Piazza Leonardo da Vinci: punto d'incontro di Zona 3 con l'Università

Il 30/12/2014 la Giunta Comunale ha deliberato l'accordo con il Politecnico per la pedonalizzazione e riqualificazione di piazza Leonardo da Vinci. ()
rendering piazza Leonardo
Scrive il nostro vicesindaco, Lucia De Cesaris: "Abbiamo approvato il programma di interventi, che faremo insieme al Politecnico, condiviso con la zona, per la nuova riqualificazione della Piazza Leonardo. Università e città in un progetto comune di condivisione e integrazione. Qualità urbana, tempo libero, cultura, città , studenti e abitanti, un progetto di sostenibilità.".
A distanza di un anno e mezzo dal progetto pilota di chiusura al traffico di piazza Leonardo è giunto l'accordo tra Comune, Consiglio di Zona 3 e Politecnico per la definitiva pedonalizzazione di piazza Leonardo e per la sua riqualificazione.
Nella delibera di giunta sono stati deliberati 400mila euro di fondi pubblici che serviranno per il verde. Altri 700mila sono stati messi a bilancio dall’università, che ha fatto il progetto: penserà soprattutto alla pavimentazione e punta a trovare sponsor per coprire l’investimento. L’obiettivo è iniziare il prima possibile con i lavori. «Siamo pronti a partire subito — spiega il prorettore Alessandro Balducci — La nostra speranza è di riuscire a terminare il cantiere durante i mesi di Expo».

Grazie alla collaborazione anche degli studenti del Politecnico, la piazza sarà un nuovo luogo da far vivere con iniziative scientifiche e artistiche, installazioni e spettacoli, incontri e ancora sport.
La riqualificazione dell’area prevede la pavimentazione in pietra delle zone ad uso pedonale mentre gli spazi veri saranno allargati e ridisegnati. Nuove panchine renderanno più gradevole la sosta e dai progetti, in futuro ci sarà la possbilità di organizzare anche un cinema all’aperto durante l’estate.

Dice Lucia De Cesaris "La piazza diventerà un luogo di sperimentazione di forme di cooperazione tra università e città".
L’accordo, infatti, prevede anche una convenzione parallela che, spiega Balducci, "darà la possibilità alle due università di utilizzare la piazza per iniziative di divulgazione scientifica e non solo. L’obiettivo, in un punto di incontro e incrocio così interessante, è di far vivere gli spazi con decine e decine di appuntamenti organizzato da associazioni e realtà varie".

Un test è già stato fatto. E, per l’assessore allo Sport Chiara Bisconti, ha funzionato: "È una piazza molto versatile che adesso, con la pedonalizzazione che diventerà definitiva, si conferma come luogo ideale per sport, teatro, incontri".

Articoli o termini correlati

Commenta

Re: Piazza Leonardo da Vinci: punto d'incontro di Zona 3 con l'Università
10/01/2015 aldo
Cominciamo dalla fine.
Se Chiara Bisconti è assessore dello Sport si preoccupi di fare in modo che gli impianti sportivi della Zona 3 funzionino e non ci racconti di favolette di piazze trasformate "in luoghi ideali di sport". Si occupi del Crespi, ovvero del nuovo Giuriati, che è al terzo bando di gara per venderlo ed è pieno di amianto.
Si occupi della Piscina Ponzio e non si metta a dire che il Politecnico, il pensionato, il progetto, i soldi ecc. ecc. Il Politecnico avanza la brillante idea di fare sulla piscina Ponzio un pensionato. Ma quanti pensionati ha mai costruito il Politecnico nei suoi 151 anni di vita? Uno. E questo con quali soldi lo costruirebbe? Con i nostri: con i soldi di un finanziamento del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca.
A chi servirà il pensionato? Agli studenti o agli accademici? Data la tendenza in atto propenderei, senza fare peccato, alla seconda. Guardatevi un po' le recanti realizzazioni "agevolate" dei "pensionati" del Politecnico e capirete.
Per il buon Balducci vale il detto: "chi vive sperando disperato muore". Ovvero se il prorettore "spera" di trovare i soldi che il Poli ha promesso di metterci perché dovremmo credergli considerato che lui non li ha e neppure il Poli li ha?
E per finire il Comune versa in una situazione economica non invidiabile. Ha messo a bilancio 400mila euro per risistemare a verde piazza Leonardo da Vinci così come la vuole il Politecnico senza alcuna garanzia. O meglio con le garanzie che il Politecnico riceverà 700mila euro dalla Regione e un tot di milioni dal Ministero. Ma non bastano. Per cui gli accademici avranno due soli modi per trovarli: alzare le tasse di iscrizione e vendersi, in senso metaforico, ovvero fare ricerca, con studenti e ricercatori per qualche multinazionale.
E così il cerchio si chiude: Rettore, prorettore, senato accademico, professori, associati, cercano soldi, battono cassa alle istituzioni Comune Regione Ministero e li ottengono a babbo morto perché dopo la giunta Pisapia, Maroni e Renzi ci saranno altri che nella peggiore delle ipotesi manco sapranno che quei soldi sono stati dati e nella migliore verificheranno che tutte le pezze giustificative siano a posto. Ma poiché i soldi non bastano mai ecco arrivare il cavaliere bianco: i privati, le multinazionali.
E nel frattempo noi saremo espropriati di piazza Leonardo da Vinci e della Ponzio avendo condiviso, dite Voi, il progetto.
Ne siete sicuri?
Ma perché la giunta Pisapia non comincia a pensare con la sua testa invece di delegare al Politecnico?
Quando si parla di riqualificazione mi viene la pelle d'oca.
Riqualificare per quelli del Poli significa fare un campus all'interno della città. Significa privatizzare vie pubbliche, vedi via Pascal, impedendo la libera circolazione delle persone.
Significa fare "oasi" che altro non sono che erezione di steccati.
Quale perversa idea spinge la giunta Pisapia a farsi fare dei progetti da un soggetto che poi non ci mette il becco di un quattrino? Non rischia niente di suo? Non ricordo che nel programma elettorale della giunta Pisapia vi fosso lo slogan "TUTTI AL CINEMA" (d'estate)


 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha