Doccia fredda sulla Ponzio
Diciamo la verità, la situazione non è che cambi di molto: il finanziamento era stato richiesto a seguito di una delibera di indirizzo della giunta del 10/6/2013, che decretava un accordo tra il Comune di Milano ed il Politecnico, per cui si richiedeva il finanziamento di 1,5 milioni di euro, di cui 800.000 a carico del Politecnico e 700.000 a carico del ministero per il restauro della piscina Ponzio . L'illegittimità del Comma che finanziava il "Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva", ha solo tolto un tassello utile a velocizzare la conclusione della vicenda Ponzio-Politecnico.
Penso di non essere il solo a sostenere che qualsiasi sia la decisione in merito al metodo di finanziamento dell'operazione, le urgenze sono la ristrutturazione della vasca e la salvaguardia dei giardini di via Zanoia. Penso che la soluzione migliore per garantire il secondo punto e anche per donare uno splendido spazio alla Zona (penso, ad esempio, ad un luogo dove celebrare matrimoni) è far tornare l'ingresso al centro balneario in via Ponzio, ridando alla palazzina, attualmente usato dal Comando dei Vigil, la sua funzione originaria e quindi scorporando i giardinetti di via Zanoia dalla struttura della piscina.
La ristrutturazione della vasca, della palazzina e dei giardinetti costa all'incirca 2 Mln di Euro (più più che meno), per cui nulla è cambiato: il Comune è a caccia di soldi per finanziare l'operazione e l'unica possibilità che c'è è la cessione della palazzina degli spogliatoi. Il Comune sponsorizza l'opzione Politecnico che la vorrebbe per crearne uno studentato, ma potrebbero anche esserci altre opzioni private. Penso che la decisione finale spetti ai cittadini e mi auguro che venga attivata la partecipazione sia sulla decisione sia sui progetti di ristrutturazione dell'impianto.
In allegato la Determina Dirigenziale che annulla la delibera d'indirizzo del 10/6/2013