Decentramento. Parte la riforma, più poteri alle Zone

Benelli: “Avviamo una trasformazione che migliorerà la vita dei milanesi”
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Parte oggi la riforma del decentramento che in cinque anni ridisegnerà la geografia dei Consigli di Zona e dell’intera Amministrazione comunale. La delibera approvata dalla Giunta assegna alle Zone un potere di partecipazione nelle scelte del Comune con l’indicazione delle priorità d’interventi. Inoltre assegna alla Zone la potestà di decidere in autonomia in una serie di materie come il verde zonale, gli impianti sportivi zonali e le piccole manutenzioni.

“Con questa delibera parte un piano che riforma in profondità il sistema del decentramento milanese. Un contributo importante alla stesura della delibera è arrivato dai Consigli di Zona che hanno fornito consigli, osservazioni e sostegno al nostro lavoro. Il nostro obiettivo in questa prima fase consiste nel fare partecipare le Zone fin dall’inizio al processo decisionale: un risultato di grande importanza se si pensa che sinora il ruolo dei Consigli di Zona è ridotto alla formulazione di pareri non vincolanti sulle delibere già approvate dal Comune”, ha dichiarato l’assessore all’Area metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici Daniela Benelli.

I Consigli di Zona parteciperanno alla programmazione centrale dell’Amministrazione, indicando le loro priorità, in una serie definita di materie: il piano annuale e triennale delle opere pubbliche, la manutenzione ordinaria del patrimonio comunale nelle Zone, il piano degli interventi e dei servizi sociali del Comune (inclusi asili e scuole materne), la pianificazione generale e di dettaglio della mobilità e del traffico, lo sviluppo dei servizi e delle attività delle biblioteche di pubblica lettura, lo sviluppo della rete e degli spazi culturali, i programmi culturali cittadini, la programmazione degli interventi per il diritto allo studio, la definizione dei Distretti Urbani del Commercio, la collaborazione con la Polizia locale di Zona anche per l’utilizzo dei Vigili di quartiere. Con un nuovo provvedimento, invece, sarà disciplinata in modo specifico la partecipazione delle Zone in tutta la materia urbanistica.

Su altre materie i Consigli di Zona avranno maggiore autonomia di decisione: localizzare le nuove aree verdi da istituire, scegliere come attrezzare le aree verdi (sia nuove sia già esistenti), assegnare spazi verdi alla cura di associazioni, gruppi di cittadini e sponsor privati, scegliere le tipologie di arredo urbano compresa l’illuminazione, assegnare gli impianti sportivi zonali tramite bandi, assegnare gli immobili comunali zonali liberi e non destinati a uso abitativo, istituire nuove aree pedonali e piste ciclabili di zona, individuare aree da destinate a mercati tematici, individuare nuovi immobili da destinare a mercati coperti, effettuare piccoli interventi urgenti di manutenzione.

Un altro aspetto su cui si interviene progressivamente è il Bilancio delle Zone. Gli obiettivi sono di arrivare a una distribuzione più equa delle risorse tra le Zone e, grazie anche a una ricognizione sulle spese del Bilancio comunale distribuite sul territorio, cominciare a costruire reali Bilanci di Zona. Al momento, infatti, i budget sono costituiti da una serie di interventi – di cui buona parte sono i sussidi per anziani – che vengono erogati in modo automatico dagliuffici.



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