Il Grissinificio
I grissini sono lunghi, croccanti e rigorosamente stirati a mano. Pericolosissimi perché producono assuefazione immediata un po’ come si dice per le… ciliegie.
Un grissino tira l’altro e ti manda in tilt il colesterolo, la glicemia e fors’anche i trigliceridi…
Grissini all’acqua (per dilettanti), all’olio extra vergine d’oliva, alla paprika, al sesamo e al peperoncino…un tripudio assoluto del grissino perfetto. Esistono però in vendita anche i grissini rotti che costano pochissimo e danno egualmente grandi soddisfazioni.
Confezionate in banali sacchetti di plastica fanno anche bella mostra di sé quelle che sembrano piccole tegole delle casine del presepio, trattasi invece di mirabolanti schiacciatine che sarebbero in grado, da sole, di schiantare un crapulone professionista. Anch’esse producono totale, piacevole, dipendenza.
Ci sono poi, a corollario, focacce e pizze, pagnotte al pomodoro e peperone, torte alla frutta, strudel alle mele e piccoli pan de mei, noti ai meno giovani (i più vecchi insomma) come splendidi accompagnatori del latte miele in occasione della festa di San Giorgio, cara ai lattai.
Per non tacere poi, alle feste comandate, di panettone, veneziana e colomba in un tripudio assoluto di materie prime e di ottimo rapporto qualità/prezzo.
Stupendo, direte voi…Vero ma non troppo. Tutte queste leccornie sono di difficilissima reperibilità (almeno tutte insieme). Il negozio, che ha un aspetto vagamente bulgaro per via di scaffalature d’antan, diventa spesso veramente bulgaro (d’antan) perché su quegli scaffali la merce scarseggia o proprio non c’è.
Dicono i clienti più affezionati che per essere sicuri di accaparrarsi la giusta dose di grissini o di quant’altro, occorra presidiare il negozio molto tempo prima della sua apertura. Ad esempio, sotto le feste di Natale, i più accorti consigliano di piantonare il negozio almeno dalle sei del mattino, un paio d’ore abbondanti prima che venga tirata su la saracinesca. Se così non fate, rischiate di fare lunghissime code e di portare via solo sacchetti vuoti.
E’ successo più volte a chi vi parla (sarebbe meglio dire “a chi vi scrive”) di rimanere sconfortato e deluso perché la merce del giorno era tutta esaurita. Ed esaurita la dose quotidiana (qualche quintale di materia varia di ottima qualità) se ne riparla il giorno dopo o il giorno dopo ancora, perché alcuni prodotti non vengono confezionati tutti i giorni.
Però, se siete fortunati, o quantomeno perseveranti, prima o poi la vostra buona dose di grissini vi toccherà in premio proprio come nelle migliori favole. Buon appetito.
(Massimo Cecconi)