La Stazione Forlanini: porta o barriera?

Nella presentazione fatta ieri al Consiglio di Zona 4 non vengono chiariti i dubbi sulla qualità della sistemazione finale dell'opera, in particolare rispetto all'accesibilità e al collegamento tra Parco Forlanini e città.
()
Forlanini staz
Si è svolta ieri la riunione del Consiglio di Zona 4 dedicata tra l’altro alla presentazione del progetto per la realizzazione della Stazione Forlanini del Passante Ferroviario, con la presenza dell’Ing. Galimberti (Direttore lavori e responsabile della sicurezza) e di altri tecnici di Metropolitana Milanese spa. Oltre alla certezza (ancora peraltro non ufficializzata) che l’opera non sarà pronta per Expo 2015, sono stati notati una serie di punti critici che proviamo a elencare.

- Le Ferrovie (RFI) hanno presentato il cronoprogramma dei lavori propedeutici (tunnel e spostamento binari) con la data termine ad aprile 2015, ma non di quello per la costruzione della nuova stazione.
- Poco o nulla è stato messo in cantiere per garantire il collegamento diretto col Parco Forlanini, che all’apparenza potrà avvenire solo tramite il tunnel centrale della stazione e solo con la costruzione del nuovo parcheggio di intercambio. Quindi un’opera fondamentale per l’integrazione del Parco con la città dipende da accordi non ancora siglati con RFI per la sistemazione dell'area inclusa tra i binari e non è affatto chiaro se e quando questo avverrà. Soprattutto non è chiaro con quale progetto e con quale tempistica, dato che è stato presentato solo il tracciato di una nuova stradina di collegamento tra stazione e parcheggio.
- La pista ciclopedonale di via Ardigò (che è a carico del Comune e non compresa nell'appalto presentato ieri) rischia di diventare un esempio da manuale di cattiva progettazione. Non si capisce quale sarà il suo punto di partenza dal lato sud, ma si capisce  invece che sarà fatta secondo un vecchio progetto che prevede lo scavalcamento dei tre ponti ferroviari di Corsica- Forlanini. Oltre alle conseguenze sugli abitanti di via Ardigò (la pista passerebbe davanti alle finestre dei terzi piani) ci si chiede che benefici darà se servirà a connettere strade pericolose, per di più con lunghissime rampe di salita, e dovrà anche scendere al livello della futura stazione Forlanini che è più basso del piano strada. Inoltre, il tunnel sotto i binari ferroviari è stato progettato con quota pavimento a - 8 mt rispetto al piano strada e seppure l’atrio della stazione sarà a una quota più elevata tutto ciò richiederà uno sviluppo di rampe di lunghezza tale che potrebbero scoraggiarne l'uso.

Se tutto ciò risulterà confermato ne conseguirà un’opera in conflitto con la connessione tra parco Forlanini e asse Plebisciti – Argonne tramite via Pannonia proposta da associazioni, comitati, cittadini esperti  e non garantirà un efficace e razionale accesso al Parco da parte di pedoni e bicicette.

Anche la planimetria della stazione dà da pensare, ci dice un architetto che segue da vicino la questione. L'accesso principale alla stazione da via Mezzofanti sembra avverrà da una strettissima stradina attraverso rampe e rampette. Ciò non sembra compatibile con la quantità di utenti che dovrà sopportare. Al contrario, l'accesso secondario verso il ben noto “pratone” è rappresentato nei render (le immagini che illustrano virtualmente le opere finite) come un praticello inclinato provvisto di rampe, a sfondo dell'ingresso principale. Quest'ultimo accesso è facile immaginare che sarà quello più usato, come terminale della possibile pista ciclabile di via Pannoia ma anche per gli utenti della stazione, che cercheranno di evitare la strettissima stradina e le rampe a tornanti. Ma per questo accesso, destinato appunto a diventare il più usato  non è stato presentato un progetto soddisfacente che garantisca la qualità della realizzazione.

Tutto ciò non può non far pensare anche al problema della sistemazione delle opere fuori terra di tutta la M4, ossia del volto che assumerà concretamente la città dove viviamo alla fine di un’opera che tutti attendiamo , ma che non sembrano essere né concluse e, ci dicono, forse neppure iniziate.

Si tratta di osservazioni raccolte subito dopo la presentazione che sembrano rimandare a una carenza generale di progettazione o meglio di una visione complessiva all’altezza di un così importante intervento sul territorio. Notiamo in conclusione, nel giorno in cui viene ufficializzata la notizia del sostanziale annullamento del progetto per la realizzazione del famoso canale (più o meno navigabile) per l’Expo, come sia sempre più evidente, necessario e imprescindibile, per realizzare opere strategiche e di grande impatto sulla città, procedere mettendo al centro le esigenze concrete dei cittadini attraverso una effettiva partecipazione dotata della metodologia e degli strumenti necessari e non affidandosi esclusivamente ai tecnici o peggio ancora lasciando che prevalgano gli interessi privati su quelli generali della città. Teniamo alta l’attenzione e se necessario pensiamo anche a mobilitarci come cittadini attivi.


Articoli o termini correlati

Commenta

Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
12/03/2014 Emanuele Breveglieri
Ringrazio tutti delle risposte.
Emanuele


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
05/03/2014 Gianni Dapri
Sulla questione edificabilità pratone.
L'area del Pratone nel PGT è destinata a verde di previsione, acquisibile dall'Amministrazione Comunale attraverso la perequazione urbanistica: l'area ha un diritto edificatorio che non può essere esercitato sull'area stessa; il diritto edificatorio può essere utilizzato in altre parti della città per comporre l'indice edificatorio massimo nella città di 1 mq/mq; nel momento in cui il diritto edificatorio viene ceduto/venduto l'area deve essere ceduta, gratuitamente e bonificata, al Comune.
L'area che ospitava le scuole superiori è un'area privata con un edificio privato e questo era affittato ad una funzione pubblica. L'area non è considerata e non poteva essere considerata un servizio, quindi alla stregua di tutte le aree private, la proprietà, può decidere la trasformazione edilizia e urbanistica che crede nel rispetto delle norme di PGT.


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
05/03/2014 precisiamo
Si, letto coì sembra che Maroni volgia i soldi dell'extra costo di MM4. In realtà può anche essere intepretato che Voglia dei soldi per il servizio sostitutivo di navette insieme con altri richieste.

Nella realtà questo è solo quello che Maroni a chiesto al Governo come Regione. Nei fatti nulla è cambiato rispetto a prima, perchè il governo non ha risposto.

Il tutto resta sempre nelle mani di Pisapia, e la sua scelta di non aprire altri cantieri della 4, per non attirarsi critiche, potrebbe costare caro. Perchè senza quesi soldi le banche non chiuderanno mai l'accordo e salterà tutto.

Quindi le proteste, come anticipato, avranno avuto il loro ruolo devastante. Quattro gatti contro la vita di una città. Alle prossime elezioni qualcuno dovrà pagare.


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
04/03/2014 Emanuele
Ma stanno scherzando?
L'ho visto adesso su Metro

Expo: salta la M4
Maroni chiede 1,6 miliardi

Visto che la M4 non si farà (dopo tanti silenzi, ora la rinuncia anche alle due fermate Linate-Forlanini è ufficiale), ha chiesto «un contributo per il Tpl». E uno dei desiderata che Maroni ha dato ai 4 ministri presenti ieri a Milano per parlare di Expo. Per il Tpl, la Regione ha chiesto 175 milioni tra fondi per nuove linee ferroviarie e nuovi servizi per il sito (25) e nuovi treni (150). La lista continua con: “Infrastrutture per Expo” (1,6 miliardi); deroga al Patto di stabilità per i comuni lombardi (600); atti che il Governo deve fare per sbloccare le opere in corso e potenziare i servizi di Polizia.


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
03/03/2014 precisiamo
Purtroppo sono stati chiarissimi, o il Comune finanzia tutti gli altri progetti (ciclabile, area interclusa, parcheggio via gatto) o ci sarà solo la stazione accessibile solo da via Ardigò. Il pratone è nel cantiere mm4 che procede di gran lena, in ogni caso.
Mi chiedo anche io perchè il Comune non si sia preparato a far sistemare l'area "interclusa" da subito, evitando un secondo cantiere a opere completate, in fondo non si parla certo di miliardi.


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
03/03/2014 Chiariamo anche il resto
I lavori che sta realizzando RFI, secondo il loro cronoprogramma, sono stati illustrati con chiarezza, nella presentazione.
Non è stato presentato il progetto e le tempistiche per l’intero comprendendo tutte le sistemazioni finali, oltre alle opere in atto. Sistemazioni che determineranno o meno la qualità di questo importante elemento metropolitano. Nulla sui tempi e le modalità realizzazione del parcheggio intercambio di via Gatto, sulla sistemazione dell'area interclusa utile a servire lo stesso parcheggio ma anche a connettere la città al parco Forlanini, sulle dimensioni dei tunnel di collegamento, sui tempi in cui i tunnel sfoceranno effettivamente in via Gatto, sulle modalità di accesso dalla stazione ai tunnel, sulla sistemazione delle aree esterne alla stazione ( vedi pratone e rampe di accesso alla stazione, via Mezzofanti ecc. ), sui tempi e modalità della realizzazione della pista aerea ciclopedonale di via Ardigo', sulla relazione tra la nuova stazione e le infrastrutture ciclopedonali già presenti (asse Tricolore Argonne Saini).

Per ora abbiamo visto solo la programmazione delle opere per RFI, non dell'opera complessiva.
Temendo che si perda di nuovo una grandissima occasione di riqualificazione e di connessione per la città metropolitana e per il quartiere, quello che i cittadini chiedono è di avere la stessa chiarezza per illustrare il progetto complessivo, alla scala urbana, concordemente a tutti gli attori che vi interverranno MM RFI e Comune di Milano. E’ polemica questa?


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
02/03/2014 precisiamo
Non ne so nulla, comunque vivo al nono piano e ti assicuro, anche come architetto, che 10 piani non sono neanche lontanamente definibili come grattacielo. Sono nella media di Milano.

Comunque non mi stupirei, qualcosa devono pure pagarlo per avere quell'area privata edificabile nota come pratone. Prendetevela con le suore che la possiedono.


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
01/03/2014 Emanuele Breveglieri
Scusate, ma ogni giorno ne esce una nuova.
A qualcuno di voi risulta che per cedere l'area edificabile denominata "il Pratone" il Comune di Milano abbia concesso al proprietario di tale area di abbattere l'ex Gramsci(conosciuto anche come "I figli della provvidenza")e concederà i permessi per costruirci 2 grattacieli di 10 piani "con vista sulla nuova stazione MM4"?

Certo che si spiegherebbero molte cose.


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
28/02/2014 precisiamo
Scusate però c'è della malafede in questo resoconto. Alla presentazione c'ero anche io ed è stato chiarissimo che la stazione ferroviaria (non metropolitana) saà pronta per aprile 2015. Ed è anche perfettamente plausibile vista l'esiguità delle lavorazioni.
E' stato detto che dall'estate 2014 all'aprile 2015 verrano completate le banchine, l'allestimento e gli impianti per aprire la stazioni. Altro che solo lo spostamento dei binari.
Mai in nessun punto della riunione è emersa qualsivoglia incertezza a riguardo, ne si è mai parlato di rinvio dell'apertura e altro nemmeno riguardo alla metro 4.

Allo stesso modo è stato precisato che le due entrate insisteranno su via Ardigò rinnovata. La stradina menzionata sarà un passaggio aggiuntivo ma non l'unico accesso. Riguardo alle scale e scalettine vi è poco da dire, la stazione DEVE essere accssibile e tale sarà.

Al contrario è stato chiaramente detto che l'attraversamento dell'intero tracciato ferroviario sarà possibile solo quando il comune stanzierà i fondi per l'area esterna alla stazione, che non fa parte di questa commessa, idem vale per la pista ciclabile.

Va anche detto che la presentazione ha ricevuto i complimenti dei presenti per chiarezza ed esaustività. Pertanto non capisco questa volontà polemica a tutti i costi.


Re: La Stazione Forlanini: porta o barriera?
26/02/2014 Emanuele Breveglieri
Cari lettori, proprio oggi ho ricevuto la risposta del Comune alla mail che avevo inviato chiedendo di conoscere i risultati relativi alle analisi delle polveri(la "nevicata") ritrovate in via Pannonia e presumibilmente provenienti dal cantiere della MM4, ecco cosa risponde L'Ufficio Politiche Ambientali(che di ambiente si dovrebbe occupare, o no?):"Gentile signor Breveglieri, il problema da lei segnalato è attualmente trattato da ARPA Lombardia, in quanto organo tecnico con competenze ambientali. Per informazioni sulle specifiche competenze di ARPA e sui relativi contatti telefonici o di posta può consultare il sito www.arpalombardia.it Cordiali saluti La redazione web del Settore Politiche Ambientali ed Energetiche"
Laviamocene le mani e via.....
E lo stesso sarà per la Stazione Forlanini, per il suo accesso, la ciclabile, il Pratone..."Laviamocene le mani", ci pensino le aziende, le cordate di costruttori, RFI. Il Comune scappa, si nasconde, si deresponsabilizza. Non ha nemmeno avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di dire "no" alle vie d'acqua. Ha scaricato tutto sulle spalle dei comitati "No Canal" cercando di fare la figura di quello che "ascolta le istanze dei cittadini" per non dover ammettere che le vie d'acqua non sarebbero state pronte in tempo...


 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha