oblio. E lo coltiverò perché mi sembra un po' pomposo e contorto il tuo invito.
Quanto al fatto che non capisci il senso dell'articolo che ho citato ne prendo atto. Forse ti è sfuggito che quell'articolo è stato scritto prima che ci fosse l'incontro pubblico denominato LA CASA E' UN DIRITTO (che è un concetto imperativo) ma poi da un lato Alberto lo ha ridotto a un problema emergenziale (in Italia tutto è emergenza) e tu invece lo riduci a un problema di buone maniere: ci si riunisce in un gruppo di teste pensanti, si stila un programma condiviso, e poi si lo si presenta all'Amministrazione (con la A maiuscola) per cercare di trovare soluzioni ragionevoli percorribili e via cantando. Quell'articolo non sapeva delle proposte perché erano a conoscenza degli 11 che le avevano stilate e dell'Amministrazione a cui preventivamente le avevate mandate e credo che non scriveranno nulla su di esse perché a chiare lettere hanno scritto "Ma se qualcuno vuol partecipare libero di farlo. Anche ascoltare chi dice che ha qualche cosa da dire non fa male..."
Certo è più gratificante interloquire con il palazzo che spiegare al volgo! Al quale ci si rivolge poi.
L'articolo di Alberto dice che la questione casa è statisticamente nota. E che la gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Milano è stata affrontata, con i tempi della politica, dall'amministrazione Pisapia che è riuscita a sottrarla al controllo della Regione e l'ha affidata a MM Spa. A questo risultato bisogna plaudere e per le poche informazioni che ho direi di sì. E consentimi un inciso il risultato è stato conseguito anche attraverso l'uso strumentale chela giunta Pisapia ha fatto, per restare nella ns. zona, del Collettivo Lambretta: secondo me ha usato quelli che tiravano uova per rompere i Maroni.
C'è un detto morto un papa se ne fa un altro. Morta Aler c'è la MM Spa. La giunta Pisapia ha delegato a MM Spa la gestione del patrimonio del Comune. Ed è con MM Spa che dovreste interloquire, fare pressione, vigilare affinché faccia ciò che ALER non ha fatto e non faccia quello che ALER voleva fare. Ad esempio dismettere parte del patrimonio pubblico per fare cassa. Concessione che la lista Tsipras, stante all'articolo di Alberto, sembra disposta ad accordare decodificando in politichese "uso delle risorse derivanti da alienazioni del patrimonio, che devono comunque essere limitate e residuali, per nuove costruzioni e non per coprire gli effetti della cattiva gestione". Ma le mie opinioni valgono per quelle che sono. E circa il "Fare pressioni sulla Regione perché destini all'edilizia pubblica il 2% del suo bilancio" non mi resta che farvi gli auguri.
Ciao


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
29/01/2015 Francesco Lauria
Ciao Aldo,
purtroppo anche oggi non mi ricordo chi tu sia anche perchè di amici con il tuo nome ne conosco diversi, se vorrai scrivermi puoi chiedere il mio indirizzo alla redazione e andremo a berci un caffè per ricordare i vecchi tempi.
Detto ciò penso che il giornale - che ospita questo scambio - non abbia fatto nessuna operazione "foglia di fico", ma semplicemente quello che avrebbe dovuto fare chiunque faccia del giornalismo: informare.

Francamente non capisco nè il senso dell'articolo che citi dato che si limita e fare illazioni e moralismi inconcludenti senza entrare nel merito delle proposte che sono state avanzate alla Amministrazione per "cercare" di risolvere il problema della casa.

Cito un pezzo:"..e poiché con tutta probabilità nessuno di loro è sotto sfratto appare incomprensibile che in sì grande numero abbiano deciso di riunirsi, di pubblicizzare la loro riunione “per rimettere al centro prima le persone” (pare una frase messa li per caso; scopiazzata male da papa Francesco che, in visita al parlamento europeo ha detto:… Mettere al centro la persona umana)."

Dunque secondo l'articolista per occuparsi di un tema sociale e politico è condizione necessaria avere uno sfratto ? Mah !

La frase "Prima le pesone" è stato lo slogan della campagna elettorale della lista L'Altra Europa che - unico soggetto politico - ha presentato un programma preciso per il superamento delle politiche di austerità che sono la principale causa dei tagli operati dai governi alle politiche sociali, non abbiamo copiato o rubato nulla, siamo contenti di essere in buona compagnia.

Il percorso avviato con quella presentazione pubblica delle proposte della Lista L'Altra Europa con Tsipras alla Amministrazione di Milano è la prima di una serie di iniziative che faremo per sollecitare tutti coloro che hanno delle responsabilità in merito ad affrontare il tema con le necessarie risorse e attenzione e in quelle sedi ascolteremo tutti coloro che sono interessati a trovare soluzioni ragionevoli, sì ragionevoli e percorribili non ci interessa fare demagogia e populismo che lasciano gli sfrattati senza casa e i precari senza lavoro.


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
28/01/2015 aldo
Ciao Francesco
tra compagni ci si dà del tu mi disse un giorno Sergio Fogagnolo. Non mi aspettavo di vedere il tuo nome nella locandina dell'incontro pubblico dal titolo LA CASA E' UN DIRITTO.
(... OMISSIS ...)
Alberto ha ribadito che il problema casa è così grave perché creato dal ventennale malgoverno delle destre: un'affermazione temeraria.
La storia dice che il problema della casa in Italia si è sempre riproposto e i governi che si sono succeduti hanno tentato di porvi rimedio in vari modi. Pensa io vivo in una casa popolare di proprietà eretta grazie al piano INA-Casa 1949-1963 presentato da Amintore Fanfani (DC) nel 1948.
Durante il secondo governo Andreotti fu varata la legge 27 luglio 1978, n 392, meglio conosciuta come "equo canone" che prescriveva ai proprietari di case di affittare gli immobili a un canone prestabilito.
Venti anni dopo venne il primo governo D'Alema (PCI) e fu varata la legge n. 431 del 1998 che ha abolito l'equo canone.
E da allora sono ricominciati i guai per chi non ha casa.
E se fossi un giovane senza lavoro; un lavoratore che deve fare i conti con il jobs act; uno che ha contratto un mutuo e ora non ha di che pagarlo non mi sentirei tranquillo al pensiero che una persona per bene come te, una persona di sinistra, in buona fede cerca "di risolvere il problema di molti cittadini che non hanno le risorse e non si possono permettere di acquistare una casa o di pagare gli affitti di mercato".
Con la pensione che ho io non mi protei permettere di pagare gli affitti di mercato! E come persona sinceramente democratica e di sinistra ti chiedo, se ancora vuoi fare politica, non di "cercare" ma di "trovare" la soluzione ai problemi di chi non ha casa.


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
27/01/2015 Francesco Lauria
Gentile Sig. Aldo, ho lavorato insieme ad altre 11 persone a preparare la proposta che è stata presentata all'Assessore, a MM e ai sindacati che si occupano del tema.
Non capisco la sua polemica nei confronti di uno dei pochi giornali che ne ha dato conto - facendo un servizio ai cittadini - accusandolo di voler".. fare diventare la nuova foglia di fico delle forze progressiste e di sinistra."
Niente di tutto questo: un soggeto politico - in un silenzo assordante - ha elaborato una proposta invece di fare demagogia e tirare uova, rivolgendosi ai principali interlocutori a Milano, per cercare di risolvere il problema di molti cittadini che non hanno le risorse e non si possono permettere di acquistare una casa o di pagare gli affitti di mercato.
Mi piacerebbe conoscere la sua opinione nel merito delle proposte, cordialmente
Francesco Lauria


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
26/01/2015 adalberto
Beh, borborigmi è una parola molto espressiva e mi è parso potesse rendere l'idea di un sommovimento profondo e inquietante. Accetto invece l'osservazione sulla mancanza delle citazioni dirette degli esponenti della Lista Tsipras che ne hanno espresso le posizioni sul tema in questione. Forse avrei potuto riportare il dettaglio delle parole di ognuno ma la prego di credermi: la sostanza di esse è fedelmente riassunta nel resoconto. Diciamo che figurano come espressione di una posizione condivisa. I dati sono tratti da fonti ufficiali. Confermo l'impressione (e la speranza) che la definizione di una piattaforma comune delle forze democratiche e di sinistra possa contribuire ad affrontare nel modo migliore un così grave problema in massima parte creato dal ventennale malgoverno delle destre.


Re: Emergenza casa. Presentate le proposte della Lista Tsipras per l'area metropolitana.
26/01/2015 aldo
In primo luogo la ringrazio per avere usato la parola borborigmi fino ad oggi a me sconosciuta ma, dopo avere letto il suo resoconto, da me somatizzata.
In secondo luogo un appunto: nella locandina del dibattito pubblico veniva detto che Anna Camposampiero, Claudia Cavazzoni per l'Altra Europa Milano; Alessandro Brambilla Pisoni, Marco Dal Toso, Francesco Lauria per “L’Altra Europa con Tsipras - Milano” sarebbero intervenuti. Che fine hanno fatto? Nella sua ricostruzione della serata non vengono nominati? Non c'erano? Tutti i presenti, a suo scrivere, erano d'accordo, con chi non c'era? Cos'è un altro modo per contarsi ed essere maggioranza?
In ogni caso mirabile la sintesi: 13000 famiglie con sfratto esecutivo; 400 senza alloggio; 23395 che hanno chiesto di avere in assegnazione alloggi Erp "POTREBBERO contare sul contributo delle proposte presentate ... dalla Lista Tsipras, che vorreste fare diventare la nuova foglia di fico delle forze progressiste e di sinistra.


 
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