Violenza donne. Assessore Majorino: “Assurdi i tagli del governo ai fondi per i centri di assistenza”

L’assessore: “Servizi della Rete garantiti, nonostante Roma abbia ridotto di un terzo le risorse per l'assistenza alle vittime.

()
“Assurdi i tagli operati dal Governo alla risorse da destinare ai Centri Antiviolenza che danno soccorso alle donne vittime di maltrattamenti. Quest’anno abbiamo avuto 150.000 euro in meno. Nonostante questo abbiamo assicurato i servizi e manteniamo l'impegno per trovare ulteriori risorse, affinché si possa aumentare il numero di donne assistite. Togliere fondi a chi fa assistenza, in un periodo in cui il numero delle violenze sulle donne non subisce flessioni, significa lasciare ulteriormente sole le tante vittime che oggi siamo tutti qui a ricordare”. Così l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che si celebra oggi.

Nell’ultimo triennio (2010 - 2013) sono state 3.778 le vittime di violenza e maltrattamento che si sono rivolte ai servizi della Rete coordinata dal Comune di Milano. Di queste, il 63% è di origine italiana, il restante 27% appartiene a 85 differenti nazionalità. Tra le cittadine di origine straniera ci sono soprattutto peruviane (5,3%), rumene (3,6%), ecuadoriane (3%) e marocchine (2,8%), le nazionalità più presenti nell’area milanese.

La donna che si rivolge ai Centri della Rete ha un’età media di 39 anni. Le cittadine straniere hanno in media 34 anni, rispetto alle italiane che ne hanno in media 41. Il 58% ha una occupazione, il 22% è disoccupata, in numero minore sono le casalinghe e le studentesse.
Le donne si sono rivolte ai servizi in modo differente: in prima persona (30%), tramite servizi ospedalieri (17%) o pubblici di altro tipo (12%).
L’autore della violenza è nel 53% dei casi il partner, coniuge o convivente. L’importanza della relazione si conferma anche nell’elevata percentuale di ex partner (18%). Tra i responsabili di violenza anche altri familiari (9,8%) e sconosciuti (5,4%).
La ricerca di aiuto avviene per motivi spesso compresenti: i prevalenti riguardano l’aver subito almeno una violenza fisica (36%), psicologica (37,5%), sessuale (12%).

Lo scorso settembre la Giunta ha approvato i contenuti di un piano di azioni contro la violenza che coinvolge la Rete di servizi e le associazioni di sostegno alle vittime di maltrattamenti. Vi partecipano una ventina di istituzioni e una trentina di associazioni che lavorano insieme per essere sempre più presenti sul territorio. Tra gli interventi principali: formazione del personale, promozione e coordinamento degli sportelli territoriali antiviolenza; iniziative per la scuola e la prevenzione tra i giovani; supporto psicotraumatologico alle vittime di reato e trattamento degli autori di violenze e stalking; sensibilizzazione sulla pubblicità sessista e un calendario di incontri rivolti alla cittadinanza proprio sul tema della violenza alle donne. Inoltre, sul fronte della sicurezza, l’ampliamento del sistema di videosorveglianza con telecamere presenti in città, oltre 3.000 agenti di Polizia locale e un Nucleo specializzato nella tutela di donne e minori che opera in collaborazione con la Procura della Repubblica. Infine la prosecuzione dei corsi per le donne di difesa personale, valutazione del pericolo nell’ambito dei comportamenti violenti.

Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha